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Indagine diocesana su un presunto miracolo attribuito all’intercessione del beato Álvaro

Il 30 agosto l’arcivescovo di León (Messico), mons. Alfonso Cortés Contreras, ha chiuso il processo di studio di una presunta guarigione miracolosa attribuita all’intercessione del beato Álvaro del Portillo undici anni dopo la sua beatificazione.

Ora i verbali del processo saranno inviati a Roma, al Dicastero delle Cause dei Santi, perché il caso venga studiato.

Il miracolo esaminato consiste nel totale recupero, in un tempo straordinariamente breve e senza esercizi di riabilitazione, dalle conseguenze di un severo trauma cranio-encefalico. Il soggetto della guarigione, Juan Carlos Bisogno, aveva subito un incidente che gli aveva procurato una frattura con sprofondamento temporale, pneumoencefalo e fratture nel mediastino. Di tutto questo è guarito senza che siano rimaste conseguenze neurologiche o psicologiche.

Monsignor Cortés ha dichiarato che desiderava che «questo nuovo procedimento iniziato si concludesse felicemente, con lo scopo che sia per la gloria di Dio, per manifestare come Dio nostro Signore fa opere meravigliose nei suoi figli, e in questo caso nel nostro fratello Álvaro del Portillo. Che Dio nostro Signore sia glorificato per la sua vita e che la sua vita sia un esempio per tutti noi per andare avanti, continuare a servire Dio e continuare a servire la Chiesa».

Alla cerimonia erano presenti il vicario regionale della prelatura dell’Opus Dei in Messico, don José Ricardo Furber Cano, e il vicario della Prelatura di Guadalajara, don Juan Pablo Wong González, che ha ricevuto l’incarico di portare a Roma gli atti del processo.

Romana, n. 77, Luglio-Dicembre 2023, p. 220.

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