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Lettera del 6 ottobre, sul Congresso Generale Straordinario dell’aprile 2023

Carissimi: Gesù protegga le mie figlie e i miei figli!

Come vi ho già scritto, nel Consiglio Generale e nell’Assessorato Centrale stiamo studiando in che modo realizzare l’adeguamento degli Statuti dell’Opera richiestoci dal Papa in conformità alle indicazioni del “motu proprio” Ad charisma tuendum.

Nel Dicastero del Clero ci hanno suggerito di non limitarci a prendere in considerazione ciò che riguarda la dipendenza della Prelatura da tale istituzione e la periodicità annuale anziché quinquennale della relazione alla Santa Sede sull’attività della Prelatura, ma di proporre altri eventuali ritocchi agli Statuti che riteniamo opportuni alla luce del “motu proprio”. Ci hanno anche consigliato di prenderci tutto il tempo necessario, senza aver fretta.

Trattandosi di un’iniziativa della Santa Sede, non è necessario celebrare i Congressi Generali previsti per introdurre modifiche negli Statuti (cfr. n. 181, § 3). Tuttavia, con il parere favorevole dell’Assessorato Centrale e del Consiglio Generale, ho deciso di convocare un Congresso Generale Straordinario, circoscritto a questa specifica finalità, che avrà luogo nel primo semestre del 2023.

Per preparare il lavoro delle congressiste e dei congressisti, desideriamo avvalerci per tempo del contributo di quelli di voi che desiderano inviare suggerimenti specifici. Riceverete presto orientamenti su come e quando inviarmeli per poterli studiare adeguatamente.

Tenete presente che ci si deve limitare a quanto ci ha chiesto la Santa Sede, evitando di proporre qualsiasi altro cambiamento che ci dovesse sembrare interessante. Oltre a nutrire il desiderio di essere fedeli all’eredità del nostro fondatore, è importante considerare il bene generale che consegue dalla stabilità giuridica delle istituzioni.

Naturalmente, il testo del “motu proprio” può dare origine ad altri suggerimenti, al di là della questione degli Statuti, volti a dare nuova linfa ai nostri apostolati. Vi verranno richiesti più avanti, quando saranno convocate le settimane di lavoro.

Affidiamo tutto ciò all’intercessione di san Josemaría, nel ventesimo anniversario della sua canonizzazione che oggi celebriamo. Chiediamo al Signore, come ci ha invitato a fare Papa Francesco, che il carisma affidato da Dio a nostro Padre per il servizio della Chiesa porti frutto con nuovo vigore nella vita di ciascuno.

Roma, 6 ottobre 2022

Romana, n. 75, Luglio-Dicembre 2022, p. 205-206.

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