In preparazione del V Centenario della Scoperta e dell'Evangelizzazione dell'America
Il 12 ottobre 1984 il Santo Padre Giovanni Paolo II pronunciò nello stadio di Santo Domingo uno storico discorso, riferendosi alla celebrazione, nel 1992, del quinto centenario della scoperta e dell'evangelizzazione dell'America. Erano così inaugurati i nove anni di preparazione allo straordinario evento.
Per assecondare i desideri del Santo Padre, membri della Prelatura hanno organizzato —soprattutto in Spagna e in America— diverse attività volte a mettere in evidenza i diversi aspetti dell'evangelizzazione del Nuovo Continente, con l'intenzione di offrire un nuovo stimolo all'obiettivo di ricristianizzazione della società, additato dal Romano Pontefice.
Nel Centro Universitario Tulpa di Quito, il giorno 11 febbraio 1987, è stata aperta una serie di Giornate di studio, a cui hanno partecipato universitari, membri del corpo diplomatico e funzionari dello Stato. Sono intervenuti: il Dott. Jorge Salvador Lara, membro dell'Accademia della Lingua e della Storia; il Rev. P. Josemaría Vargas, O.P., membro dell'Accademia della Storia e Direttore del Museo "Jacinto Jijón y Camaño" della Pontificia Università Cattolica dell'Ecuador, e la Sig.ra Aurelia Bravomalo de Espinosa, Vicedirettore Generale del Museo della Banca Centrale d'Ecuador.
A conclusione dei lavori, le Giornate hanno ribadito che il principale vincolo tra i due continenti è costituito dalla Scoperta dell'America, grazie a cui l'Europa ha potuto trasmettere al Nuovo Continente il proprio patrimonio spirituale per mezzo della lingua spagnola e, soprattutto, della fede cristiana.
In Argentina le iniziative sono state numerose. Nel CUDES, a Buenos Aires, l'Anno Accademico è stato chiuso da una conferenza di Mons. Antonio Quarracino, Arcivescovo di La Plata ed ex-Presidente del CELAM. Nel suo discorso, Mons. Quarracino ha evidenziato l'importanza dell'impresa dell'evangelizzazione d'America, mettendo in guardia contro i tentativi, condotti da alcuni storici di presentare l'indigenismo in contrasto dialettico con il cristianesimo. Egli ha poi enumerato le iniziative intraprese per celebrare il V Centenario con una nuova spinta all'evangelizzazione, riferendosi, in particolare, alla Novena di anni di preparazione.
Dal canto suo, il Rev. Dott. Juan Claudio Sanahuja, sacerdote della Prelatura, ha partecipato al ciclo di conferenze sul V Centenario dell'Evangelizzazione, organizzato dall'Instituto Argentino de Cultura Hispánica. Nella sua dissertazione, il Dott. Sanahuja ha trattato de "I Sinodi dell'Antica Tucumán: 1597/1606/1607". Egli ha inoltre presentato al IX Seminario della Società Argentina di Sociologia una comunicazione dal titolo "I diritti umani dell'indio nei Sinodi dell'Antica Tucumán".
A Lima (Perù), il Club Los Alamos ha organizzato un ciclo di conferenze sulla "Evangelizzazione dell'America". Tra gli altri è intervenuto il Dott. Patricio Ricketts Rey de Castro, noto giornalista. Soffermandosi sull'influenza dei primi evangelizzatori, egli ha evidenziato il ruolo della donna nella vita religiosa e culturale del Perù.
Il vivo interesse per la diffusione della dottrina cristiana nei sobborghi operai ha condotto alcune donne del Centro Cultural Yatay, a Guadalajara (Messico), a organizzare una serie di corsi in vista del V Centenario dell'Evangelizzazione dell'America. I corsi sono stati diretti dalla Prof.ssa Guadalupe Vanegas e dalla Dott.ssa Liliana Méndez. Nelle successive sessioni sono stati trattati temi come l'obbedienza e la docilità al Magistero ecclesiastico, la necessità di conservare e trasmettere il seme della fede, piantato dai primi evangelizzatori, ecc. In conseguenza di queste attività è nata tra le partecipanti l'iniziativa di contribuire all'opera di catechesi con giovani e bambini.
La Escuela Superior de Administración de Instituciones (ESDAI), di Città del Messico, ha organizzato nel mese di ottobre un ciclo di conferenze. Il tema centrale è stato: "La famiglia nel contesto dell'Evangelizzazione". La Dott.ssa Lucina Moreno Valle ha ricordato le pietre miliari dell'evangelizzazione del Messico.
In un successivo incontro il Rev. P. Valente de Jesús Aranda, membro della Conferenza Episcopale dell'America Latina, specialista nei problemi della famiglia, ha spiegato con profondità e dovizia di particolari la funzione educatrice della famiglia, cui spetta il compito di trasmettere la fede e di promuoverne lo sviluppo.
Nei capoluoghi principali della Spagna, il V Centenario della Scoperta ed Evangelizzazione dell'America viene preparato da svariate iniziative culturali.
Nel Colegio Mayor Santillana, di Madrid, il Prof. Julián Marías, membro della Real Academia Española de la Lengua, ha pronunciato una conferenza su "L'innesto spagnolo nel Nuovo Mondo". Nel suo intervento, egli ha ricordato alcuni aspetti della cultura dei Paesi dell'America latina, e ha affermato che nella conquista del Nuovo Mondo uno dei moventi più potenti fu il vivo desiderio di evangelizzare quei popoli.
Nel Colegio Mayor Castilla hanno avuto inizio, con un ciclo di tavole rotonde, le attività preparatorie del V Centenario della Scoperta. Gli obiettivi di queste attività, che si chiuderanno nel 1992, sono tre: in primo luogo, evidenziare la grande opera compiuta dalla Chiesa nel continente americano —come ha ricordato Giovanni Paolo II—, grazie alla quale l'America Latina annovera oggi la metà dei cattolici del mondo; in secondo luogo, offrire al pubblico non specializzato una sintesi della storia americana, a cura di prestigiosi specialisti nella materia; infine, cercare di consolidare con questa iniziativa i legami che uniscono Spagna e America.
Sono intervenuti tra gli altri il Prof. Antonio Rumeu, Direttore della Real Academia Española de la Historia, il Prof. Francisco Morales Padrón, Direttore della Real Academia Sevillana de las Buenas Letras, e il Prof. Alberto de la Hera, Segretario Generale dell'Università Complutense di Madrid.
Durante la tavola rotonda sull'Evangelizzazione, è stato messo in rilievo che i missionari, condotti da uno spirito di fede e di servizio all'indigeno, condussero un lavoro di conversione e di formazione senza precedenti nella storia della Chiesa; inoltre, compirono un'opera meritoria di promozione umana e sociale degli amerindi, rispettando tutte le consuetudini che non erano contrarie alla legge naturale. Per poter apprezzare le conseguenze della Scoperta in tutta la loro ampiezza, il Colegio Mayor Zurbarán ha organizzato un simposio, a cui hanno partecipato sedici specialisti: storici, filosofi, antropologi, ecc. Gli interventi sono stati raccolti in un libro dal titolo "La Scoperta dell'America".
Mons. Amigo Vallejo, Arcivescovo di Siviglia e Presidente del Comitato della Conferenza Episcopale Spagnola per il V Centenario, si è chiesto nel suo intervento in che sia consistita principalmente la Scoperta: "Fu evangelizzazione, fu semplicemente una conquista, fu la colonizzazione dei territori scoperti? Forse la migliore risposta a questa domanda sono i cinquecento anni di presenza della Chiesa in America. Il fatto dell'incontro tra Europa e Nuovo Mondo comportò la nascita di quella che attualmente è quasi la metà della Chiesa cattolica".
A Barcellona, il Colegio Mayor Monterols ha programmato una serie di attività con il fine di avvicinare gli studenti universitari al grande avvenimento della Scoperta ed Evangelizzazione dell'America, mediante lo studio e la riflessione sui suoi molteplici aspetti.
Il ciclo di conferenze, organizzato con la collaborazione dell'Institut Catalá de Cooperació Iberoamerican, si è aperto con alcune considerazioni a proposito dell'impatto della Scoperta nell'interpretazione europea della Storia. Il Dott. Fernando Sánchez Marcos, titolare di Storia moderna all'Università di Barcellona e membro della Commissione Internazionale di Storia della Storiografia, ha ricordato che l'impresa americana stimolò l'idea di unità e di progresso europeo, "unità che, almeno culturalmente o vitalmente, era molto più reale di adesso. Solo che non si chiamava Europa, ma cristianità occidentale, quel che dava agli Europei un punto di vista comune".
Sono intervenuti anche il Dott. Horst Pietschmann, professore di Storia Latinoamericana ad Amburgo e Segretario Generale dell'Associazione di Storici Europei dell'America Latina; e il Dott. Ismael Sánchez-Bella, Ordinario di Storia del Diritto dell'Università di Navarra.
La serie di incontri è stata conclusa dall'intervento di Mons. Josep Capmany i Casamitjana, Vescovo Direttore delle Opere Missionarie Pontificie e membro della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Nel suo intervento ha evidenziato che "il contatto più importante tra amerindi e spagnoli si è compiuto per motivi religiosi, che li fecero sentire una sola Chiesa".
Non potevano mancare attività di questo tipo a Siviglia, città strettamente vincolata al Nuovo Mondo e sede dell'Esposizione universale del 1992. Nel Colegio Mayor Guadaira si è tenuto il terzo ciclo dei "Colloqui Universitari sull'America latina". Per tre anni è stato sviluppato un programma di conferenze e tavole rotonde, volte ad analizzare diversi temi sulla Scoperta e la Conquista dell'America. In modo speciale sono stati toccati quelli riguardanti l'Evangelizzazione e la cultura. Il terzo ciclo ha visto l'intervento del Prof. Paulino Castañeda, ordinario di Storia della Chiesa presso l'Università di Siviglia, e del Prof. Luis Navarro, ordinario di Storia dell'America nella medesima Università.
Il Colegio Mayor Alborán è stato teatro di una serie di incontri con personaggi del mondo della cultura. La Scoperta dell'America è stata il filo conduttore degli interventi di Soledad Becerril Bustamante, Vicepresidente del Club '92; di Alfredo Jiménez Núñez, Direttore dell'Area Culturale dell'Ufficio del Commissariato Generale per l'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992; e del Prof. Francisco Morales Padrón, ordinario del Dipartimento di Storia dell'America dell'Università di Siviglia.
Anche in Francia si è dato seguito al desiderio del Santo Padre Giovanni Paolo II. La Residenza Universitaria Garnelles, a Parigi, ha organizzato un seminario sulla Scoperta ed Evangelizzazione dell'America, con il titolo "Cultura o anticultura". Ha collaborato all'iniziativa l'Ambasciata di Spagna, le cui sale hanno ospitato diverse conferenze. Il seminario si è avvalso della collaborazione di eminenti specialisti, come il Dott. Jacques Heers, professore alla Sorbona. Tra gli invitati figura la Prof.ssa Lourdes Díaz-Trechuelo, dell'Università di Cordova, intervenuta sul tema "La difesa dei diritti degli amerindi nella Spagna del XVI secolo".
Romana, n. 4, Gennaio-Giugno 1987, p. 143-146.