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In breve

Incontro annuale dei vescovi (Colombia)

Nel centro di incontri Bonga, situato sulla costa caraibica tra Barranquilla e Cartagena, si è tenuta la terza edizione dell’incontro annuale dei vescovi che la Società Sacerdotale della Santa Croce organizza in Colombia.

Hanno partecipato mons. Omar de Jesús Mejía, arcivescovo di Florencia; mons. Pablo Emiro Salas, arcivescovo di Barranquilla; mons. Noel Londoño, vescovo di Jericó; mons. Hency Martínez, vescovo di Dorada-Guaduas; mons. Juan Fernando Franco, vescovo di Caldas; mons. Miguel Fernando González, vescovo di El Espinal; mons. Ariel Lascarro, vescovo di Magangué; e mons. Ugo Puccini, vescovo emerito di Santa Marta. Come altre volte, erano presenti i due vicari della Prelatura in Colombia e in Ecuador.

In riferimento ai temi che i vescovi avevano proposto di affrontare, è stato invitato Juan Pablo Cannata, professore dell’Università Australe (Argentina), perché parlasse di “Come comunicare la fede oggi”. Attraverso conversazioni e analisi di casi pratici, ha offerto ai presenti alcuni modelli possibili per migliorare la comunicazione della Chiesa nel panorama contemporaneo. Ha fatto anche riflettere sulla voce della Chiesa nei grandi dibattiti contemporanei: su valori, aborto, eutanasia, famiglia, ecc. Ha concluso la sua esposizione soffermandosi sul ruolo della Chiesa nel comunicare sulle vie mediatiche temi che a volte dolorosamente riguardano la stessa istituzione: abusi, temi economici, casi negativi, ecc.

Come sempre nei tre giorni di durata dell’incontro ci sono stati anche momenti per riposare, stare assieme, conversare e pregare.

Nell’ambito dell’incontro è stata anche programmata una visita dei prelati alla Fondazione FHES (Formazione Umana per l’Insegnamento e il Servizio), una iniziativa, promossa da persone della prelatura dell’Opus Dei a Cartagena, che offre formazione accademica di livello superiore a giovani di quartieri periferici della città in condizioni di vulnerabilità.

Hanno finora partecipato a questi incontri una ventina di membri dell’episcopato colombiano.

La Residenza Universitaria Moncloa  compie ottant'anni (Madrid, Spagna) 

Il 30 settembre la Residenza Universitaria Moncloa di Madrid ha festeggiato il suo 80° anniversario con una Messa di ringraziamento in una parrocchia vicina, celebrata da don Ignacio Barrera, vicario regionale dell’Opus Dei in Spagna, e con una cerimonia accademica nello Spazio Fondazione Paolo VI.

Nel corso della cerimonia accademica, che è stata presieduta dal prof. Julio Banacocle Palao, vicerettore dell’ordinamento accademico e del corpo docente dell’Università Complutense di Madrid, lo storico José Luis González Gullón ha pronunciato la conferenza “La proposta di san Josemaría agli intellettuali”. Successivamente è stato proiettato il video commemorativo “Per servire, servire”, realizzato da alcuni ex residenti della Moncloa.

Centinaia di ex residenti, parenti e amici hanno assistito sia alla Messa di ringraziamento che alla cerimonia accademica.

Università Panamericana (Messico):presentazione del libro Feminismo centrado en la persona

Il 20 settembre 2023 il Gruppo Interdisciplinare di Studi Femministi (GIEF) dell’Università Panamericana ha organizzato un gruppo di lavoro e un panel di presentazione del libro Feminismo centrado en la persona. De la teoria a la realidad, opera alla quale hanno collaborato 25 tra professoresse dell’università e membri del GIEF e che, come ha dichiarato al termine dell’incontro María José García Castillejos, direttrice della Preparatoria Femenil della Panamericana, nasce dalla necessità, ampiamente sentita, di pubblicare un testo con i fondamenti concettuali della proposta del GIEF.

Oltre alla dott.ssa María José García, hanno partecipato all’incontro María Eugenia Cárdenas Cisneros, dell’Università Anáhuac; Virginia Aspe Armella, professoressa ricercatrice della Panamericana, e José Alberto Ross Hernández, direttore dell’Istituto di Lettere.

Il GIEF, ha ricordato quest’ultimo, propone un femminismo in linea con le posizioni della filosofa statunitense Prudence Allen, secondo la quale «il femminismo è il pensiero e le azioni organizzate che hanno come obiettivo la rimozione degli ostacoli che impediscono che le donne, in quanto donne, arrivino a essere quel che un essere umano o una persona umana realmente è e può arrivare a essere».

Nel corso dei diversi interventi sono stati affrontati temi come la maternità, la violenza di genere o gli squilibri tra uomini e donne nell’ambito accademico.

Congresso Fede Giovane nella Scuola Tabancura (Santiago del Cile)

Professori e studenti di 62 scuole cilene hanno partecipato al primo Congresso Fede Giovane, organizzato dalla Scuola Tabancura, che si è svolto il 31 agosto 2023. L’obiettivo del Congresso, secondo quanto ha detto Santiago Baraona, direttore di Tabancura, era «che i partecipanti si conoscano, formino reti e sappiano che non sono soli, e ritornino nelle loro scuole con più speranza».

Ronald Bown, organizzatore dell’incontro e segretario generale di Tabancura, in una intervista preliminare, ha sottolineato anche che il Congresso aspirava, inoltre, a «condividere esperienze su come stiamo trasmettendo la nostra fede nelle scuole, nelle lezioni di religione, e come stiamo portando i giovani nel miglior modo possibile ad affrontare la crisi di salute mentale di cui oggi soffrono molti di loro».

Nella sessione plenaria lo psicologo Klaus Droste ha insistito su questa dura realtà: «La vita non è perfetta e si deve ammettere che è accompagnata da mali e dolori. Ognuno però può contribuire con la propria libertà a causare il bene e impegnarsi per avere un mondo che si ordini all’amicizia e non alla solitudine». In questo senso ha aggiunto che la fede cristiana, che non è informativa ma performativa, può trasformare, deve dare speranza.

Durante il Congresso vi sono state alcune esposizioni di gruppi diversi di studenti su questioni legate alla fede e due laboratori, uno per studenti e l’altro per professori, diretti dai dipartimenti di Pedagogia nella Religione dell’Università delle Ande e della Università Cattolica, il cui tema centrale era «Come possiamo far sì che Gesù Cristo sia più protagonista delle nostre lezioni di religione?».

Generazione Ponte: il progetto personale nella seconda metà della vita (Colombia)

In Colombia un buon gruppo di donne della Prelatura della cosiddetta Generazione Ponte (dai 40 ai 59 anni) è stato invitato a partecipare, tra giugno e novembre 2023, a un seminario che si è proposto di aiutarle ad affrontare le sfide personali di questa tappa della vita e a irrobustire la missione di loro competenza che consiste nel collegare le generazioni che le precedono a quelle che vengono dopo.

Il seminario aveva per titolo “Fortificare la consapevolezza di un invecchiamento positivo ed essere seminatrici di qualità della vita”. Ci sono state cinque convocazioni: Bogotá, Medellín, Cali, Silvania e La Vega. Un’altra è prevista per gennaio 2024. Si spera che, riunendo questa generazione di donne, si irrobustisca la coesione tra loro, si generi uno spazio di comprensione e sia possibile così condividere sfide, sofferenze, gioie e modi di fare e di crescere come persone e come gruppo della stessa fascia d’età, per portare avanti la trasmissione del carisma e del sostegno alla famiglia dell’Opus Dei nelle diverse città e nei concreti ambiti familiari.

Attraverso metodologie diverse e partendo da un questionario che guarda al futuro per riflettere in comune sulle caratteristiche di questa generazione di donne e sul loro ruolo nella società e nell’Opera, sono stati sviscerati alcuni temi come il loro personale stile di vita, lo stile di vita dei centri, la diligenza in famiglia e la percezione personale della vecchiaia e l’autoconoscenza, per poter contribuire al sostegno delle persone anziane. È stata accolta con particolare favore la lezione magistrale “Sfere di acciaio per un invecchiamento di successo”, pronunciata dalla geriatra Sandra Castelblanco, alla quale ha fatto seguito un interessante dibattito.

I primi 25 anni di Braval (Barcellona, Spagna)

Braval fin dalle sue origini persegue l’obiettivo di promuovere la coesione sociale, lottare contro l’emarginazione e l’esclusione e favorire l’inserimento degli immigranti nella società in cui vivono. È nata nel 1998, e in questi 25 anni ha aiutato 1.600 giovani nel loro cammino di crescita personale: giovani dagli 8 ai 18 anni di 30 Paesi, 10 lingue e religioni diverse. A loro hanno dedicato tempo e impegno più di un migliaio di volontari tra i quali vi sono studenti universitari, professionisti di età differenti e pensionati. «Celebriamo i 25 anni – ha dichiarato Josep Masabeu, presidente di Braval – di un progetto che è frutto della generosità di molte persone che hanno saputo fare squadra. Altrimenti, niente di tutto questo sarebbe stato possibile».

Nel MACBA (Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona), che si trova nel quartiere del Raval – lo stesso nel quale è situato Braval e la cui popolazione, per la maggior parte immigranti, è il suo principale beneficiario –, si è svolto un incontro commemorativo del primo quarto di secolo dell’organizzazione. È consistito in un dibattito nel quale sono intervenuti i partecipanti alle attività del centro, i volontari e i familiari. È stato moderato da Jordi Juan, direttore del quotidiano La Vanguardia, il quale ha ringraziato per la possibilità che Braval gli offriva, per il suo impegno nel rendere reale l’ascensore sociale e dare notizie positive, non sempre facili da trovare.

Università Monteávila (Caracas, Venezuela): presentazione del Centro Studi per la Promozione della Salute

È stato formalmente presentato al pubblico il Centro Studi per la Promozione della Salute dell’Università Monteávila. Con una focalizzazione sul piano educativo e preventivo, il nuovo centro studi avrà l’obiettivo generale di promuovere la salute attraverso la docenza, la ricerca e la divulgazione all’interno e all’esterno dell’Università Monteávila. Si tratta, come indica il suo stesso nome, di un istituto universitario di studi, non di un programma che riguarda la salute.

Il suo direttore è il medico odontoiatra Francesco Cammarano. Oltre a lui e al rettore dell’università Guillermo Fariñas Contreras, hanno partecipato alla presentazione del centro, che ha dato occasione a un dibattito incentrato nella situazione attuale della salute in Venezuela, Alejandro Rísquez, pediatra ed epidemiologo, Santiago Bacci Isaza, infettivologo e internista, e Manuel Figuera Esparza, anch’egli infettivologo. Il dottor Carlos Lanz ha moderato l’evento.

Concluso il dibattito, Cammarano ha presentato il nuovo spazio accademico e i membri che ne fanno parte. Ha sottolineato che il modello di lavoro del centro è costituito da sei requisiti di base per la promozione della salute: la partecipazione attiva, la focalizzazione olistica, l’azione intersettoriale, la focalizzazione basata sull’evidenza, la messa a fuoco preventiva e il rafforzamento dei sistemi e dei servizi per la salute.

Infine, Gerardo Fernández, presidente del Consiglio dello Sviluppo Scientifico, Umanistico e Tecnologico dell’Università di Monteávila, ha pronunciato alcune parole di ringraziamento concludendo l’incontro.

L’Università Monteávila è una iniziativa di fedeli, cooperatori e amici dell’Opus Dei che il 2 ottobre 2023 ha compiuto 25 anni.

Programma di sostegno educativo in El Gancho (Saragozza, Spagna)

Quindici anni fa la ONG Cooperación Internacional avviò in El Gancho (un quartiere difficile di Saragozza, dove la vulnerabilità sociale convive con la marginalità e le droghe) il Programa de Liderazgo Social. Il punto forte dell’iniziativa, dalla quale traggono beneficio un centinaio fra ragazzi e ragazze, è la presenza di volontari, molti dei quali residenti della Residenza Universitaria Miraflores o amici dei residenti.

Il responsabile del programma, Pedro Herraiz, ha spiegato che le chiavi con le quali hanno ottenuto il miglioramento nella responsabilizzazione dei ragazzi verso i loro studi, affinché aspirino a un futuro migliore, sono state quelle che chiamano “le tre C”: corpo (sport), capo, testa (studio) e cuore (volontariato). Tutti i ragazzi che iniziano il programma si impegnano a puntare su questi tre obiettivi: svolgere un’attività sportiva (in questo caso il futbol-sala, con una squadra maschile e una femminile); frequentare le sessioni di studio diretto tutte le settimane; e infine svolgere attività di volontariato.

Il progetto vuol essere una trasformazione nella quale gli stessi beneficiari si trasformano in volontari e contribuiscono, con il loro esempio, ad abbattere le «barriere psicologiche» di altri giovani che finiscono poi spesso per partecipare al programma, spiega Herraiz fornendo dati eloquenti: «L’anno passato il voto medio di tutti i ragazzi del programma è stato di 6,1 su 10, che non è male. E quello dei ragazzi e delle ragazze che vengono tutti i giorni è stato di 7,5. Tutto ciò tenendo conto che vivono in un ambiente complesso, con situazioni di vulnerabilità… È un dato che dice molto sull’impegno dei ragazzi, sull’impatto del progetto, sull’ambiente in aula e sul lavoro dei volontari».

Un esempio stimolante è quello di Mohamed, entrato nel programma quando aveva appena tredici anni: dopo aver ottenuto il diploma di maturità, sta per conseguire il diploma di Montatore di Caloriferi; o quello di Hiba, convinto, da quando aveva nove anni, che i consigli che riceveva dai volontari lo avrebbero aiutato a raggiungere il suo obiettivo di arrivare all’università.

«Prima di essere esigenti con loro – chiarisce Herraiz –, occorre generare appartenenza. In aula c’è una frase scritta che dice: “Sei unico e prezioso per noi, oggi; ora stai creando il tuo futuro: fa’ che sia grande”». Assai spesso, infatti, è con il Programma di Leadership Sociale che i giovani del quartiere si sono sentiti preziosi per la prima volta nella loro vita.

Universidad de los Hemisferios (Quito, Ecuador): programmi di sviluppo sociale

L’Università degli Emisferi, opera di apostolato corporativo della Prelatura ubicata a Quito, vara diversi progetti per lo sviluppo sociale articolando il lavoro per la comunità con le normali attività di docenza e di ricerca. In Ecuador queste attività ricevono il nome di progetti di vincolo alla società.

Una delle iniziative portate avanti nel corso del 2023 è il progetto Be Human, in un paese non lontano dalla riserva ecologica dell’università, Cosanga. Il progetto ha formato il personale docente della scuola Gil Ramírez Dávalos in abilità e conoscenze di strumenti della comunicazione, relazioni interpersonali e politiche pubbliche collegate alle necessità della comunità.

Un’altra iniziativa è il progetto Cero Caries che ha portato professori e studenti della facoltà di Odontoiatria a svolgere viaggi in diversi comuni vicini alla capitale (Cosanga, Otavalo, Guamote) per visite sulle carie dentali, applicazione di soluzione al fluoro e istruzione su tecniche di pulizia dei denti a bambini in età scolare. Un’altra è Fretless UHE, che ha offerto lezioni a carico di professori e studenti di Musica su differenti strumenti musicali a bambini, giovani e adulti di scarse risorse economiche.

Romana, n. 77, Luglio-Dicembre 2023, p. 230-236.

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