Dicastero delle Cause dei Santi, Decreto sulle virtù eroiche di Ernesto Cofiño (14-XII-2023)
DICASTERO DELLE CAUSE DEI SANTI
Sancti Iacobi in Guatimala
Beatificationis et Canonizationis
Servi Dei
Ernesti Gulielmi Cofiño Ubico
Christifidelis Laici et Patrisfamilias
Praelaturae Personalis Sanctae Crucis et Operis Dei
(1899-1991)
DECRETO SULLE VIRTÙ EROICHE
«Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti» (Mc 10, 45). Con queste parole Gesù ha descritto la sua missione, che si rispecchia nella lunga vita del Servo di Dio Ernesto Guillermo Cofiño Ubico, sposo, padre di famiglia e medico.
Ultimo di quattro fratelli, il Servo di Dio nacque a Città del Guatemala il 5 giugno 1899. Fu battezzato pochi giorni dopo la nascita e ricevette la prima Comunione nel 1910. In famiglia gli trasmisero una profonda educazione cristiana.
Dal 1919 al 1929 studiò medicina a Parigi e si specializzò in pediatria. La sua tesi di dottorato fu premiata all’Università della Sorbona. Tornato in patria, cominciò a lavorare nella Facoltà di Scienze Mediche dell’Università di San Carlos.
Nel 1933 sposò Clemencia Samayoa Rubio, con la quale ebbe cinque figli. La moglie morì nel 1963, all’età di 52 anni.
Nel corso della sua vita, il Servo di Dio raggiunse un riconosciuto prestigio professionale. Svolse una costante attività di assistenza alle famiglie povere, ai bambini denutriti e ai contadini. Fondò un sanatorio per bambini poveri e un centro medico rurale. Fu Direttore della Caritas del Guatemala, Delegato dell’Istituto di Protezione dell’Infanzia e dirigente dell’Associazione di asili e mense per bambini.
Nel 1953, il Servo di Dio venne a conoscenza dell’Opus Dei e del suo messaggio della chiamata alla santità per i cristiani in mezzo al mondo. Tre anni dopo chiese e ottenne di esservi ammesso come membro soprannumerario. Da allora intensificò il suo rapporto con Dio, attraverso i sacramenti, l’orazione e altre pratiche quotidiane di pietà.
Comprese con maggiore profondità il significato e il valore della Santa Messa e cominciò a parteciparvi quotidianamente, sia nei periodi di lavoro che in quelli di riposo. Come attesta il figlio che visse sempre con lui, «la sua vita era incentrata sulla Messa». Si preparava a essa con un raccoglimento che edificava gli altri. Dopo la Comunione rimaneva a lungo in ringraziamento. Trascorreva il resto della giornata con un vivo senso della presenza del Signore.
Ogni giorno dedicava almeno un’ora all’orazione mentale e recitava il Rosario completo.
La grazia lo trasformò progressivamente in un evangelizzatore che cercava di avvicinare tutti a Dio tramite il generoso svolgimento del suo lavoro e l’adempimento fedele dei suoi doveri famigliari e sociali. Diventò sempre più sollecito verso le necessità spirituali e materiali del prossimo.
Collaborò con numerose iniziative sociali, educative e di formazione professionale per i giovani. Contribuì alla realizzazione di diversi centri culturali, di una residenza per studenti e di centri di formazione professionale, alcuni dei quali situati in uno dei quartieri più poveri di Città del Guatemala. È stato un tenace difensore del diritto alla vita dei non nati.
Dal 1981 la sua salute si deteriorò: subì una dolorosa operazione per un cancro alla mascella, che non smorzò l’entusiasmo del suo slancio evangelizzatore. Nell’ultimo periodo della sua vita ha saputo anche spendersi per la formazione umana e cristiana dei suoi ormai numerosi nipoti, così come dei suoi amici e conoscenti.
Dopo una lunga e dolorosa malattia, morì il 17 ottobre 1991 a Città del Guatemala.
Il Servo di Dio visse la chiamata alla santità secondo lo spirito dell’Opus Dei, cercando la volontà di Dio nelle sue occupazioni familiari, professionali, benefiche e di amicizia. La sua profonda unione con il Signore lo spinse a promuovere iniziative a favore dei più bisognosi. Sull’esempio di Gesù, servì con carità e umiltà coloro che aveva accanto: i suoi figli, i suoi nipoti, i colleghi, i malati e le loro famiglie. Fino all’ultimo si dedicò con costanza a migliorare la propria formazione cristiana.
In virtù della fama di santità e di segni, presso la Curia arcivescovile di Città del Guatemala, fu celebrata l’inchiesta diocesana dal 2000 al 2001. Il Dicastero delle Cause dei Santi ne emise il Decreto di validità giuridica il 15 marzo 2002. Preparata la Positio, essa fu sottoposta all’esame del Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 15 novembre 2022, con esito positivo. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 21 novembre 2023, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e annesse.
Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti del Dicastero delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità, tanto verso Dio come verso il prossimo, nonché le virtù cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza, con le altre annesse, in grado eroico, del Servo di Dio Ernesto Guglielmo Cofiño Ubico, fedele laico della Prelatura personale della Santa Croce e Opus Dei, nel caso e all’effetto di cui si tratta.
Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti del Dicastero delle Cause dei Santi.
Dato a Roma, il giorno 14 del mese di dicembre dell’anno del Signore 2023.
Marcello Card. Semeraro
Prefetto
X Fabio Fabene
Arciv. tit. di Montefiascone
Romana, n. 77, Luglio-Dicembre 2023, p. 166-168.