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Messaggio del 25 novembre

Carissimi, che Gesù protegga le mie figlie e i miei figli!

In queste settimane di novembre stiamo pregando in modo particolare per tutti i defunti. Il nostro ricordo va in particolare alle tante e ai tanti fedeli dell’Opera che hanno lasciato questo mondo, ai defunti delle nostre famiglie e alle persone che abbiamo conosciuto durante il loro passaggio su questa terra.

D’altra parte sappiamo che la morte non ha l’ultima parola. Quale meravigliosa speranza risveglia in noi la fede! La speranza nella gloria del Cielo è una «speranza che non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5). Si tratta di un «dono di Dio che ci attira verso la vita, verso la gioia eterna. La speranza è un’ancora che noi abbiamo dall’altra parte»[1].

Tuttavia è comprensibile che davanti alla realtà della morte qualche volta possa penetrare nell’anima l’angoscia o l’ombra dello scoraggiamento. Cerchiamo allora di reagire immediatamente, ricorrendo a Santa Maria, Madre della speranza e Causa della nostra letizia. Allora, con una speranza gioiosa, ricevuta da Dio, avremo una rinnovata forza interiore per servire gli altri.

Ringraziamo il Signore per la recente ordinazione di ventiquattro nuovi diaconi della Prelatura; continuate a pregare per loro e per tutti coloro che nella Chiesa si preparano al sacerdozio.

Roma, 25 novembre 2021

[1]Papa Francesco, Omelia, 2-XI-2020.

Romana, n. 73, Luglio-Dicembre 2021, p. 208.

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