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Parole in occasione dell’elezione di Papa Francesco (13-III-2013)

Per i cattolici di tutto il mondo è un momento di grande gioia: il nostro nuovo Papa Francesco è il 265° successore di Pietro. Dal momento in cui abbiamo visto la fumata bianca lo abbiamo accolto con profonda gratitudine e ora, seguendo l’esempio di Benedetto XVI, gli manifestiamo una incondizionata venerazione e obbedienza. E anche il nostro affetto e le nostre preghiere, in continuità con quelle che abbiamo elevato insieme al Papa nella sua prima apparizione dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro.

In questo momento di emozione, nel quale si tocca con mano l’universalità della Chiesa, rinnovo al nuovo Romano Pontefice un’adesione completa alla sua persona e al suo ministero, certo di esprimere in tal modo i sentimenti dei fedeli — laici e sacerdoti — della Prelatura dell’Opus Dei. Tutti ci affidiamo alle preghiere di Sua Santità per contribuire efficacemente, con gioiosa disponibilità, al compito dell’evangelizzazione che il Papa ha menzionato nel suo primo saluto alla Chiesa.

In queste settimane di serena attesa, si è parlato molto del peso che sta sulle spalle del Santo Padre. Ma non dimentichiamo che il Papa conta sull’aiuto di Dio, sull’assistenza dello Spirito Santo e sull’affetto e la preghiera dei cattolici, e di milioni di persone di buona volontà.

Come ha sempre consigliato San Josemaría Escrivá, chiedo oggi al Signore in modo molto speciale che tutti noi cristiani abbiamo “una sola volontà, un solo cuore, un solo spirito: perché omnes cum Petro ad Iesum per Mariam! — tutti, ben uniti al Papa, andiamo a Gesù, per mezzo di Maria” (Forgia, n. 647).

+ Mons. Javier Echevarría

Prelato dell’Opus Dei

Romana, n. 56, Gennaio-Giugno 2013, p. 84.

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