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Un simposio a Jaén (Spagna) su “San Josemaría e i giovani”

La Fondazione Catalina Mir ha organizzato per la quinta volta nella città andalusa il simposio dedicato al messaggio che San Josemaría può trasmettere alle giovani generazioni che stanno iniziando il XXI secolo. La cerimonia inaugurale ha avuto luogo il 19 novembre ed è stata affidata a Carmen Peñalver, Sindaco di Jaén.

Davanti a un pubblico di oltre 700 persone, diversi specialisti hanno svolto le loro relazioni partendo dagli insegnamenti del Santo. La prima conferenza, dal titolo “Educare vuol dire conquistare con i valori”, è stata pronunciata dallo psichiatra Enrique Rojas Montes. Da parte sua, il filosofo Jaime Nubiola ha incoraggiato i presenti a “rifuggire dalla paura di pensare”. Le tavole rotonde hanno affrontato un ampio ventaglio di temi. Fra gli altri oratori, lo scrittore Miguel Aranguren ha narrato la propria esperienza nella redazione di storie; l’architetto Elisa Valero ha messo in guardia dal «pericolo dell’ozio»; l’attore Santi Rodríguez, noto volto della televisione spagnola, ha difeso la necessità di mostrarsi un cristiano davanti agli amici; infine, Diego Poole, professore di Diritto, ha fatto ridere i presenti con i ricordi delle sue recite da pagliaccio davanti a Giovanni Paolo II.

Il 20 novembre il simposio è stato chiuso dal Card. Julián Herranz e dal Vicario dell’Opus Dei per l’Andalusia orientale, Rev. Antonio Luque, con i loro rispettivi interventi: “Dio e audacia: un Santo sempre giovane” e “Attraverso i monti”.

Romana, n. 51, Luglio-Dicembre 2010, p. 385-386.

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