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Sicilia (Italia)

Dal 6 al 9 aprile il Vescovo Prelato dell’Opus Dei si è recato in viaggio pastorale in Sicilia, facendo tappa in particolare a Palermo e Catania, le due città più importanti dell’isola.

Sono passati quasi cinquant’anni da quando il Beato Josemaría Escrivá venne per la prima volta nell’isola, a Messina e a Catania: era l’estate del 1948 e il Fondatore dell’Opus Dei vi aveva gettato il primo seme dell’apostolato che oggi, con la grazia di Dio, ha già dato frutti abbondanti: lo ha dimostrato la grande quantità di persone che ha voluto ascoltare le parole del Prelato nei suoi giorni di permanenza a Palermo e Catania.

Mons. Javier Echevarría, giunto domenica 6 aprile sul tardi all’areoporto di Palermo, si è recato presso il vicino Centro di Convegni Calarossa, di cui la Prelatura dirige le attività di formazione spirituale e dottrinale.

A Calarossa il Prelato si è trattenuto per il primo giorno, facendo diversi incontri con i fedeli della Prelatura e con molte altre persone. Al mattino ha celebrato la Santa Messa nell’oratorio della Scuola Alberghiera Mediterranea, per le alunne della scuola stessa, che è diventata un centro importante di riferimento professionale e formativo per le ragazze dei paesi circostanti. A tutti Mons. Echevarría ha chiesto molto impegno nella vita sacramentale, fonte dell’efficacia di ogni apostolato, nell’unità e nella carità fraterna; in quest’ambito, particolarmente toccanti sono stati i suoi riferimenti ad alcuni fedeli dell’Opus Dei gravemente ammalati, che stanno offrendo tutte le proprie sofferenze per la Chiesa, il Papa e la Prelatura, per i quali ha chiesto con forza e convinzione al Signore la grazia della guarigione.

Molto vivace è stato un incontro con quasi 500 studenti, universitari per la maggior parte, che si è svolto all’aperto nella cornice del suggestivo parco di Calarossa, ricco della tipica vegetazione siciliana. Sono state rivolte al Prelato molte domande che hanno toccato tutti i temi della vita cristiana: la preghiera, le virtù, la vocazione cristiana, la chiamata divina all’Opus Dei, la necessità di dare testimonianza nel proprio ambiente... Mons. Echevarría ha parlato dell’urgenza di rispondere generosamente alle richieste divine, della lotta ascetica personale, di perseverare nella vita di preghiera intensa e fiduciosa. Uno studente di Legge, dopo aver raccontato come la formazione ricevuta nell’Opus Dei gli abbia fatto riscoprire la bellezza della pratica della confessione frequente, ha domandato al Prelato se proprio questa riscoperta del Sacramento della Riconciliazione fa parte del contributo che la Prelatura può dare alla Chiesa in occasione del Giubileo del 2000. Mons. Echevarría lo ha confermato e ha parlato diffusamente del dovere di ogni cristiano di assecondare gli intendimenti con cui il Santo Padre sta preparando l’avvento del terzo millennio.

A Calarossa, Mons. Echevarría ha anche potuto ricevere alcune famiglie palermitane e parlare a un gruppo di sacerdoti siciliani soci della Società Sacerdotale della Santa Croce: ha ribadito loro la necessità di lavorare instancabilmente al servizio della diocesi in unione con il proprio Vescovo e l’importanza di ricercare la santità nell’esercizio del proprio lavoro sacerdotale.

Martedì 8 aprile il Vescovo Prelato dell’Opus Dei ha trascorsa tutta la giornata a Palermo, dove ha celebrato la Santa Messa in un Centro femminile della Prelatura. Poi ha avuto numerosi incontri: al mattino con seicento persone in una sala dell’Hotel Astoria, nel corso del quale ha parlato del dovere dell’apostolato cristiano in tutti gli ambienti; nel pomeriggio ha prima incontrato circa trecentocinquanta studentesse che stipavano l’Aula Magna della Residenza Universitaria Mediterranea, quindi ha avuto un incontro con più di quattromilacinquecento persone in un Padiglione della Fiera del Mediterraneo, nel cuore della città.

Al termine, il Prelato ha trasmesso ai presenti la benedizione del Santo Padre, che aveva avuto modo di visitare prima della propria partenza da Roma.

All’indomani, dopo aver celebrato il Santo Sacrificio nell’oratorio del Centro di Convegni e aver piantato, come ricordo della sua presenza, due alberelli nel parco di Calarossa, il Prelato ha visitato l’arcivescovo di Palermo, Mons. Salvatore De Giorgi. L’incontro si è concluso con una intervista a due voci fatta da una troupe della Televisione Italiana che si trovava presente: rispondendo a una domanda dell’intervistatore, l’Arcivescovo di Palermo ha voluto ribadire la completa collaborazione e sintonia fra l’Opus Dei e la Chiesa locale palermitana.

Quindi il Prelato dell’Opus Dei si è recato a Catania, dove ha avuto ancora vari incontri con studenti, studentesse e famiglie, l’ultimo dei quali si è svolto al Teatro Golden, davanti a millecinquecento persone, giunte, oltre che da Catania, da Reggio Calabria, Messina, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltagirone e altre località minori.

Al termine di quest’ultima giornata in Sicilia, il Prelato dell’Opus Dei in serata è rientrato a Roma.

Romana, n. 24, Gennaio-Giugno 1997, p. 108-109.

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