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Verso la XII giornata mondiale della gioventù

Centri della Prelatura di numerose città francesi hanno partecipato attivamente ai preparativi della Giornata Mondiale della Gioventù. Le iniziative, partite con il nuovo anno accademico, si sono intensificate negli ultimi mesi.

La Residenza Garnelles, di Parigi, d’accordo con gli organismi organizzatori della Giornata Mondiale, si è incaricata di cercare giovani studenti universitari idonei a svolgere le mansioni di guide per i pellegrini. Si tratta di persone che devono orientare i gruppi in arrivo a Parigi in agosto e aiutarli negli spostamenti verso i vari luoghi di incontro. Trattandosi di mansioni molto importanti, il Comitato direttivo ha apprezzato particolarmente questo tipo di aiuto.

Il messaggio di Giovanni Paolo II è stato oggetto di studio e commento nei vari mezzi di formazione tenutisi nei Centri della Prelatura. Per la preparazione specifica delle guide, la residenza ha programmato incontri mensili comprensivi di una conferenza-dibattito e una veglia con adorazione eucaristica.

Gli incontri sono cominciati in gennaio. Ph. Hénaux, dirigente di un importante network, ha parlato della testimonianza cristiana nel mondo della televisione; J.-C. Didelot, presidente nazionale dell’Associazione umanitaria “Bimbi del Mekong”, che accoglie i profughi e gli orfani vietnamiti, ha illustrato le risposte educative ai problemi posti dalla povertà; T. Derville, dirigente della “Alleanza per il Diritto alla Vita”, ha parlato sulla difesa dell’istituto familiare nei dibattiti parlamentari; Salah Stetiéi, specialista in storia e cultura araba, sull’islam e la modernità; Oleg Kobtzev, russo ortodosso, professore di geografia, sulla situazione della comunità ortodossa all’inizio del terzo millennio; e il generale Philippe Morillon, già comandante in capo della missione ONU in Bosnia e presidente del Comitato Interministeriale della XII Giornata Mondiale della Gioventù, sull’atteggiamento cristiano nello svolgimento delle mansioni militari.

Sono stati molti gli studenti e i giovani professionisti che si sono mostrati sensibili a tali sollecitazioni e così la ricerca di nuovi volontari è proseguita con ritmo sempre più accelerato nei mesi primaverili.

Da parte loro, sempre in Francia, alcune donne della Prelatura e loro amiche, madri di famiglia e impiegate, hanno confezionato una “palla” (un oggetto liturgico) da offrire in regalo al Santo Padre, sulla quale è stato ricamato lo stemma pontificio con le date dell’incontro parigino. Questo lavoro ha contribuito a far sì che varie persone cominciassero a partecipare ai mezzi di formazione cristiana e diffondessero gli inviti per assistere alla Messa del Papa.

Romana, n. 24, Gennaio-Giugno 1997, p. 144-145.

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