envelope-oenvelopebookscartsearchmenu

Europa

BUDAPEST (Ungheria)

Orfani di Stato

Nel mese di luglio il Centro Culturale Fenyvesliget, di Budapest, ha organizzato a Balassagyarmat, nel nord del Paese, un programma sociale di aiuto per piccoli orfani.

Il programma rientra in un progetto più ampio, che comprende anche lo studio delle leggi ungheresi sull’adozione, la prestazione di assistenza e di collaborazione in alcuni orfanotrofi e istituti d’accoglienza per bambini handicappati, la ricerca di sovvenzioni e di beni di prima necessità.

L’iniziativa è stata ideata e condotta da un gruppo di studentesse della Facoltà di Giurisprudenza di Budapest, che hanno elaborato anche alcune proposte di modifica della legislazione sull’adozione, volte a contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini affidati allo Stato.

LOVANIO (Belgio)

Inaugurazione di due Residenze universitarie

Con la partecipazione del Nunzio Apostolico in Belgio si è svolta a marzo l’inaugurazione delle nuove sedi delle Residenze Universitarie Neussart e Bauloy.

Esse si trovano nel campus dell’università sin dalla nascita di Lovanio la Nuova. In questi anni molti studenti hanno frequentato l’una e l’altra Residenza, fruendo delle varie possibilità offerte: sala di studio, tutoria, conferenze, incontri con professori o personalità del mondo socio-economico, attività sportive. Molti studenti hanno potuto anche approfondire la propria formazione cristiana grazie alle lezioni dottrinali, alle meditazioni, ai corsi di ritiro e alla direzione spirituale dei rispettivi cappellani. Parecchi di loro impartiscono lezioni di catechismo a ragazzi che si preparano alla Cresima. Con regolarità, i residenti vanno a visitare persone anziane, sole o malate.

Le nuove sedi permetteranno di ampliare il raggio di coloro che frequentano le attività di formazione umana, scientifica e cristiana offerte da Neussart e Bauloy.

MANCHESTER (Gran Bretagna)

Insegnare e imparare

Disoccupazione, droga e violenza sono le caratteristiche del degrado sociale dei quartieri di Hulme e Mosside più frequentemente evidenziate dalla stampa di Manchester. Invece, nei quartieri periferici di Manchester avvengono molti fatti incoraggianti, che non fanno notizia sui giornali, ed iniziative di notevole richiamo, come per esempio Reach Out!

Sin dal 1994 giovani professionisti e studenti di Manchester che partecipano alle attività apostoliche della Prelatura si adoperano per favorire l’educazione e la formazione scolastica dei giovani di questi quartieri. Spesso, infatti, mancano loro un ambiente familiare e un contesto sociale capaci di stimolarli all’impegno. Ebbene, la generosità con cui gli universitari impiegano il proprio tempo a loro favore ha fatto registrare risultati insperati, tanto nel loro mutato atteggiamento nei confronti dello studio, quanto soprattutto nelle relazioni umane e sociali. Il progetto Reach Out! prevede la tutoria in lingua, matematica e scienze svolta in piccoli gruppi o individualmente.

Per Ann Miraut, esperta in attività sociali, la chiave del progetto sta proprio nel rapporto diretto degli universitari con i ragazzi: «Gli studenti universitari imparano qui una lezione importantissima per il loro stesso futuro: ascoltare i ragazzi e rispettarli».

FIRENZE (Italia)

La moda, in passerella

Dal 30 ottobre al 3 novembre 1996 si è svolto a Firenze il IV Convegno “Oltre la moda”, promosso con la collaborazione della prof.ssa Cecilia Castoldi, che opera presso il Polimoda di Firenze, nel contesto delle attività del Centro Culturale Poggio Alto.

Hanno partecipato una quarantina di studentesse provenienti da varie città italiane. Moderatrice è stata la Prof.ssa Silvia Grandi, docente del DAMS di Bologna. Sono intervenuti la Prof.ssa Mercedes Carrara, dell’American University di Firenze; la Prof.ssa Castoldi; la dott.ssa Ilaria Tolossi, stilista di Pucci; il Dott. Romano Romoli, Direttore della Casa del Tessuto di Firenze. Fra gli argomenti affrontati, la moda nelle opere d’arte esposte nella Galleria degli Uffizi, la storia della moda degli anni sessanta, la tradizione del tessuto in Italia. Le partecipanti hanno anche visitato l’antica fabbrica di seta della Fondazione Lisio.

Sono stati messi nel giusto rilievo i valori più importanti cui deve ispirarsi l’attività degli operatori in questo settore, il cui rilievo nella società appare in crescita esponenziale. Il convegno ha concluso che la qualità della moda è determinata dalla competenza e dalla creatività, dalla passione e dal talento artistico dei protagonisti, ma anche dalla loro capacità di non lasciarsi soffocare dalle esigenze del mercato né dalla decadenza del gusto e della cultura. Solo così l’alta qualità tecnica può raggiungere una vera sintonia con le caratteristiche d’una personalità matura, sensibile, elegante e pratica.

La promozione della persona umana è un obiettivo costante dell’insegnamento cristiano che la Prelatura diffonde. Perciò nel corso del convegno questa prospettiva è stata approfondita mediante lezioni di teologia sulle virtù cristiane.

PARIGI (Francia)

Due culture

Nello scorso luglio si è svolto per quindici giorni, nei pressi di Vilnius, uno scambio culturale fra studenti e professori francesi con una quarantina di colleghi lituani. Alcune settimane prima, Richard Backis, ambasciatore della Lituania in Francia, aveva tenuto una conferenza nel Centro Culturale Brévent, di Parigi, sui principali aspetti della storia e della cultura dei paesi baltici.

In in Lituania gli studenti ed i professori francesi hanno tenuto lezioni di lingua e letteratura francese, organizzando anche, al termine, una rappresentazione teatrale messa in scena dai partecipanti al corso.

Essi inoltre hanno dato lezioni su alcuni capitoli del Catechismo della Chiesa Cattolica, non ancora tradotto in lituano. Uno dei partecipanti ha deciso di ricevere il Battesimo. Parecchi studenti dell’Università di Kaunas hanno voluto prendere parte alle lezioni di formazione cristiana. Anche le loro famiglie hanno potuto beneficiare di apposite attività culturali e formative.

ZAGRABRIA E OBOROVO (Croazia)

Volontariato in Croazia

Un gruppo di diciotto universitarie dell’Associazione Universitaria Sálvora, di Spagna, ha partecipato un campo di lavoro di dieci giorni in un orfanotrofio di Zagabria, capitale della Croazia.

Oltre ad assistere i piccoli orfani, le partecipanti hanno prestato la propria opera nella pulizia e nella riparazione della struttura edilizia dell’orfanotrofio. Esso dipende dalla Caritas e accoglie sessanta bambini, la maggior parte dei quali presenta gravi lesioni fisiche o psichiche.

Le volontarie hanno visitate altre città vicine a Zagabria, colpite anch’esse dalla guerra, e hanno potuto apprezzare la grande ospitalità dei croati. I colloqui con un rappresentante dell’ONU, con la presidentessa della Caritas, con un sacerdote cattolico e con un soldato croato che aveva combattuto al fronte hanno consentito loro di conoscere più a fondo la situazione del paese.

Un altro gruppo di universitarie di Oviedo ha trascorso il mese di luglio a Oborovo, piccola città croata situata ad un’ora da Zagabria, per un altro campo di lavoro. L’attività è stata promossa dal Club Montealegre, un’opera apostolica dell’Opus Dei. Le universitarie hanno assistito una trentina di bambini handicappati e con seri problemi di comunicazione. Gli aiuti comprendevano anche la distribuzione di medicine, abbigliamento, giocattoli e generi di prima necessità.

Le ragazze della scuola Peñaubiña, di Oviedo, hanno collaborato fabbricando durante l’anno scolastico precedente marionette, pupazzi ed un teatrino per far giocare i bambini croati.

LISBONA (Portogallo)

Ekadamos, Progetto culturale del Clube Xénon

All’inizio di ottobre è nato presso il Clube Xénon un Progetto culturale chiamato “Ekadamos”, dal nome dei giardini dove nacque l’Accademia nell’antica Grecia.

Rivolto a ragazzi fra i quindici e diciassette anni (soci del club e amici), il progetto ha l’obiettivo di consentire ai partecipanti l’approfondimento delle conoscenze scientifiche, artistiche, umanistiche e di sviluppare la capacità di sintesi e di analisi attraverso diverse espressioni culturali (cinema, letteratura, musica, ecc.). Fra gli incontri già svolti, “Istruzione e cultura”, “I significati della musica”, “Cinema e matematica”, “Lo studio delle applicazioni dei frattali nella computer-grafica”. Alla fine d’ogni incontro veniva distribuita la documentazione utile alla preparazione del successivo.

Collateralmente i partecipanti hanno compiuto visite di gruppo a monumenti artistici, hanno partecipato a concerti di musica classica dell’orchestra “Metropolitana di Lisbona”, ad un cineforum, a concorsi e dibattiti letterari.

SAINT-LAURENT DU PONT (Isère, Francia)

Inaugurazione d’una nuova casa per incontri e ritiri spirituali

Un gruppo di fedeli della Prelatura, insieme ad alcuni Cooperatori e amici, ha messo a disposizione degli apostolati dell’Opus Dei uno chalet per incontri e ritiri spirituali presso Saint-Laurent du Pont (Isère), a pochi chilometri da Grenoble. Il paese si trova nella valle del Guiers, nel parco naturale della Chartreuse. Lo sviluppo del lavoro della Prelatura nella regione del Rodano-Alpi aveva bisogno di questo nuovo Centro per Incontri, che ha preso il nome di Rocherey.

I lavori di ristrutturazione sono stati realizzati in tempi molto brevi, grazie alla collaborazione di alcune famiglie: la casa è stata inaugurata il 13 luglio con una Messa e una festa familiare. Erano presenti anche gli ex-proprietari, soddisfatti della nuova destinazione dello chalet.

Durante questi mesi hanno avuto luogo a Rocherey giornate di studio per professionisti, studenti e seminaristi, corsi di orientamento familiare e corsi di ritiro per sacerdoti e laici. Ci sono stati anche vari fine settimana di lavoro per ultimare la preparazione degli impianti e l’arredamento.

Il vescovo di Grenoble si è vivamente congratulato per lo sviluppo del lavoro della Prelatura nella diocesi. Il Priore della Grande Certosa ha regalato un calice per l’oratorio. Anche il sindaco e i consiglieri comunali di Saint-Laurent du Pont hanno espresso il proprio apprezzamento per l’inizio delle attività formative del Centro.

Romana, n. 23, Luglio-Dicembre 1996, p. 240-243.

Invia ad un amico