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Cinquantesimo anniversario della prima ordinazione sacerdotale di membri dell’Opus Dei

Il 25 giugno 1944, nella cappella episcopale di Madrid, vennero ordinati sacerdoti dall’allora Vescovo di Madrid-Alcalá, Mons. Leopoldo Eijo y Garay, tre giovani ingegneri, membri dell’Opus Dei. I loro nomi erano Alvaro del Portillo, José María Hernández de Garnica e José Luis Múzquiz. Prendeva così l’avvio una lunga catena di ordinazioni sacerdotali che non si è mai più interrotta. Di quell’inizio ricorre ora il cinquantesimo anniversario.

Quella data di cinquant’anni fa segna un momento di particolare importanza. Infatti, come rilevava il Beato Josemaría Escrivá in una lettera del 1945, quella prima ordinazione sacerdotale inaugurava «un nuovo fenomeno pastorale» nella Chiesa: «Uomini giovani, che esercitano una professione universitaria, davanti ai quali umanamente si apre una vita in cui possono disporre liberamente della propria volontà e che, invece, si apprestano a servire senza alcuno stipendio tutte le anime, specialmente quelle dei loro fratelli, e a lavorare duramente, perché le ore del giorno saranno insufficienti per tutto il lavoro spirituale che li aspetta.

»Ho parlato di un fenomeno pastorale nuovo in quanto in modo periodico e sistematico si succederanno tutti gli anni altri gruppi sacerdotali di universitari —e, più avanti, anche di fratelli vostri dediti ai mestieri manuali— di tutte le lingue e di tutte le razze, i quali riceveranno gli ordini sacri dopo aver compiuto gli studi civili, esercitando poi la rispettiva professione, e aver inoltre acquisito un altro dottorato ecclesiastico».

Grazie all’aiuto di Dio, i desideri del Fondatore dell’Opus Dei sono diventati realtà: dal 1944 ad oggi, infatti, a quei tre primi sacerdoti incardinati all’Opus Dei se ne sono aggiunti quasi altri millecinquecento, tutti provenienti dai fedeli laici dell’Opus Dei.

Agli inizi degli anni Quaranta, quando il Fondatore delineava gli orizzonti del futuro dell’Opus Dei, non mancò chi affermò che egli era solo un sognatore: quei desideri infatti sembravano troppo remoti dalla realtà presente. Ma il Beato Josemaría non si scoraggiò e ripose anzi tutta la propria fiducia nel Signore. A buon diritto, in un’altra lettera indirizzata ai suoi figli nell’agosto del 1956, poteva affermare: «Ho pregato per tanti anni, colmo di fiducia e di speranza, per i vostri fratelli che si sarebbero dovuti ordinare e per tutti coloro che più tardi avrebbero seguito il loro cammino. E ho pregato tanto, che posso affermare che tutti i sacerdoti dell’Opus Dei sono figli della mia orazione».

La soluzione per l’incardinazione di sacerdoti nell’Opus Dei gli fu donata dal Signore il 14 febbraio 1943 durante la celebrazione della Santa Messa. Sulla scorta di quella luce soprannaturale, il Beato Josemaría predispose i documenti necessari per chiedere l’approvazione della Società Sacerdotale della Santa Croce, che, dopo aver ottenuto dalla Santa Sede il nihil obstat l’11 ottobre 1943, venne eretta canonicamente dal Vescovo di Madrid l’8 dicembre dello stesso anno. La prima ordinazione sacerdotale di membri dell’Opus Dei poté così aver luogo sei mesi dopo, giacché erano ormai alcuni anni che i tre candidati vi si stavano preparando. Con l’approvazione del Vescovo di Madrid e seguiti da professori scelti dal Fondatore, Alvaro, José María e José Luis compirono tutti gli studi fissati dal diritto canonico e presentarono i rispettivi esami presso il Seminario di Madrid-Alcalá. Nel frattempo, essi erano riusciti a portare avanti tutti i loro abituali impegni professionali e apostolici.

Uno di quei primi tre, Alvaro del Portillo, già collaboratore strettisimo del Fondatore, sarebbe diventato poi, come primo successore del Beato Josemaría, Vescovo e Prelato dell’Opus Dei. Quest’anno, dunque, egli avrebbe festeggiato le Nozze d’Oro sacerdotali e da alcuni mesi, ormai, si stava preparando spiritualmente a quest’anniversario. Il Signore, invece, lo ha chiamato a Sé tre mesi prima di quella data tanto attesa.

La ricorrenza è stata ugualmente festeggiata in tutto il mondo dai fedeli e dai Cooperatori della Prelatura con gioia ed in spirito di profonda gratitudine al Signore per i doni profusi su Mons. Alvaro del Portillo e sull’intero Opus Dei attraverso il sacerdozio ministeriale. Una significativa coincidenza, poi, ha fatto sì che l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale del primo Prelato dell’Opus Dei si arricchisse di un senso ancora più profondo: infatti, poiché quest’anno il 26 giugno, festa del Beato Josemaría, cadeva di domenica, la relativa celebrazione liturgica è stata anticipata al giorno precedente. In questo modo, le due feste si sono fuse nella stessa giornata, quasi a sottolineare in modo ancor più tangibile l’unità tra il Fondatore dell’Opus Dei e il suo primo successore.

In tutti i Paesi dove la Prelatura è presente con le proprie attività apostoliche si sono svolte celebrazioni di ringraziamento. A Roma, nella Basilica di Sant’Eugenio a Valle Giulia, la concelebrazione eucaristica, di cui abbiamo dato notizia nell’apposita rubrica, è stata presieduta dal Prelato, Mons. Javier Echevarría.

Romana, n. 18, Gennaio-Giugno 1994, p. 179-181.

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