envelope-oenvelopebookscartsearchmenu

Mons. Celso Morga ordina 34 diaconi dell’Opus Dei (3-XI-2018)

Mons. Celso Morga, vescovo di Mérida-Badajoz (Spagna), ha conferito l’ordinazione diaconale a 34 fedeli dell’Opus Dei il 3 novembre nella Basilica di Sant’Eugenio (Roma).

«L’ordinazione diaconale di oggi, con la futura ordinazione sacerdotale, vi farà pastori, pescatori e seminatori — ha detto nell’omelia —. Non possiamo semplicemente custodire le pecore nel recinto, ma dobbiamo anche andare alla ricerca di quelle perdute. Dobbiamo gettare le reti, una e mille volte, se necessario, per ottenere una buona pesca.

«Dio — ha proseguito — ha inviato suo Figlio nel mondo per amore, e desidera entrare nella vita degli uomini e delle donne del nostro tempo, della nostra cultura e della nostra società. Il Signore ci manda a seminare in questa terra, a pescare in questo mare: in questa società che non vuol essere scomodata e che ha il grande potere di intorpidire quelli che vorrebbero svegliarla».

Il vescovo ha ricordato ai 34 diaconi che l’ordinazione conferisce loro un carattere sacramentale perenne come «servitori». «Possiamo dire che in questo modo si rafforza, con il sacramento, ciò che già vivete o desiderate vivere con la vocazione all’Opus Dei: il servizio. San Josemaría era molto diretto quando affermava che “nell’Opus Dei si viene per servire”, e a servire con umile e semplice delicatezza, senza dare agli altri l’opportunità di ringraziare per il servizio».

I nuovi diaconi, durante e dopo la cerimonia, sono stati accompagnati da mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, dai parenti e da numerosi amici.

I nuovi diaconi

I 34 candidati provengono da Brasile, Colombia, Spagna, Messico, Nuova Zelanda, Venezuela, Cile, Stati Uniti, Kenya, Francia, Paraguay, El Salvador, Uganda, Filippine, Perù e Italia. Questi i loro nomi: Sérgio Sardinha de Azevedo (Brasile), Luis Miguel Bravo Álvarez (Colombia), José María Cerveró García (Spagna), Miguel Ángel de Fuentes Guillén (Spagna), Ernesto de la Peña González (Messico), José Luis de Prada Llusá (Spagna), Javier María Erburu Calvo (Spagna), Samuel Thomas Harold Fancourt (Nuova Zelanda), Gerardo Andrés Febres-Cordero Carrillo (Venezuela), José Nicolás Garcés Lira (Cile), Óscar Garza Aincioa (Spagna), Pedro González-Aller Gross (Spagna), John Paul Graells Antón (Stati Uniti), Diego Guerrero Gil (Spagna), Jorge Iriarte Franco (Spagna), Paul Muleli Kioko (Kenya), Yann Le Bras (Francia), Cristhian Alcides Lezcano Vicencini (Paraguay), Álvaro Linares Rodríguez (Spagna), Miguel Llamas Díez (Spagna), Eduardo Andrés Marín Perna (El Salvador), Javier Martínez González (Spagna), Luis María Martínez Otero (Spagna), Bernardo José Montes Arraztoa (Cile), Bernard Kagunda Nderito (Kenya), Deogratias Gumisiriza Nyamutale (Uganda), Nathaniel Peña Baluda (Filippine), Rafael Quinto Pojol (Filippine), César Augusto Risco Benites (Perù), Rafael de Freitas Sartori (Brasile), David Saumell Ocáriz (Spagna), Cayetano Taberner Navarro (Spagna), Claudio Tagliapietra (Italia) e Fernando María Valdés López (Spagna).

Romana, n. 67, Luglio-Dicembre 2018, p. 287-288.

Invia ad un amico