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“Grazie, Santo Padre”, nel primo anniversario del pontificato di Papa Francesco, agenzie (12-III-2014)

Il Congresso del centenario della nascita di Mons. Álvaro del Portillo, che inizia oggi, coincide con gli esercizi spirituali di Papa Francesco e con il primo anniversario della sua elezione alla sede di Pietro.

Quindi, voglio iniziare i lavori di questi tre giorni con la più profonda gratitudine allo Spirito Santo per la sua continua assistenza al Popolo di Dio. È naturale anche coltivare il desiderio di ringraziare Papa Francesco per il dinamismo apostolico che sta diffondendo e per il suo interesse di stare vicino a ciascuno in particolare. La sua spinta apostolica è un incentivo a far sì che tutti i cristiani si adoperino per portare l’amore e la misericordia di Gesù fino all’ultimo angolo del mondo. Molti hanno riconosciuto in Papa Francesco il sacerdote autentico che prega molto e che sa ascoltare chi incontra. Tutto questo è motivo di una grande gioia filiale e di un profondo ringraziamento a Dio.

Un aspetto centrale della predicazione di Álvaro del Portillo è stato proprio la fedeltà alla Chiesa e l’amore al Papa. Ovunque si recasse, Mons. del Portillo chiedeva sempre che si pregasse per le intenzioni del Romano Pontefice. Era sempre guidato dal desiderio di portare “Roma alla periferia” e “la periferia al Papa”, come scriveva san Josemaría (Forgia, n. 638).

Seguendo l’esempio del venerabile Álvaro del Portillo, vivremo questi giorni strettamente uniti alle intenzioni del Santo Padre durante il suo ritiro spirituale ad Ariccia, come ci ha chiesto domenica all’Angelus.

+ Javier Echevarría

prelato dell’Opus Dei

Romana, n. 58, Gennaio-Giugno 2014, p. 63.

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