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Pamplona (Spagna) L’UAS compie 11 anni con il volto sorridente

L’associazione Universitari per l’Aiuto Sociale si dedica all’assistenza dei malati, handicappati e persone anziane, e delle loro famiglie. In occasione dell’inizio del nuovo anno accademico, ha iniziato una nuova campagna di adesioni.

Nata nel 1990, come frutto della preoccupazione sociale di vari alunni dell’Università di Navarra, Universitari per l’Aiuto Sociale ha cominciato il suo lavoro offrendo compagnia a persone sole o handicappate e distribuendo alimenti a famiglie bisognose o vittime dell’emarginazione sociale.

Questo iniziale impegno si è prolungato nell’Area delle Famiglie, una delle linee di azione dell’UAS. Tempo dopo, la scoperta di altre necessità portò l’associazione a creare l’Area di aiuto scolastico, con l’obiettivo di far superare difficoltà sia nell’educazione elementare che in quella secondaria. Grazie al continuo aumento del numero dei volontari, furono create nuove aree fino a completare il ventaglio delle necessità che l’UAS copre attualmente: l’Area degli ammalati, che si occupa di intrattenere bambini convalescenti e di sostenere le loro famiglie; l’Area degli anziani che si propone attività e giochi per anziani, malati e, in generale, gente che vive all’interno di ricoveri e l’Area degli handicappati, che si fa carico dei malati fisici e psichici di tutte le età durante i tempi di svago.

Teresa Martín Aguado, la coordinatrice generale, assicura che non è necessaria una qualifica specifica per lavorare nell’UAS. “Si richiede solo la buona disposizione di pensare agli assistiti e prendersi un vero impegno, perché ci aspettano. Servono volti sorridenti”, ha detto. Il tempo di dedicazione è di due ore alla settimana, anche se in genere si lavora secondo la disponibilità di ogni volontario.

Romana, n. 33, Luglio-Dicembre 2001, p. 222.

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