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Settantesimo anniversario della fondazione dell’Opus Dei

Nel settantesimo anniversario della fondazione dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría ha scritto, in un articolo pubblicato da “Il Messaggero” (Roma), che «sarà sempre necessario mostrare che il lavoro è allo stesso tempo l’ambito nel quale gli uomini possono incontrare Cristo e la materia stessa della loro santità». Anche il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha approfittato di questa data per sintetizzare il messaggio del Fondatore dell’Opus Dei sul lavoro, in un articolo pubblicato su “La Stampa” (Torino): «il lavoro umano, la condizione professionale in tutta la sua gamma — ha scritto l’Arcivescovo di Genova — non è soltanto il luogo “sociologico” che qualifica il cristiano in quanto cittadino, ma diventa luogo “teologico” cioè occasione di incontro con Dio».

Queste e altre idee fondamentali della predicazione del Beato Josemaría sono state commentate lo scorso ottobre durante le celebrazioni che hanno avuto luogo in tutto il mondo in rendimento di grazie per i settant’anni trascorsi dal 2 ottobre del 1928. Circa trecento vescovi hanno presieduto queste celebrazioni. Offriamo, qui di seguito, una rassegna, necessariamente incompleta, di queste giornate di ringraziamento.


Nella zona occidentale del Canada, nella Holy Rosary Cathedral (Vancouver), Mons. Exner sottolineava che il messaggio del Beato Josemaría è «un ideale per giovani e anziani, celibi e sposati, colti e meno colti, ricchi e poveri». Nella parte orientale del paese sono state celebrate altre due Messe di ringraziamento dal cardinale Aloysius Ambrozic, nella St. Michel’s Cathedral di Toronto, e dal Cardinale Jean-Claude Turcotte, in quella di Marie-Reine-du-Monde di Montreal. Nello stesso giorno Mons. Timothy J. Lyne celebrava la solenne Eucaristia di ringraziamento nella chiesa di Our Lady of the Angels di Chicago; Mons. Renato Martino, osservatore permanente della Santa Sede all’ONU, ha presieduto la principale celebrazione di New York (Stati Uniti) e Mons. Marcelino Hernández quella della basilica di Guadalupe (Messico); molti altri vescovi messicani hanno celebrato la Santa Messa in vari luoghi del paese.

Nell’America Centrale, l’Arcivescovo di Quetzaltenango (Guatemala) ha affermato che «gli insegnamenti del Beato Josemaría sono oggi patrimonio della Chiesa universale». In Honduras, il vescovo di Juticalpa, Mons. Mauro Muldoon, ha celebrato una delle Messe di ringraziamento nel santuario della gioventù di Tegucigalpa. Nel Salvador il Presidente della Conferenza Episcopale del paese ha concelebrato con altri vescovi; in Nicaragua il celebrante principale è stato il Nunzio Apostolico, nella chiesa di San Domenico di Managua, mentre a Panama ha celebrato Mons. Dimas Cedeño. Duemila persone circa si sono riunite nella cattedrale di San José di Costa Rica, insieme a luterani, ortodossi, e a membri di altre confessioni religiose; l’Arcivescovo Román Arieta ha ricordato il duplice motivo di gratitudine: il settantesimo anniversario della fondazione dell’Opus Dei e il ventesimo di pontificato di Giovanni Paolo II.

In Venezuela ci sono state solenni concelebrazioni, presiedute dai rispettivi vescovi diocesani, a Caracas, Valencia, Maracaibo, El Vigía, Coro, Punto Fijo, Barcelona, Maturín, Calabozo, Puerto Cabello, Barinas, San Felipe, Mérida e Trujillo. Concelebrazioni simili hanno avuto luogo in Colombia, Ecuador e Brasile. Secondo il quotidiano peruviano El Comercio, 3.500 fedeli si sono riuniti nella cattedrale di Lima assieme al Cardinale Augusto Vargas Alzamora, mentre altri sedici prelati hanno presieduto celebrazioni simili nel resto del Perù. Nelle cattedrali di La Paz (Bolivia), Asunción (Paraguay) e Montevideo (Uruguay) sono state celebrate Messe di ringraziamento dai rispettivi Arcivescovi. Nella città di Cordoba (Argentina), durante la celebrazione eucaristica, il Cardinale Primatesta ha spiegato che il Beato Josemaría «ha aiutato migliaia di persone a unirsi a Dio nel posto da Lui assegnato a ciascuno». Ci sono state concelebrazioni solenni in altre dodici città argentine e in venti città del Cile: a Santiago la Santa Messa è stata officiata dall’Arcivescovo Mons. Javier Errázuriz, nella cattedrale.

A Sydney (Australia) duemila persone hanno assistito alla Messa celebrata da Mons. Kevin Manning nella St. Mary’s Cathedral. A Melbourne la solenne Eucaristia è stata officiata, nella Our Lady of Victories Basilica, da Mons. Denis H. Hart, il quale ha evidenziato «l’amore alla libertà che la spiritualità dell’Opus Dei promuove». Circa 250 fedeli erano presenti, ad Auckland (Nuova Zelanda), alla cerimonia presieduta dal vescovo della diocesi, Mons. Patrick Dunn, che ha esortato i fedeli ad imitare «il buon umore del Fondatore».

Nella cattedrale di Nagasaki (Giappone) ha officiato il presidente della Conferenza episcopale giapponese davanti a più di mille fedeli. La solenne concelebrazione eucaristica di Hong Kong, a cui hanno assistito circa 350 persone, è stata presieduta dal Vicario regionale dell’Opus Dei che ha rinnovato l’auspicio «di vivere questi giorni uniti al Santo Padre, per il quale preghiamo in maniera particolare in prossimità del ventesimo anniversario del suo pontificato». A Taiwan, la Messa di ringraziamento, presieduta dal Cardinale Paul Shan, ha avuto luogo nella cattedrale di Taipei. Nel sudest asiatico sono state celebrate Messe a Singapore, Malacca e Macao. Anche nel continente asiatico 150 cattolici indiani si sono uniti con Mons. Alan de Lastic, Presidente della Conferenza Episcopale dell’India, per commemorare l’anniversario con una Messa nella Sacred Heart Cathedral di Nuova Delhi. L’Opus Dei ha iniziato il suo lavoro apostolico in India nel 1993.

A Beirut, capitale del Libano, Mons. Mounjed El-Hachem, vescovo maronita di Baalbek, ha presieduto la solenne concelebrazione, alla presenza del vescovo maronita di Sidone, del vescovo siriaco-cattolico per il Libano, degli arcivescovi caldei del Libano e di Mosul (Irak) e del Nunzio Apostolico in Slovenia. Hanno partecipato 250 fedeli. A Gerusalemme, in Israele, fedeli della Prelatura e amici hanno partecipato alla Messa celebrata da alcuni vescovi diocesani.

In Camerun, Mons. François-Xavier Amara ha celebrato nella cattedrale di Notre-Dame des Victories, con la partecipazione di più di mille fedeli. La celebrazione in Costa d’Avorio ha avuto luogo a Yamoussoukro, nella cattedrale di Sant’Agostino. In Nigeria ci sono state Messe a Lagos, Abuja, Ibadan, Calabar, Enugu, Iloti, Aba, Abeokuta, Warri e Nsukka, celebrate dai rispettivi vescovi. Nell’Africa orientale, in Kenia, l’arcivescovo Mons. Silas Njiru de Meru ha concelebrato nella cattedrale di Nairobi con i vescovi di Ngong, Garissa e Kisii. L’Arcivescovo di Nyeri, Mons. Nicodemus Kirima, e Mons. Cornelius Korir, Arcivescovo di Eldoret, hanno celebrato la Messa nelle rispettive cattedrali. L’Arcivescovo di Kampala (Uganda), Cardinale Emmanuel Wamala, ha officiato nella Chiesa di Cristo Re, raccomandando nell’omelia la lettura di Cammino, che tanto bene gli aveva fatto nel periodo dei suoi studi, perché «questo libro spinge a cercare la santità nelle situazioni quotidiane».

La principale concelebrazione in Gran Bretagna è stata presieduta dal Cardinale Basil Hume, Arcivescovo di Westminster. I fedeli londinesi della Prelatura e molte altre persone si sono uniti a lui in una messa di ringraziamento per il settantesimo anniversario della fondazione dell’Opus Dei e per il cinquantesimo dell’erezione del primo centro dell’Opera a Londra. Il Cardinale ha spiegato che il Fondatore dell’Opus Dei aveva capito che «non occorre cambiare il modo di vivere, ma il proprio cuore. Questo messaggio di 70 anni fa — ha detto — ha anticipato il decreto del Concilio Vaticano II sul ruolo dei laici nel mondo».

In Irlanda ci sono state diverse messe di ringraziamento a Dublino, Limerick, Meath, Tuam, Kildare e Derry.

A Helsinki (Finlandia) la celebrazione ha avuto luogo nella Chiesa di Santa Maria. In Lituania circa duecento persone hanno assistito alla Messa nella cattedrale di Vilnius dove il vescovo, Mons. Jonas Boruta, ha ricordato che si sono aperte cause di canonizzazione di diversi laici della Prelatura: «Una giovane studentessa, un medico, un ingegnere» e ha chiesto «che l’insegnamento del Beato Fondatore dell’Opus Dei spinga tutti a rinnovare la determinazione di vivere santamente. La benedizione del Signore — ha concluso — accompagni l’Opus Dei e continui ad accompagnarlo come ha fatto in questi settanta anni di vita». Sessanta persone di diverse confessioni hanno assistito, in Estonia, alla Messa di ringraziamento celebrata da Mons. Philippe Jourdan a Tallin, dove i cattolici rappresentano lo 0,5% della popolazione. Nell’Europa centro-orientale, in Polonia, il 6 ottobre c’è stata una Messa per migliaia di universitari nella centrale chiesa di Sant’Anna (Varsavia), officiata dall’Arcivescovo Józef Kowalczyk: «Quest’Opera — ha detto — ha trasformato nella nostra terra polacca molti cuori rendendoli coscienti della dignità della loro vocazione cristiana e della responsabilità dei laici nella Chiesa». Mons. Jiri Mikulásek ha presieduto la concelebrazione del 2 ottobre a Brno (Repubblica Ceca), nella chiesa dedicata a San Tommaso, mentre in Slovacchia ha celebrato Mons. Vladimir Filo, Ausiliare di Bratislava-Trnava. In Austria ci sono state celebrazioni a Vienna, Dornbirn, Linz, Graz, Innsbruck e Salisburgo.

In Belgio, Mons. Paul Lanneau ha celebrato una Messa nella basilica nazionale di Koekelberg (Bruxelles); il vescovo di Anversa, Mons. Paul Van den Berghe, ha celebrato nella chiesa di San Giacomo con la partecipazione di circa 500 persone; Mons. Eric Aumonier, Vescovo Ausiliare di Parigi (Francia), ha presieduto la concelebrazione nella chiesa di Saint Honor, mentre Mons. Louis Billé, Presidente della Conferenza Episcopale francese, ha celebrato nella cattedrale di Lione. «Una delle grandi intuizioni del Fondatore dell’Opus Dei — ha detto nell’omelia — è che non possiamo avere una doppia vita; c’è un’unica vita, diceva il Beato Josemaría, fatta di carne e di spirito e questa deve essere, nell’anima e nel corpo, santa e piena di Dio».

Il quotidiano “Avvenire” di Milano ha dato notizia delle Messe di ringraziamento che si sono celebrate, in prossimità del 2 ottobre, in 21 città d’Italia. In Spagna, terra natale del Beato Josemaría, 46 vescovi hanno presieduto diverse Messe di ringraziamento tra il 30 settembre e il 10 ottobre. Il Patriarca di Lisbona (Portogallo), Mons. José Policarpo, ha celebrato una Messa solenne nell’Oratorio do Beato Josemaría del Collegio Universitario Montes Claros, mentre altre celebrazioni eucaristiche si sono tenute nelle città di Porto, Coimbra, Braga, Viseu e Fatima.

Romana, n. 27, Luglio-Dicembre 1998, p. 292-295.

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