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Il cardinale Bertello ordina 31 sacerdoti della Prelatura (29-IV-2017)

Il 29 aprile, il cardinale Giuseppe Bertello ha conferito l’ordinazione sacerdotale a 31 fedeli della prelatura dell’Opus Dei. La cerimonia si è svolta nella basilica di Sant’Eugenio.

Durante l’omelia, il cardinale Bertello — presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano — ha ricordato agli ordinandi che, per compiere la sua missione, “il sacerdote deve avere verso Gesù lo stesso rapporto che Lui vive con il Padre e quindi mantenersi unito a Lui, non pensando di dire nulla di proprio e non ritenendo di poter fare nulla da solo”. “Tutto il vostro ministero, cari ordinandi — ha detto —, convergerà, ne sono sicuro, nel servizio di quella suprema Parola di Dio che è Gesù Cristo e il suo Vangelo, quale annuncio dell’Amore del Padre e della sua Misericordia”.

Il cardinale ha anche indicato ai nuovi presbiteri che “san Paolo ci ha dato la carta d’identità dell’apostolo di Gesù come colui che accoglie il suo Vangelo, lo vive e lo annuncia”. Ha poi aggiunto: “Cari ordinandi, in pochi istanti sarete trasformati in Cristo. Sarete suoi strumenti vivi, come se la vostra persona scomparisse davanti alla sua perché Lui opererà per mezzo di voi”. A partire da ora — ha affermato — “la Messa sarà il momento centrale della vostra giornata”.

Mons. Bertello ha invitato i nuovi sacerdoti a essere “sacerdoti-sacerdoti, sacerdoti al cento per cento, come diceva il vostro fondatore [san Josemaría]. Vivete il vostro sacerdozio con gioia pura e con fede ardente. I fratelli e le sorelle che incontrerete attendono da voi, ministri del sacramento, la testimonianza profetica che l’Eucaristia è la ragione centrale del sacramento del sacerdozio. Non importa quale ministero vi sarà affidato: sempre e dovunque siete chiamati a edificare l’Opus Dei, l’Opera di Dio, nell’umiltà, nell’obbedienza e nella carità”.

Durante l’omelia, il cardinale ha fatto riferimento anche al prelato dell’Opus Dei, Mons. Fernando Ocáriz, che ha partecipato alla cerimonia dal presbiterio. “C’è un personale ringraziamento che desidero esprimere a voi, sacerdoti, e al prelato, per avermi invitato a presiedere questa solenne liturgia. Questa circostanza mi fa sentire ancora più vicino all’Opera e mi induce ad accompagnarvi sempre con la mia preghiera”.

I nuovi presbiteri avevano ricevuto l’ordinazione diaconale sei mesi fa da Mons. Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, morto il 12 dicembre scorso. Questi sono i nuovi sacerdoti e i loro Paesi di origine: Alejandro Pardo Fernández (Spagna), Etienne Montero Redondo (Belgio), Andrés Echevarría Escribens (Perù), Giovanni Manfrini (Italia), Erwin See (Filippine), Álvaro Ruiz Antón (Spagna), Javier Ruiz Antón (Spagna), Rafael Peró Baig (Libano), Salvador Rego Bárcena (Canada), Carlos Aníbal Valencia Ospina (Colombia), Diogo da Cunha e Lorena de Brito (Portogallo), Francisco José Chapa Sancho (Spagna), Luigi Vassallo (Italia), Pablo Rojo Mardones (Spagna), Martin Mundia Gikonyo (Kenya), Álvaro René Villamar Rosales (Guatemala), Álvaro Javier Mira García (Spagna), Alexander Vaz Serrano (Spagna), Santiago Callejo Goena (Spagna), Joseph Frederick Keefe (Stati Uniti), Daniele Guasconi (Italia), Francisco Javier Bordonaba Leiva (Spagna), Phillip Joseph Elias (Australia), John Paul Watson (Australia), Rafael Alejandro Quintero Pérez (Venezuela), António Maria Braga Dias Alves Mendes (Portogallo), Benjamín Goldenberg Ibáñez (Cile), Gerard Jiménez Clopés (Spagna), Dante Parado Estepa Jr. (Filippine), Adam Andrzej Sołomiewicz (Polonia), Ricardo Guillermo Bazán Mogollón (Perù).

Romana, n. 64, Gennaio-Giugno 2017, p. 168-169.

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