Messaggio per la Settimana Santa (9-IV-2019)
Carissimi, Gesù mi protegga le mie figlie e i miei figli!
Venerdì Santo, ormai prossimo, contempleremo davanti a Cristo Crocifisso l’immenso suo amore redentore. Un amore che lo portò alla piena disponibilità e obbedienza alla volontà di Dio Padre.
La nostra sequela di Gesù, la nostra identificazione con Lui, ci porta anche, nell’ambito della nostra situazione personale, a una disponibilità senza limiti alle sfide e alle esigenze della missione apostolica. Nel nostro itinerario quotidiano desideriamo scoprire la voce di Cristo che ci chiama e ci invita ad ampliare i nostri orizzonti. Come san Paolo, vogliamo farci «tutto a tutti» (1 Cor
9, 22).
A proposito della disponibilità, penso che, in queste settimane che precedono la beatificazione di Guadalupe, ci sarà di aiuto considerare che il suo progetto di vita fu ingrandito dal fatto che si inseriva perfettamente nel piano divino: Guadalupe si lasciò portare da Dio, con gioia e spontaneità, da un posto a un altro, da un lavoro a un altro. Il Signore fece crescere le sue capacità e i suoi talenti, sviluppò la sua personalità e moltiplicò i frutti della sua vita.
Dio farà un gran bene anche a molte persone attraverso di noi, malgrado i nostri difetti e i nostri errori, con la nostra disponibilità ad ascoltare, a servire, ad aiutare e a lasciarci aiutare; in una parola, ad amare ciò che Egli vuole. Come scrisse san Josemaría: «È il gioco divino della donazione» (Lettera 14-II-1974, n. 5). E sempre e in tutto, con la libertà e la gioia delle figlie e dei figli di Dio.
Romana, n. 68, Gennaio-Giugno 2019, p. 105.