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In breve

Roma (Italia)

10 domande

sulla

fede cattolica

Lo scorso 9 ottobre l’associazione familiare ICEF di Roma ha inaugurato un ciclo di 12 conferenze e colloqui sulla fede cattolica. L’obiettivo è quello di aprire le porte a molte persone che, in occasione dell’Anno della fede, desiderano reimpostare il proprio modo di vivere la fede e la pratica religiosa. Le diverse sessioni sono affidate a professori della Pontificia Università della Santa Croce. Ognuna di esse è introdotta da alcune domande: La fede è ragionevole? Qual è l’origine del mondo? È possibile conoscere Dio attraverso la ragione? Perché i cristiani professano la fede in Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo? Che valore ha, per i cristiani, la Sacra Scrittura? Che senso ha parlare oggi di morale? Che cos’è la Chiesa?, e così via. Il ciclo si concluderà a luglio del 2013.

Lima (Perù)

“Gifts & Choices”

Durante i trascorsi mesi di ottobre e novembre il Centro Culturale Los Andes ha organizzato un seminario per studenti universitari denominato “Gifts & Choices”. Era costituito da 6 colloqui con professionisti che hanno organizzato alcune iniziative di servizio alla società. Durante ogni sessione è stato spiegato come esse sono sorte e avviate nella pratica, superando parecchie difficoltà. Questa attività si proponeva di stimolare la responsabilità sociale nei giovani che frequentano il centro universitario.

Nairobi (Kenya)

In Africa,

per la promozione

della donna

Il 28 luglio un gruppo di quindici universitarie italiane è atterrato a Nairobi per partecipare a un progetto internazionale di volontariato in Kenya. Si trattava di una collaborazione tra la Residenza universitaria Porta Nevia (della Fondazione Rui) e il Campus Biomedico, entrambi di Roma, con la Kianda Foundation di Nairobi, un’associazione fondata nel 1961 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo culturale, professionale, sociale e spirituale della donna nel Kenya. Le universitarie, in maggioranza appartenenti al settore sanitario, hanno lavorato per due settimane nel Moi Teaching and Referral Hospital, dove hanno avuto la possibilità di visitare i malati e di studiare i vari casi clinici. Una parte della giornata è stata dedicata ad altri servizi, come la pulizia degli spazi destinati al pubblico o la preparazione dei pasti in alcuni orfanotrofi. Le quindici studentesse hanno compiuto anche una ricerca sulla nutrizione della popolazione locale, allo scopo di migliorare le condizioni alimentari della zona, e hanno dato la loro collaborazione a una campagna tendente a sradicare la parassitosi cutanea. Infine, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere ad alcune conferenze impartite da specialisti nella Moi University e nella Strathmore University di Nairobi.

Santana

de Parnaíba

(Brasile)

Programma

“Ser pai”

Fra il 31 agosto e il 2 settembre un gruppo di genitori delle più diverse regioni del Brasile si sono riuniti nel Centro Convegni “Sitio da Aroeira” per partecipare a un programma formativo sulla paternità. Gli organizzatori ritengono che questa qualità cresca esercitandola, come crescono l’affetto, il rispetto e l’ammirazione per ogni figlia e per ogni figlio. La direzione del corso è stata assunta dal Dott. Valdir Reginato, un medico specializzato in terapia familiare e autore del libro Aprender a ser pai em 10 lições, e dal Dott. Pedro J. de Rezende, un docente della Università di Campinas e specialista in orientamento familiare.

Oltre alle conferenze e a un cineforum interattivo, sono stati discussi casi pratici sulla educazione dei figli; sono stati trasmessi anche alcuni criteri ed esperienze positive sulle attività in famiglia, sull’uso delle comunicazioni sociali, sulle feste e le uscite dei figli. Unanime è stata la convinzione che santificare la famiglia — e, in pratica, educare cristianamente i figli — sia il primo e principale obiettivo della vita cristiana di un genitore: una responsabilità che dev’essere affrontata con generosità e con coraggio, senza cedere alle abitudini generalizzate e alla mancanza di criterio tanto comuni nella società di oggi.

Valencia

(Spagna)

Una vecchiaia

piena di progetti

Lo scorso 10 novembre sono iniziate le attività dell’associazione Valencia Ronda Sur, che ha sede nei locali della parrocchia San Josemaría Escrivá de Balaguer. Si ispira all’Associazione Alberto Sordi di Roma, nata nel 2002 per realizzare un desiderio dell’attore italiano. È una Associazione che opera soprattutto a favore degli anziani non completamente autosufficienti, ma in possesso delle facoltà intellettuali ed emotive. Mira a indurre queste persone a perfezionare le loro capacità naturali e a scoprire nuovi campi di conoscenza. Fra gli altri obiettivi, l’Associazione si propone di aiutare gli anziani a convivere con i familiari in casa propria e a partecipare durante le ore lavorative (dalle 10 alle 16.30) ad attività attraenti. Inoltre si cerca di stimolare tutta una serie di potenzialità degli anziani, per permettere loro di godere di una lunga vita piena di progetti e di gioiose aspettative.

Esztergom

(Ungheria)

Estati

di solidarietà

Lo scorso mese di agosto un gruppo di 34 ragazzi — provenienti dai club giovanili spagnoli Amura (Madrid), Txindoki (San Sebastián), Alaiz (Pamplona) e dal Tiber Club di Roma — ha collaborato a un progetto di aiuto alla popolazione zingara di Esztergom, una città dell’Ungheria del Nord, sulle sponde del Danubio, alla frontiera con la Slovacchia. Esztergom è sede della Cattedrale del Primate d’Ungheria.

Il programma è nato col sostegno di Mons. János Székely, Vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest e presidente della Conferenza episcopale ungherese per la pastorale con gli zingari, che promuove parecchi progetti di aiuto a questa popolazione. Attualmente gli zingari sono il 10% della popolazione ungherese e, a causa di diversi fattori culturali, storici e sociali, in molti casi si trovano emarginati dal resto della popolazione.

Il lavoro dei ragazzi è consistito nel migliorare le condizioni materiali delle baracche di un villaggio di zingari situato nei dintorni della città. Inoltre è stata offerta una collaborazione allo sgombero di detriti e bonifica di uno spiazzo attiguo per permettere di impiantarvi un parco e realizzare nelle case una pavimentazione in cemento.

Lima (Perù)

Riflessione

sui documenti

del Concilio

Vaticano II

In occasione dell’Anno della fede, il Centro di Studi e Comunicazione (CEDESCO) ha organizzato un Congresso internazionale di Teologia dal 23 al 25 luglio. Hanno partecipato oltre un centinaio di sacerdoti. Tra di essi sono stati notati: Mons. José Luis del Palacio, Vescovo del Callao; il Rev. José Ramón Villar, professore di Teologia Ecumenica ed Ecclesiologia dell’Università di Navarra; il Rev. Pablo Blanco, filosofo e teologo, nonché promotore del Foro de Estudios Joseph Ratzinger. I relatori hanno comunicato alcune loro riflessioni sui documenti del Concilio Vaticano II.

Santiago

e Concepción

(Cile)

Nell’Anno

della fede

All’Università delle Ande l’Anno della fede è stato inaugurato con la conferenza “Fede e umiltà” pronunciata dal cappellano dell’Università, il Rev. Sebastián Urruticoechea. Inoltre, sempre in riferimento all’Anno della fede, l’Università ha invitato i propri studenti a partecipare a tre concorsi: cortometraggi, monografie e fotografie. Ha avuto inizio così una serie di attività speciali che si svolgeranno nel corso di dodici mesi per culminare il 22-XI-2013.

Il 20 ottobre, nella Residenza Universitaria Alborada di Santiago, col titolo “Credere, vivere e comunicare la fede”, ha avuto luogo una Tavola rotonda destinata a studenti delle varie facoltà. Sono intervenuti: Bernardino Bravo, Premio Nazionale di Storia, che ha parlato intorno alla posizione dell’uomo nel mondo e la sua relazione con la fede; il Rev. José Miguel Ibáñez, che ha lavorato con l’allora Cardinale Joseph Ratzinger nella Commissione Teologica Internazionale, il quale ha parlato della fede come dono; José Miguel Armendáriz, giornalista e filosofo, che ha trattato dei diversi modi di comunicare la fede. Gli studenti hanno avanzato varie domande e hanno riferito una serie di esperienze personali. Dopo una meditazione e la benedizione con il Santissimo Sacramento, i partecipanti hanno cenato e poi assistito alla proiezione del documentario “Benedetto XVI: l’avventura della verità”.

Il 10 novembre, nella Residenza Universitaria La Cañada di Concepción, ha avuto luogo un primo seminario per gli alunni e le famiglie. Nel suo intervento, il Rev. Jaime Andrés Williams si è dilungato nel rispondere alla domanda: “Crisi di fede nella Chiesa?”. Da parte sua, il Rev. Pablo Siu, cappellano della residenza, ha parlato sul tema “Il Concilio Vaticano II e i suoi frutti”.

San Paolo

(Brasile)

Lo sviluppo

umano

e professionale

Nel corso del 2012, nel Centro di Studi Universitari do Sumaré, si è svolto un programma sullo sviluppo umano e professionale, destinato agli studenti delle scuole medie. Era la quarta edizione di questo corso, durante il quale si tengono conferenze mensili affidate ad alcuni esperti che dissertano sulle scelte fondamentali che i partecipanti dovranno compiere nelle loro future vicende professionali.

Alcuni relatori di questa edizione sono stati, fra gli altri: Daniel Neves Faria, fondatore della ONG Orpas (Opere Ricreative, Professionali, Artistiche e Sociali), che ha parlato dello studio come mezzo di trasformazione della società; Silvio Medeiros, direttore artistico e vincitore di tre premi di marketing al Festival di Cannes, che ha insistito sull’importanza dell’impegno personale; Alexandre Gonçalves, giornalista, che ha illustrato i metodi di argomentazione e svolgimento dei discorsi. Le lezioni, animate dalla viva esperienza dei conferenzieri, tenevano presente la necessità di risvegliare il desiderio di coltivare le virtù come mezzo indispensabile per realizzare un lavoro di qualità, etico e responsabile.

Oltre alle conferenze, è stata offerta a ogni alunno la possibilità di avvalersi di tutorie quindicinali per elaborare i piani di studio personalizzati. Ogni partecipante usufruiva dei consigli di esperti in grado di orientarlo nella scelta della propria carriera professionale. Questo programma è arricchito anche da alcune attività che aiutano i partecipanti nello sviluppo umano e culturale, favorendo l’amicizia tra i ragazzi: iniziative di volontariato, visite a musei e a istituzioni, sessioni sui diversi settori professionali, attività sportive ed ecologiche.

Bogotà

(Colombia)

Il matrimonio

per un

tempo nuovo

Nel mese di settembre, l’Istituto della Famiglia dell’Università de La Sabana ha organizzato il VI Congresso internazionale della famiglia che viene indetto ogni due anni; hanno partecipato 500 persone, che sono state guidate da esperti provenienti da vari Paesi del mondo. Questa volta il titolo è stato “Il matrimonio per un tempo nuovo”. Come introduzione al Congresso è stato organizzato il II Simposio dei ricercatori, della durata di un giorno, che è servito a riunire accademici nazionali e internazionali, che hanno presentato i risultati delle loro rispettive attività su alcune questioni relative alla famiglia.

Roma (Italia)

“The Church

Up Close”

Dal 10 al 16 settembre, una quarantina di giornalisti provenienti da Paesi di lingua inglese hanno partecipato al seminario “The Church Up Close: Covering Catholicism in the Age of Benedict XVI” (La Chiesa da vicino: diffondere il cattolicesimo nell’era di Benedetto XVI), organizzato a Roma dalla Pontificia Università della Santa Croce. Il corso ha dato ai giornalisti gli strumenti idonei per arricchire le informazioni che essi sono chiamati a dare sulla Chiesa. Il seminario è stato anche un’occasione per uno scambio culturale, perché i partecipanti hanno potuto dialogare e interagire fra loro. “Si è parlato delle sfide che comporta occuparsi dei temi che riguardano la Chiesa e dei punti di vista dei giornalisti credenti in confronto a quelli dei giornalisti non credenti”, ha spiegato il Rev. Professor John Wauck, uno dei coordinatori del seminario. Il programma includeva una serie di conferenze, incontri personali con i “vaticanisti” veterani e visite guidate in Vaticano e in alcuni luoghi emblematici di Roma.

Buenos Aires

(Argentina)

Dietro le orme

dei Santi

Il 2 ottobre, in occasione dell’Anno della fede, l’Università Australe ha ospitato una giornata dedicata alle orme lasciate dai Santi. Il rettore, Dott. Marcelo Villar, ha introdotto i lavori ricordando che San Josemaría Escrivá ha diffuso l’insegnamento della chiamata universale alla santità. Due sorelle Missionarie della Carità hanno presentato Madre Teresa di Calcutta, che era solita dire: “La santità non è un lusso, ma un obbligo”. Hanno poi spiegato che tutti siamo chiamati a permettere che Cristo agisca attraverso di noi e hanno ricordato l’esempio di Madre Teresa, che con la sua dedizione amorosa verso i più poveri dei poveri ci aiuta a scoprire l’amore che Dio ha per noi. Fernán de Elizalde, vice-postulatore della causa di beatificazione del Servo di Dio Enrique Shaw (1921-1962), ha spiegato come un imprenditore e marinaio possa essere Santo; ha anche messo in evidenza che, senza nulla togliere alla famiglia (Enrique aveva contratto matrimonio con Cecilia Bunge, con la quale ha avuto nove figli) e alla redditività della sua azienda, ha saputo preoccuparsi dei suoi dipendenti incentrando la propria vita in Cristo. Infine, il Dott. Roberto Dotta ha parlato del Venerabile Álvaro del Portillo. Ha raccontato come cambiò la vita di don Álvaro (il terzo di otto fratelli in una famiglia profondamente cristiana) l’incontro con San Josemaría. Poco tempo dopo averlo conosciuto, andò a un ritiro predicato dal Fondatore dell’Opus Dei. Era il 7 luglio 1935 e don Álvaro lo ricordava con un’espressione tipica: “Predicava una meditazione sull’amore a Dio e alla Madonna e mi ridusse in briciole”. Quello stesso giorno decise di incorporarsi nell’Opera e questo produsse in lui uno slancio di donazione, di generosità e di impegno fedele che si protrasse fino alla morte. D’altra parte, ha sottolineato anche l’ottimismo di Mons. del Portillo davanti alle difficoltà, perché dietro a tutte le circostanze della vita era capace di riconoscere la mano paterna e amorosa di Dio.

Pamplona

(Spagna)

I 50 anni

della Residenza

Universitaria

Goimendi

La Residenza Universitaria Goimendi, collegata con l’Università di Navarra, ha celebrato il 50° anniversario. Mezzo migliaio di ex residenti hanno assistito alla celebrazione di questa istituzione universitaria fondata nel 1962. Le sue mura hanno accolto 2.237 studentesse di 41 Paesi. “Le prime adesioni furono quelle delle donne che per prime s’iscrissero all’università spagnola; furono esse ad aprire il cammino”, ha sottolineato Pilar Cárdenas, l’attuale direttrice della prima residenza femminile della Navarra e la quarta della Spagna.

Personaggi di importanza storica, come il Cardinale Joseph Ratzinger, la Regina Fabiola del Belgio, il Principe Felipe delle Asturie o Miguel Delibes, hanno partecipato alle attività che, nel corso degli anni, hanno visto l’alternarsi di circa 3.600 invitati degli ambiti più diversi. Tra i 289 borsisti d’onore della Residenza Universitaria figura anche il Papa Giovanni Paolo II e accademici di un gran numero di discipline, come Nicolás Grimaldi, professore di Metafisica dell’Università della Sorbona (Parigi); Natalia López Moratalla, ordinaria di Biochimica e Biologia Molecolare dell’Università di Navarra; Jorge Carreras, ordinario di Diritto Processuale. Sono del pari intervenute insigni personalità dell’ambito politico, come Yolanda Barcina, e dell’ambito culturale, come il compositore Cristóbal Halffter o il direttore d’orchestra José Luis Ochoa de Olza.

Nata per formare le future professioniste al servizio della società, Goimendi ha svolto per 23 anni progetti sociali e di solidarietà in 7 Paesi: Paraguay, Guatemala, Portogallo, Croazia, Lituania, Messico e Uganda.

Tra gli atti più importanti della celebrazione si deve sottolineare la presentazione del libro commemorativo 50 años del Colegio Mayor Goimendi, della scrittrice e giornalista Rosa María Echevarría. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Pamplona, Enrique Maya, l’assessore speciale per la Gioventù e lo Sport, Paz Prieto Saénz de Tejada, e l’ex presidente della Comunità Regionale di Navarra, Miguel Sanz.

Roma (Italia)

XX Incontro

estivo

per seminaristi

La ICS (Iniziative Culturali Sacerdotali), che promuove incontri di studio e di aggiornamento pastorale, corsi di spiritualità per sacerdoti diocesani e altre riunioni a favore della fraternità sacerdotale, ha organizzato il XX Incontro estivo per seminaristi, che ha avuto luogo in agosto nelle vicinanze di Roma. Il tema scelto quest’anno è stato “Il sacerdote, uomo di fede — La formazione teologica e culturale nella preparazione al sacerdozio”. Durante le giornate vi sono stati momenti di preghiera, di riflessione e di scambi di idee sulla formazione dei seminaristi. È stata anche una occasione per condividere fraternamente momenti di pausa e visite guidate a monumenti significativi della storia religiosa e artistica di Roma.

All’incontro ha collaborato Mons. Andrea Bruno Mazzolato, Arcivescovo di Udine, che ha parlato sulla formazione teologica e culturale nel sacerdote della nuova evangelizzazione. Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, ha svolto il tema della formazione teologica nel seminario come unità con la formazione spirituale e pastorale. Il 22 agosto i partecipanti sono andati all’Udienza generale di Benedetto XVI, a Castelgandolfo, e, a conclusione di questa giornata cruciale, hanno avuto come ospite il Cardinale Julián Herranz, che si è intrattenuto con loro facendo riferimento alla sua ricca esperienza di servizio alla Chiesa e ai rapporti che ha potuto coltivare con figure come il Beato Giovanni Paolo II e San Josemaría.

Altri interventi che hanno dato la possibilità di ulteriori approfondimenti in materia sono stati quello del Rev. Prof. John Wauck, della Pontificia Università della Santa Croce, sulla dimensione umanistica della formazione sacerdotale, e quelli di Mons. Stefano Manetti e di Mons. Nazareno Marconi, rettori dei seminari, rispettivamente, di Firenze e di Assisi, durante la Tavola rotonda sugli strumenti e le modalità della formazione teologica e culturale nell’attuale configurazione del seminario. Un momento particolarmente significativo è stato la conclusione delle giornate romane di questi candidati al sacerdozio, quando hanno partecipato al Sacrificio Eucaristico celebrato nella Basilica di San Pietro, all’altare della Cattedra, da Mons. Celso Morga, segretario della Congregazione per il Clero.

Piura (Perù)

Nel bicentenario

dell’indipendenza

Dall’1 al 3 agosto l’Università di Piura (UDEP) ha organizzato un Congresso Internazionale sul Parlamento di Cadice e le sue ripercussioni nell’America Vicereale. Vi hanno partecipato diversi ricercatori, come i professori Juan Marchena (Università Pablo de Olavide di Siviglia), Enrique Banús (Università Internazionale della Catalogna), Mariano Fazio (Pontificia Università della Santa Croce) e Rafael García (Università di Navarra). Il Congresso si inseriva nel “Progetto Bicentenario” che l’Università di Piura ha ideato in occasione dei duecento anni dell’indipendenza dei Paesi ispano-americani. Questo progetto accademico ha un carattere interdisciplinare — sono state individuate le seguenti aree tematiche: Storia, Giurisprudenza, Filosofia e Pensiero, Cultura e Arte, Letteratura e Scienza —, ha avuto inizio nel 2011 e si svolgerà fino al 2024, con l’obiettivo di valutare l’impatto che ebbe la Costituzione nei territori dell’America Vicereale e approfondire così le implicazioni e il significato di questo bicentenario.

Bogotà

(Colombia)

Obiezione

di coscienza

e libertà

Nel 2012 il professor Iván Garzón Vallejo, direttore del Programma di Scienze Politiche nella Università La Sabana, ha avviato un progetto di ricerca interdisciplinare sulle prospettive giuridiche, politiche, filosofiche e mediche dell’obiezione di coscienza. Il gruppo di ricerca è formato da quattro professori di Diritto, uno di Scienze Politiche, due di Medicina e uno di Filosofia, e ha cominciato a lavorare formalmente nel mese di luglio.

Nelle sessioni di lavoro bimestrali le ricerche compiute sono sottoposte alla considerazione dei membri del gruppo, e si affrontano alcune questioni di attualità intorno alla libertà e alla obiezione di coscienza. Il bilancio del primo semestre di attività è positivo, e due dei lavori nati dalla sua ispirazione sono pronti per essere pubblicati. Si tratta del libro Aborto y objeción de conciencia, del professor Vicente Prieto, e dell’articolo di ricerca “Argumentos filosóficos, creencias religiosas y razón pública”, del professor Iván Garzón Vallejo.

San Paolo

(Brasile)

Una nuova

cultura

imprenditoriale

Forgiare una nuova mentalità di servizio alla società fra gli imprenditori che affrontano giorno per giorno la competizione commerciale è stato il tema del III Forum sulla Responsabilità Sociale, organizzato ai primi di settembre del 2012 al Centro Educativo Assistenziale Professionalizzante Pedreira, opera di apostolato corporativo dell’Opus Dei per la formazione professionale di giovani adolescenti, che ha sede alla periferia della città di San Paolo, in Brasile.

Oltre un centinaio di imprenditori hanno assistito alle conferenze, iniziate con la presentazione dell’ingegner Marcos Fernando de Melo, uno dei dirigenti della scuola, il quale ha illustrato ai presenti come questo centro scolastico possa essere considerato un modello educativo per lo sviluppo sostenibile del Paese. Tra i conferenzieri si è messa in evidenza la regista Mara Mourão, che da poco tempo ha lanciato nel circuito nazionale il film Quem se importa?. Sono state stimolanti anche le testimonianze di un ex alunno, oggi professore universitario, e di alcuni imprenditori che hanno investito in progetti sociali. Il professore e antropologo Luiz Marins ha parlato del ruolo rilevante delle organizzazioni non governative nello sviluppo di una nuova cultura.

Romana, n. 55, Luglio-Dicembre 2012, p. 383-391.

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