Viaggi pastorali
Dal 20 al 23 febbraio il Vescovo Prelato dell’Opus Dei ha compiuto un viaggio pastorale nello Zaire. Sei anni e mezzo fa, nel agosto 1989, il suo predecessore, Mons. Álvaro del Portillo, vi aveva realizzato una prima visita pastorale che fu di grande aiuto e stimolo per lo sviluppo dell’attività apostolica. In seguito, Mons. Álvaro del Portillo non aveva potuto ripetere il viaggio, pur esprimendo ripetute volte la propria sollecitudine per lo Zaire in modo speciale in occasione delle difficoltà sperimentate dal paese nel 1991 e nel 1993.
Mons. Javier Echevarría è giunto a Kinshasa la mattina del 20. Nella sede della Delegazione è stato accolto da alcuni giovani con le note dalla canzone Karibú Zaire (“Benvenuto in Zaire”), assai popolare nel paese. Il Prelato dell’Opus Dei ha trascorso il resto della giornata insieme a vari gruppi di fedeli della Prelatura.
Il giorno 21, in mattinata, si è recato a salutare l’Arcivescovo di Kinshasa, Card. Frédéric Etsou, e il Nunzio di Sua Santità, Mons. Faustino Muñoz, andando in seguito a pregare nella chiesa di Matadi ove viene custodita l’immagine della Madonna donata dal Papa durante il suo primo viaggio nello Zaire, nel 1980, stesso anno dell’inizio delle attività apostoliche dell’Opus Dei nel paese. Non lontano da questa chiesa, nel quartiere di Kimbondo, si trova il terreno del futuro Centre Africain de Formation et d’Action Sociale, iniziativa di sviluppo sociale promossa da alcuni fedeli della Prelatura, che Mons. Echevarría ha visitato.
Nel pomeriggio, presso una sala per conferenze, ha avuto luogo un incontro pubblico con il Prelato dell’Opus Dei, al quale hanno partecipato più di mille persone che hanno accolto Mons. Echevarría con grandissimo affetto. Il Prelato dell’Opus Dei ha parlato di penitenza e di conversione, prendendo spunto dall’inizio della Quaresima. Altri argomenti sui quali si è soffermato il Prelato, in risposta alle domande del pubblico, sono stati il sacramento della Confessione, la famiglia, la santificazione del lavoro e la missione apostolica del cristiano.
Il giorno 22, Mons. Echevarría ha visitato il Centro Medico Monkole, iniziativa di alcuni medici, membri dell’Opus Dei, in un quartiere di Kinshasa. Oltre alle centinaia di malati che passano quotidianamente per il Centro Medico (il Prelato dell’Opus Dei ne ha salutato un buon numero nel corso della mattinata), il personale di Monkole assiste anche quelli di un ambulatorio in un altro distretto periferico della capitale; attualmente, per ampliare le attività che si svolgono a Monkole, sono in costruzione alcuni nuovi edifici, tra cui una scuola di infermeria, elemento fondamentale per la formazione dei quadri sanitari in un paese ad alto rischio di epidemie.
La stessa mattina il Prelato ha tenuto, presso il Centre Culturel Universitaire Tangwa, un incontro con alcune studentesse universitarie e professioniste che frequentano i mezzi di formazione dell’Opus Dei. Una riunione simile si è svolta nel pomeriggio a Loango, un Centro dell’Opus Dei frequentato da numerosi studenti universitari.
La partenza in aereo per il ritorno in Europa è avvenuta il 23. Giunto a Milano in serata, la mattina seguente il Prelato ha predicato una meditazione ai membri della Commissione Regionale e celebrato la Santa Messa nel Centro dell’Assessorato Regionale, prima di rientrare a Roma.
Tra l’8 e il 18 aprile il Prelato dell’Opus Dei ha compiuto un viaggio in due circoscrizioni della Prelatura recentemente erette: l’India e il Sud-Est asiatico.
Mons. Echevarría è partito da Roma la sera del 7 aprile, domenica di Pasqua, accompagnato da Mons. Fernando Ocáriz e da Mons. Joquín Alonso. Ha fatto scalo a Zurigo, Svizzera, dove la mattina dell’8 ha potuto salutare numerosi fedeli della Prelatura. Ricevendo vari gruppi di persone, egli ha colto l’occasione per sottolineare che la gioia, così profondamente legata alla Pasqua, è una caratteristica fondamentale nella vita dei figli di Dio. A mezzogiorno Mons. Echevarría ha proseguito il viaggio verso l’India.
L’attività apostolica dell’Opus Dei in India è cominciata nel mese di ottobre 1993. Attualmente ci sono due Centri della Prelatura a Delhi, dove il Prelato dell’Opus Dei ha trascorso le 48 ore che ha durato il suo soggiorno in India. Era la prima volta che si recava in questo paese.
All’aeroporto è stato ricevuto dal Vicario delegato, Fr. Steve O’Donnell.
Mons. Echevarría ha salutato personalmente tutti i fedeli dell’Opus Dei ed è stato nei due Centri della Prelatura. In entrambi i posti ha tenuto riunioni con persone che sono in contatto con il lavoro dell’Opus Dei. In totale hanno partecipato a questi incontri circa duecento persone. Mons. Echevarría ha inoltre ricevuto diverse famiglie.
In compagnia di alcuni membri dell’Opus Dei, il Vescovo Prelato ha recitato il Rosario nella cattedrale di Delhi. Dopo essersi recato in visita all’Arcivescovo, Mons. Alan de Lastic, è stato invitato a pranzo presso la Nunziatura, dove si è intrattenuto in cordiale conversazione con il Nunzio, Mons. George Zur.
La sera dell’10 aprile, Mons. Echevarría è partito in aereo per Singapore, dove è giunto alle sette di mattina del giorno successivo.
La permanenza del Prelato dell’Opus Dei nel Sud-Est asiatico è durata dall’11 al 18 aprile. Anche questo è stato il suo primo viaggio pastorale da Vescovo Prelato dell’Opus Dei nella circoscrizione, eretta di recente, che comprende attualmente Hong-Kong (sede del governo della circoscrizione), Singapore, Taipei e Macao. Mons. Echevarría era già stato in queste quattro città accompagnando Mons. Álvaro del Portillo, allora Prelato dell’Opus Dei, nel viaggio in Asia e Oceania del 1987.
Mons. Echevarría è rimasto a Singapore dalla mattina dell’11 fino al tardo pomeriggio del 13 aprile. Da Singapore si è recato a Taipei, capitale di Taiwan, ed è giunto la sera del 15 a Hong-Kong. Qui è rimasto fino al 18, con la parentesi del 17 aprile, trascorsa a Macao, dove si è recato in traghetto da Hong-Kong. La sera del 18 aprile il Prelato dell’Opus Dei è ripartito per l’Europa dall’aeroporto di Kai-Tak.
In ciascuna delle tappe del viaggio, il Vescovo Prelato dell’Opus Dei si è riunito con i fedeli della Prelatura, le loro famiglie e molti Cooperatori e amici. Ha inoltre avuto incontri con persone di tutte le professioni e le condizioni sociali, vicine all’apostolato dell’Opus Dei o amiche dei fdeli e Cooperatori della Prelatura.
A Singapore, quasi un migliaio di persone, alcune delle quali provenienti dalla Malesia e dall’Indonesia, hanno partecipato a un incontro con il Prelato la mattina del 12. Mons. Echevarría, sapendo che molti dei partecipanti all’incontro non erano cattolici, si è soffermato su vari aspetti della fede e della vita cristiana. Il 14, presso la National Taiwan Normal University, a Taiwan, si è intrattenuto con più di duecento persone. In quest’occasione, il Prelato ha sottolineato con ammirazione diversi elementi caratteristici della cultura cinese, e ha affermato che la fede cristiana, e in conseguenza lo spirito dell’Opus Dei, in forza della loro universalità, si trovano a proprio agio in queste terre orientali.
Né il mandarino a Taipei, né il cantonese a Hong-Kong hanno costituito una barriera linguistica insormontabile. A Hong-Kong, l’incontro con Mons. Echevarría, svoltosi il 16 pomeriggio, ha riunito mille persone circa e ha avuto come scenario la RP International House, situata nel distretto commerciale di Tsim Sha Tsui. Il giorno dopo, a Macao, una riunione dello stesso genere ha convocato circa trecento persone.
A Singapore e a Hong-Kong, rispettivamente i giorni 11 e 15, il Prelato dell’Opus Dei ha tenuto riunioni più ristrette con studenti universitari che frequentano i Centri della Prelatura. Alcuni di loro erano stati battezzati poco tempo prima.
A Macao, Mons. Echevarría ha benedetto la cappella dell’Hac Sa Conference Centre, una Centro per ritiri spirituali e convegni che si trova nell’isola di Coloane. A Hong-Kong, nel pomeriggio del 18, ormai verso la conclusione della sua permanenza in Oriente, ha tenuto un simpatico incontro con i professori e gli alunni della scuola Tak Sun, dove lavorano alcuni fedeli della Prelatura.
Mons. Echevarría ha anche reso visita alle autorità ecclesiastiche locali: l’Arcivescovo di Singapore, Mons. Gregory Young, la mattina del 12; tre giorni dopo, l’Arcivescovo di Taipei, Mons. Joseph Ti-Kang; il Cardinal John Baptist Wu il giorno 16, a Hong-Kong; e il 17 Mons. Domingos Lam, Vescovo di Macao. In ciascuna di queste città il Prelato dell’Opus Dei si è recato in visita ai centri più popolari della devozione mariana, per affidare alla Madonna gli apostolati dell’Opus Dei: Novena Church, la cattedrale di Hong-Kong e il santuario di Nostra Signora delle Penha, rispettivamente. A Taipei, nella mattina del 14, Mons. Echevarría ha pregato nella parrocchia della Madonna del Rosario.
La mattina del 16, a Granite, il Centro della Prelatura dove ha abitato durante il soggiorno a Hong-Kong, Mons. Echevarría ha riunito i membri della Delegazione dell’Opus Dei per dare loro raccomandazioni concrete per il compito di governo loro affidato Più volte nel corso del viaggio si è rallegrato dei progressi registrati nell’attività apostolica dell’Opus Dei in queste regioni, soprattutto dopo il viaggio di Mons. Álvaro del Portillo del 1987.
La presenza dell’Opus Dei a Hong-Kong risale soltanto al 1981. A Singapore l’attività stabile cominciò l’anno successivo, mentre più recenti sono gli inizi a Taipei (1985) e a Macao (1989). Hong-Kong e Macao, attualmente colonie di Gran Bretagna e Portogallo, entreranno a far parte della Repubblica Popolare Cinese nel 1997 e nel 1999.
Venerdì 10 maggio 1996, il Prelato dell’Opus Dei ha iniziato una viaggio pastorale a Granada, accompagnato dal Vicario Generale e dal Vicario Regionale della Spagna. La prima visita è stata alla Basilica della Virgen de las Angustias, Patrona della città, al cui patrocinio il Prelato ha affidato i frutti apostolici del viaggio.
Nei giorni successivi, Mons. Javier Echevarría ha avuto modo di ricevere varie migliaia di persone che partecipano alle attività apostoliche della Prelatura. Alla riunione svoltasi domenica 12 nel campo sportivo dell scuola Mulhacén sono intervenuti oltre quindicimila persone. Rispondendo a una domanda di un medico sulla difesa della dignità della vita, il Prelato ha incoraggiato i presenti a raccogliere e diffondere l’invito del Santo Padre nell’enciclica Evangelium vitæ a costruire una “nuova cultura della vita”. Prendendo spunto dall’intervento di una ragazza di quattordici anni, che ha raccontato come i suoi genitori e le sue insegnanti non persero la fede e si affidarono alla preghiera quando lei era caduta in un coma profondo ed i medici avevano perso ogni speranza, il Vescovo Prelato ha sottolineato il senso cristiano della sofferenza e del dolore. In seguito si è soffermato sulla necessità di promuovere la famiglia e la responsabilità dei genitori nell’educazione dei figli, sulla devozione alla Madonna e sul sacramento della Confessione.
Nella Residenza Universitaria Albayzín, sorta cinquant’anni fa per impulso del Beato Josemaría, che ne scelse la prima sede, ha avuto luogo una riunione con studenti. Un laureando in Filosofia ha raccontato la propria conversione e ha chiesto consigli su come aiutare altri amici ad apprezzare la bellezza della fede. Nell’auditorium è scrosciato un lungo applauso. Un altro ragazzo ha detto al Prelato che l’anno prossimo si trasferirà a Cracovia per cominciare gli studi universitari ed aiutare lo sviluppo delle attività apostoliche dell’Opus Dei in Polonia. In questa riunione, e in un’altra simile con studentesse presso la Residenza Alsajara, il Prelato dell’Opus Dei ha parlato più volte dello studio come luogo di incontro con Dio per coloro che sono stati chiamati dal Signore a un lavoro intelettuale.
Egli ha avuto modo di visitare l’Arcivescovo, Mons. José Méndez Asensio, che lo ha ringraziato per le attività svolte dai fedeli della Prelatura nella propria diocesi.
Il viaggio si è concluso martedì 14, festa di San Mattia. In questi quattro giorni, il Prelato ha ricevuto anche numerose famiglie, alcune delle quali attraversano situazioni particolarmente difficili, dovute a malattie, disoccupazione, ecc.
Mons. Javier Echevarría è arrivato da Granada all’aeroporto di Barcellona a mezzogiorno del 14 maggio. Lo accompagnavano Mons. Fernando Ocáriz, Mons. Joaquín Alonso e il Vicario Regionale, Mons. Tomás Gutiérrez Calzada. Lo attendevano il Vicario Delegato per la Catalogna, Mons. Manuel Dacal Vidal, e altre persone.
Nel pomeriggio si è riunito con i residenti della Residenza Monterols, dopo aver visitato una cappella di questa stessa residenza, nella quale sono conservati l’altare e alcuni altri elementi del vecchio Centro dell’Opus Dei della via Muntaner, dove il Beato Josemaría predicò la meditazione ad alcuni membri dell’Opus Dei la mattina del 21 giugno 1946, prima di imbarcarsi alla volta di Genova e quindi di Roma. Mons. Echevarría ha ricordato che proprio quest’anno si compie il cinquantesimo anniversario di quello storico viaggio.
Il 15 si è recato a pregare nella cappella della Basilica della Madonna della Mercede. Lungo la giornata, ha tenuto vari incontri con fedeli della Prelatura e con alcune famiglie.
Il 16, dopo aver predicato la meditazione e celebrato la Santa Messa nella sede della Delegazione, il Prelato ha ricevuto il comitato di direzione della Istitució Familiar d’Educació, un ente che da venticinque anni promuove in Catalogna centri di insegnamento che beneficiano dell’assistenza pastorale dei sacerdoti dell’Opus Dei. Subito dopo ha avuto luogo un incontro nella Residenza Universitaria Bonaigua con un numeroso gruppo di ragazze che ricevono formazione nei Centri della Prelatura.
Alle 4 del pomeriggio Mons. Echevarría ha preso l’aereo che l’ha ricondotto a Roma.
Romana, n. 22, Gennaio-Giugno 1996, p. 66-70.