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21 maggio 2019. Messa di ringraziamento, basilica di Sant’Eugenio, Roma

Il 21 maggio nella basilica di Sant’Eugenio, a Roma, è stata celebrata da mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, una Messa di ringraziamento, alla quale hanno partecipato numerose famiglie romane insieme ad altre persone di molti Paesi che si erano trasferite in Europa per assistere alla cerimonia di beatificazione.

«Guardando la vita di Guadalupe — ha osservato mons. Ocáriz —, attira specialmente l’attenzione la sua allegria. La sua era una gioia profonda, non superficiale, che trasmetteva serenità nei momenti difficili, che la faceva essere cordiale con le persone più diverse e che era compatibile sia con il lavoro intenso che con il riposo.

«La gioia di Guadalupe — ha spiegato il prelato — si fondava nell’unione con Cristo, che la portava a dimenticare sé stessa, cercando di comprendere ogni persona, per aiutarla meglio, scegliendo per sé il lavoro meno gradevole per facilitare quello degli altri».

Il prelato ha sottolineato anche che «queste giornate, che abbiamo vissuto al ritmo della beatificazione di Guadalupe, ci ricordano ancora una volta che la santità — alla quale siamo chiamati dall’amore di Dio — è per tutti una possibilità reale».

Papa Francesco si è riferito alla nuova beata Guadalupe Ortiz de Landázuri due volte: il 18 maggio, con una lettera che è stata letta nella cerimonia di beatificazione di Madrid, e il giorno successivo, in occasione della recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro, quando ha affermato che «la sua testimonianza è un esempio per le donne cristiane impegnate nelle attività sociali e nella ricerca scientifica».

Il comitato organizzatore della beatificazione ha voluto imprimere alla cerimonia un carattere di solidarietà attraverso la ONG Harambee, che finanzierà borse di studio di mobilità, grazie ai donativi dei partecipanti alle diverse cerimonie, in modo che, durante il prossimo decennio, cento scienziate africane possano migliorare la loro formazione professionale nei Paesi europei e migliorare le loro condizioni nel guidare il progresso sociale dai propri Paesi d’origine.

Nei giorni successivi alla beatificazione sono state celebrate Messe di ringraziamento in diverse località del mondo, come la basilica di Nuestra Señora de Luján (Argentina), Barcellona (Spagna) o nella parrocchia di San Tommaso Moro a Londra (Inghilterra). Nella Messa celebrata in questa città, il concelebrante principale è stato mons. Nicholas Morris, vicario regionale dell’Opus Dei in Gran Bretagna. Nel nartece della chiesa è stata allestita una mostra sulla vita della nuova beata. «Non potevo immaginare che la gente avrebbe portato via tante novene e tante immaginette della beata», ha commentato l’organizzatore della mostra.

Nell’atrio della basilica è stata predisposta una esposizione di pannelli sulla vita della beata Guadalupe.

Romana, n. 68, Gennaio-Giugno 2019, p. 28-30.

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