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10 ottobre

Le recenti date del due e del sei ottobre, anniversari della fondazione dell’Opera e della canonizzazione di san Josemaría, ci invitano ancora una volta a percorrere la nostra strada con gratitudine e fedeltà. «Come è buono il Signore che ci ha cercati, che ci ha fatto conoscere questo modo santo di essere efficaci, di offrire la vita con semplicità, di amare tutte le creature in Dio e di seminare pace e gioia tra gli uomini. Gesù, come sei buono, come sei buono» (Lettera 11-III-1940, n. 78).

Ricordiamo la preghiera di don Javier per la fedeltà di tutte e di tutti, nelle sue ultime ore di vita. Quella del cristiano è una fedeltà piena di gratitudine, perché non siamo fedeli a un’idea ma a una Persona: a Gesù Cristo, nostro Signore, che — lo può dire ciascuno di noi — «mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2, 20). Saperci amati personalmente da Dio ci sollecita, con la sua grazia, a un amore fedele e perseverante. Un amore pieno di speranza verso quanto Dio farà nella Chiesa e nel mondo, con la vita di ciascuno di noi, anche se in mezzo alla nostra fragilità.

Fernando

Roma, 10 ottobre 2017

Romana, n. 65, Luglio-Dicembre 2017, p. 315-316.

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