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Chiusura dell’Anno Giubilare della Misericordia in Santa Maria della Pace (13-XI-2016)

Domenica 13 novembre Mons. Javier Echevarría ha celebrato la Messa di chiusura dell’Anno Santo della Misericordia nella chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace. Durante la cerimonia si è provveduto a chiudere la porta santa che era stata aperta il 13 dicembre 2015.

Nell’omelia il prelato ha approfondito la parabola del figlio prodigo «che san Josemaría aveva meditato molte volte, perché è una perfetta espressione della misericordia del Padre». Poi il prelato ha invitato a «fissare la nostra attenzione su quel padre che ogni giorno esce da casa sua, senza abbandonare il proprio focolare domestico, per verificare se suo figlio ritornava. Appena lo vede da lontano, corre e lo copre di baci».

Durante questo anno, ha affermato Mons. Echevarría, «il Signore ci ha fatto capire in che cosa dobbiamo migliorare. Abbiamo anche capito che la misericordia non è solo compassione, ma amore, un amore che diventa servizio». Poi ha formulato una serie di domande per la riflessione personale: «Che cosa ho fatto in quest’anno della misericordia? Ho servito in famiglia? Ho aiutato i miei colleghi di lavoro? Ho saputo giustificare i miei amici? Immaginate lo sguardo del padre quando scorge il figlio prodigo. Con quello stesso sguardo — pieno di gioia, di comprensione, di affetto — noi dobbiamo guardare gli altri.

«Riempiamo le strade di amore di Dio — ha concluso il prelato —. Quando andate via da una città, pregate per tutte le persone, anche per quelle che non conoscete. Questo atteggiamento ci disporrà, in qualunque circostanza, a essere più servizievoli. E la Madonna, che guardò suo Figlio sulla croce, ci insegnerà a essere misericordiosi con gli altri».

Romana, n. 63, Luglio-Dicembre 2016, p. 297.

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