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Promuovere e celebrare l'Anno Mariano (II)

Come nello scorso semestre, innumerevoli sono state le iniziative promosse, da membri della Prelatura, a titolo personale o in collaborazione con altre persone, al fine di diffondere la dottrina mariologica della Chiesa e la devozione alla Madonna, in occasione dell'Anno Mariano in corso.

Omettendo per brevità le conferenze e i corsi tenutisi in Paesi di tutto il mondo, proporremo in queste pagine solo alcuni esempi dei molti modi di diffondere la teoria e la pratica della pietà mariana.

Santuari mariani e pietà popolare

La seconda settimana di febbraio, a Castelldaura, Centro di convegni e attività spirituali nei pressi di Barcellona, si è svolta la ventitreesima edizione delle Giornate su Questioni Pastorali. Quest'anno argomento dell'incontro è stato: "Santuari mariani e pietà popolare". Alle tre giornate di studio previste hanno partecipato duecento sacerdoti, tra i quali numerosi rettori di piccoli santuari mariani disseminati per il territorio spagnolo.

Il Rev. Dott. Francesc Mas, Direttore del Centre Sacerdotal di Barcellona, in un'intervista rilasciata alla stampa in qualità di organizzatore dell'attività, così illustrava la scelta del tema: studiare e sviluppare gli spunti proposti dal Santo Padre nell'Enciclica Redemptoris Mater in merito alla specifica geografia della fede e della pietà costituita dai santuari mariani. Il Rev. Mas esponeva quindi un secondo motivo, intimamente connesso con il precedente: assecondare i desideri del Santo Padre, raccogliendo a questo fine gli orientamenti trasmessi dal Prelato dell'Opus Dei nella Lettera pastorale inviata in occasione dell'Anno Mariano, laddove afferma che, oltre alla "lettura meditata dell'Enciclica Redemptoris Mater, del capitolo VIII della Costituzione Dogmatica Lumen gentium del Concilio Vaticano II, e di altri documenti mariani del Magistero pontificio, è opportuno promuovere e organizzare lezioni, conferenze, sessioni di studio a diversi livelli (compresi corsi monografici, simposi, ecc., di livello universitario), sui temi trattati nell'Enciclica Redemptoris Mater, per approfondire la dottrina del Magistero sul ruolo di Santa Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa"

Mons. Alvaro del Portillo, Lettera pastorale, 31-V-1987, n. 25. Questa Lettera è stata pubblicata in "Romana" 4 (1987) pp. 65-81.

All'incontro di Castelldaura hanno partecipato rappresentanti e rettori di molti santuari mariani d'Europa: Fatima, Lourdes, Czestochowa, El Pilar, Kevelaer, Divino Amore, Torreciudad, Mariazell, Montserrat e altri.

Hanno presieduto la giornata inaugurale il Vicario Regionale della Prelatura per la Spagna, Mons. Tomás Gutiérrez Calzada, e il Vicario Delegato di Barcellona, Rev. Dott. Manuel Dacal Vidal.

Gli interventi della prima giornata hanno avuto come oggetto la devozione popolare a Maria. Sono stati relatori Mons. Rosendo Alvarez Gastón, Vescovo di Jaca, gran conoscitore dei pellegrinaggi popolari alla Virgen del Rocío (Huelva), il Rev. Eduardo Torra de Arana, canonico della Basílica del Pilar, e il Rev. Dott. Pasquale Silla, Rettore del Santuario romano del Divino Amore.

Elementi di riflessione sul fenomeno delle conversioni spirituali e sulle guarigioni fisiche verificatesi mediante il ricorso fiducioso alla Madonna nei suoi santuari sono stati presentati nel corso della seconda giornata. Sono intervenuti Mons. Alberto Cosme de Amaral, Vescovo di Leiría-Fatima; il Rettore del Santuario di Kevelaer, P. Richard Schulte; il Rev. Dott. Jesús Polo Carrasco, membro dell'Accademia Mariologica Internazionale, e il Rev. Dott. José Luis Saura, Rettore del Santuario di Torreciudad. Nel suo intervento, quest'ultimo ha ricordato il desiderio di Mons. Escrivá de Balaguer, ispiratore di quel santuario: che i pellegrini si avvicinino con fiducia al Sacramento della Penitenza nei santuari mariani, riconoscendo in Maria il Rifugio dei peccatori e la Mediatrice della grazia.

Nella terza e conclusiva giornata, Mons. Stanislaw Nowak, Vescovo di Czestochowa, e il Rev.mo P. Cassià M. Just, O.S.B., Abate del Monastero di Montserrat, hanno svolto il tema "Maria nelle radici cristiane dei popoli europei".

In collegamento con queste Giornate, presso la chiesa di Santa María de Montalegre, a Barcellona, sono state celebrate diverse funzioni mariane, con il concorso di numerosi fedeli. Il primo giorno, il Vescovo di Jaca ha presieduto il canto della Salve e del Rosario rocieros (una forma di devozione popolare tipica dell'Andalusia, per onorare la popolare Virgen del Rocío). Nella seconda giornata, sotto la presidenza del Vescovo di Leiría-Fatima, la recita del Rosario si è conclusa con il rinnovo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, secondo la formula composta da Giovanni Paolo II in occasione del suo viaggio a Fatima nel 1982. Speciali preghiere per l'unità dei cristiani sono state infine elevate nella giornata conclusiva, presieduta da Mons. Stanislaw Nowak.

Diffondere la preghiera del Rosario

Tra le molteplici attività apostoliche dei membri della Prelatura, che in tutto il mondo hanno acquisito quest'anno un carattere eminentemente mariano, si possono ricordare l'apostolato della Confessione, la semina di dottrina condotta nei più diversi ambienti, l'incremento della vita di pietà...

Il desiderio di accogliere le direttive del Papa in occasione dell'Anno Mariano, ha spinto il Comitato di Direzione del Club Niangara, Centro per la promozione di attività formative e di doposcuola per liceali di Kinshasa, a organizzare un ciclo di conferenze sull'Enciclica Redemptoris Mater e a promuovere la pubblicazione di una collana di opuscoli per divulgare la conoscenza del Magistero del Romano Pontefice, raccogliendo così una raccomandazione del Prelato dell'Opus Dei: "Dobbiamo anche compiere un apostolato capillare per diffondere la preghiera del Santo Rosario nelle famiglie cristiane (...). Il Rosario continua a essere arma potente per vincere tutte le battaglie dello spirito". Uno dei primi titoli pubblicati è stato Réciter le Rosaire avec le Pape. Come i precedenti, esso è stato diffuso in diverse migliaia di copie in più di dieci province dello Zaire.

Ibid., n. 26.

Da Asunción, in Paraguay, giunge notizia delle molte visite a ospedali, ricoveri per anziani e per persone bisognose compiute in questi mesi. Oltre a offrire agli indigenti il calore della fraternità cristiana, le visite si proponevano l'obiettivo complementare di diffondere la recita del Santo Rosario. Così, ad esempio, in un solo rione periferico della capitale paraguaiana sono stati offerti per le intenzioni del Romano Pontefice 5712 Rosari, tanti quante sono le miglia che separano Asunción da Roma.

Studi sulla Madonna di Guadalupe

Nel corso del mese di dicembre ricorre la festa liturgica della Madonna di Guadalupe, Patrona dell'America latina. La Residencia Universitaria Panamericana (RUP) di Città del Messico ha ospitato un ciclo di conferenze ad essa dedicato: un tema intimamente legato all'evangelizzazione del Paese. Un folto pubblico ha riempito l'auditorium della Residenza in occasione di tutte le sessioni.

Il Dott. Guillermo Ortiz de Montellanos, storiografo di prestigio, ha parlato della maternità universale della Madonna di Guadalupe, citando a prova della sua intercessione diversi avvenimenti relativi soprattutto alla storia messicana.

Il Rev. Lauro López Bertrán, Presidente del Centro de Estudios Guadalupanos e autore degli studi più completi sulla Madonna di Guadalupe, ha parlato dei documenti che ci hanno trasmesso la relazione delle apparizioni della Madonna all'indio Juan Diego, dal 9 al 12 dicembre del 1531. Il relatore ha posto in rilievo i lineamenti principali della personalità del veggente: la semplicità, l'obbedienza, l'amore ai sacramenti...

Il Rev. Dott. Roberto Robles ha esposto le conclusioni di uno studio compiuto sulla base delle "Relazioni del 1556", dichiarazioni rese di fronte a un notaio da vari testimoni venticinque anni dopo la data in cui si verificarono le apparizioni.

Il Dott. Juan Antonio Herrera ha illustrato i contenuti del messaggio trasmesso dalla Madonna a Guadalupe. Il relatore si è soffermato in particolare sull'attenzione e sull'amore con cui la Vergine ascolta le preghiere dei suoi figli: è quanto emerge dal Nican Mopohua, il documento storico più antico sulle apparizioni, scritto in lingua nahuatl tra il 1540 e il 1545. In quella narrazione si possono leggere le seguenti parole, indirizzate dalla Madonna a Juan Diego per consolarlo del dolore provato a motivo della grave malattia di cui soffriva suo zio: Non ci son qui io, che sono tua Madre? Non sei forse sotto la mia ombra e la mia protezione? Non son forse io la fonte della tua letizia? Non ti porto nell'incavo della mia mano e non ti sostengo sul mio grembo? Di che altro hai bisogno?

La Madonna in visita alle famiglie

Anche i soci e i Cooperatori della Società Sacerdotale della Santa Croce si sono adoperati per celebrare l'Anno Mariano secondo la mente del Romano Pontefice. Ciascuno di loro ha dato fondo alla propria inventiva per promuovere le iniziative che considerava più idonee al fine di ravvivare nei fedeli l'amore e la devozione alla Madonna.

Don Gino, della diocesi di Verona, ha annunciato ai parrocchiani del paese di Povegliano Veronese che la Madonna li avrebbe visitati a casa loro. Effettivamente, un'immagine della Madonna molto conosciuta nel luogo ha cominciato a percorrere, casa per casa, le famiglie disposte a riceverla. Superata l'iniziale perplessità da parte di alcuni, molte famiglie si sono entusiasmate, trasmettendo poi la propria allegria anche a quanti all'inizio si erano mostrati indifferenti o critici nei confronti dell'iniziativa. Alla fine, praticamente tutto il paese aveva accolto in casa l'immagine della Madonna.

Sono trascorsi alcuni mesi e sono ormai numerose le testimonianze verbali e scritte del risorgere della devozione mariana in questo lembo del Veneto. Viene messo in risalto il ripristino della pratica della preghiera in famiglia, a volte dopo anni d'abbandono; oppure vengono raccontati piccoli episodi da cui traspare il rifiorire della vita cristiana in molte case: c'è stato chi ha chiesto un giorno di permesso dal lavoro in città per accogliere personalmente la Madonna in casa propria; famiglie prima in conflitto si sono riconciliate...

Si è potuto anche apprezzare un incremento nel ricorso al Sacramento della Penitenza. Il parroco, dal canto suo, al fine di agevolare chi desiderava meglio disporsi alla visita della Madonna, ha ampliato il tempo di permanenza nel confessionale.

Pellegrinaggi alla Madonna in Giappone

Il pellegrinaggio mariano della Scuola Seido, di Nagasaki, è ormai divenuto tradizione annuale. Insieme alle molte visite a santuari rese da alunne e insegnanti in piccoli gruppi, l'iniziativa, che corona il mese di maggio, è una dimostrazione di come è attecchito in questa città nipponica il desiderio sincero di onorare la Santissima Vergine.

Nell'Anno Mariano, a Nagasaki, che con un 4% di cattolici può vantare la più alta percentuale del Paese, si è tenuto un pellegrinaggio particolarmente numeroso, svoltosi il 29 maggio. Meta era la chiesa di Hongôcho. Hanno partecipato madri e alunne, cristiane e non, la maggior parte delle quali ha assistito al termine della visita alla Messa celebrata dal Cardinale Satowaki.

Itinerari mariani

In diversi Stati della Repubblica Messicana si sono costituiti gruppi di studenti, liceali e universitari, che si sono proposti di visitare santuari della Madonna, al fine di venerarla in modo particolare nel corso dell'Anno Mariano proclamato in suo onore dal Romano Pontefice.

Da Città del Messico, Guadalajara e San Luis Potosí, sono state allestite spedizioni allo scopo di lucrare l'indulgenza plenaria mediante la recita del Rosario nei santuari indicati per ciascuna diocesi dalla Gerarchia. I giovani hanno onorato la Vergine anche con canti e fiori offerti dinanzi alle tante immagini popolari, in segno di gratitudine per i benefici ricevuti e per impetrare nuove grazie.

In tal modo, molti si sono accostati alla misericordia divina nel Sacramento della Riconciliazione, come suggeriva Mons. Alvaro del Portillo: "Le frequenti visite a chiese o santuari mariani, in compagnia di parenti o amici, fatte con carattere penitenziale, saranno un mezzo stupendo per avvicinare molte persone al Sacramento della Penitenza"

Ibid., n. 27.

Il momento più significativo di questi itinerari —nel corso dei quali molti dei partecipanti coglievano l'occasione per leggere e meditare l'Enciclica Redemptoris Mater— era costituito dalla visita alla Basilica di Nuestra Señora de Guadalupe: il santuario mariano di Città del Messico è infatti considerato il centro della fede cattolica del Paese.

In onore dell'Immacolata Concezione

La celebrazione di novene in preparazione della solennità dell'Immacolata Concezione della Madonna è consuetudine diffusa in molte regioni del mondo. I fedeli della Prelatura, sacerdoti e laici, e quanti ricevono formazione spirituale attraverso l'Opus Dei, sono soliti prendere parte, insieme a moltissimi altri cattolici, alle funzioni celebrate in onore della Madre di Dio.

In occasione dell'Anno Mariano, a Nairobi è stata per la prima volta officiata una novena solenne per l'Immacolata. Le funzioni hanno avuto luogo nella Basilica della Sacra Famiglia. Per nove giorni, tremila persone circa hanno gremito lo spazioso tempio, per partecipare alla Santa Messa. Le omelie quotidiane erano volte a presentare la Madonna come modello di santificazione nella vita ordinaria. Ogni giorno lunghe file di penitenti aspettavano il proprio turno per accostarsi al Sacramento della Riconciliazione nei pressi dei diversi confessionali disponibili.

L'8 dicembre, ricorrenza della solennità dell'Immacolata, la Messa è stata officiata da Sua Eminenza il Cardinale Maurice Otunga, Arcivescovo di Nairobi, il quale nell'omelia ha voluto esprimere gioia nel constatare l'ampia partecipazione di fedeli desiderosi di onorare la Santissima Vergine.

Offerta mariana degli universitari spagnoli

Il 1º maggio oltre ottomila studenti universitari spagnoli sono convenuti nel Santuario di Torreciudad, al fine di onorare in modo speciale la Santissima Vergine in occasione dell'Anno Mariano. La Messa, che per il grande afflusso di fedeli è stata celebrata nel piazzale antistante il tempio, ha costituito il momento centrale della giornata. Gli studenti hanno offerto alla Madonna le insegne accademiche delle varie Università e Residenze universitarie, dodicimila mazzi di fiori e le canzoni interpretate dalle tipiche tunas, dai cori e anche da una banda musicale.

Nel corso della Santa Messa, officiata dal Rettore del Santuario, il Rev. Dott. Jesús Urteaga ha letto l'offerta degli universitari spagnoli a Nuestra Señora de los Angeles di Torreciudad. A nome degli assistenti ha detto tra l'altro: "Ci impegnamo per la solidarietà di tutti i popoli contro le ingiustizie umane causa di fame, disoccupazione e miseria. Ci impegnamo per la ricristianizzazione dell'ordine temporale, della famiglia, della cultura, dell'economia, delle arti e delle professioni, delle istituzioni politiche, della vita pubblica delle nazioni e delle relazioni internazionali". Don Urteaga ha quindi dato appuntamento agli studenti convenuti per la IV Giornata Mondiale della Gioventù, che il Santo Padre presiederà a Santiago de Compostela, nell'agosto del 1989. Ha quindi chiesto alla Madonna di concedere agli universitari "fortezza per fronteggiare le difficoltà, coraggio per andare controcorrente, amore per la libertà, giustizia per scuotere chi fa il proprio comodo e laboriosità per superare stanchezza e affanni".

Oltre cinquanta sacerdoti sono stati disponibili nella Cripta dei Confessionali del Santuario per tutta la giornata, poi conclusa con l'Esposizione e la Benedizione Solenne con il Santissimo, e con la recita del Santo Rosario.

Romana, n. 6, Gennaio-Giugno 1988, p. 133-138.

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