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Il Kianda College, a Nairobi

Il Fondatore dell'Opus Dei scrisse: "Essere cattolico è amare la Patria senza lasciarsi superare da nessuno in questo amore. E, allo stesso tempo, è fare proprie le nobili aspirazioni d'ogni paese. Quante glorie della Francia sono glorie mie! Egualmente molti motivi d'orgoglio dei tedeschi, degli italiani, degli inglesi..., degli americani degli asiatici e degli africani, sono, anch'essi, mio vanto.

—Cattolico! Cuore grande, spirito aperto"

Mons. J. Escrivá, Cammino, n. 525; 22ª ed., Ares, Milano 1987.

Frutto dell'amore universale di Mons. Escrivá è il Kianda College, iniziativa apostolica della Prelatura, che ha visto passare finora per le sue aule oltre settemila allieve, di una trentina di nazionalità e di diciassette diversi Paesi africani.

Breve storia del Kianda College

Avviato nel mese di gennaio del 1961, il Kianda College è un progetto della Kianda Foundation, ente che si propone di migliorare l'istruzione professionale, sociale e culturale della donna in Kenya. Negli anni in cui partì, l'iniziativa appariva audace: erano poche le ragazze africane che potevano frequentare una scuola e, di queste, pochissime quelle che completavano gli studi secondari. Di fatto, tra le prime diciassette allieve il Kianda poté annoverare solo un'africana.

Nel 1963, con l'indipendenza del Paese, il panorama subì un sostanziale cambiamento. Aumentò il numero delle ragazze africane che accedevano alla scuola secondaria e inoltre si fece sentire in modo acuto la necessità di disporre di personale per sostituire le tante donne di nazionalità inglese che, dopo aver ricoperto per anni ruoli impiegatizi negli uffici di Nairobi, rientrarono nel loro Paese. Così, nel 1965 il Kianda accolse più di un centinaio di alunne africane e le segretarie che vi si diplomarono trovarono immediata occupazione. Anzi, aziende commerciali ed enti governativi, al fine di poter contare su personale di segreteria ben preparato, iniziarono una collaborazione —poi proseguita per tutto il decennio successivo— con la Scuola, consistente nella concessione di borse di studio. In tal modo, molte ragazze provenienti da ambienti rurali, che non avrebbero potuto permettersi di pagarsi gli studi, sono state in grado di assicurarsi un buon futuro professionale.

L'iniziativa cominciò ad avere un impatto rilevante sulla società del Kenya, contribuendo ad accrescere nel Paese la stima e la considerazione nei confronti della donna e a migliorarne il livello economico, e consentendole di inserirsi in organismi pubblici, in aziende commerciali e industriali nazionali e internazionali. Dopo un anno di studio nel Kianda, le ragazze potevano disporre già al primo impiego di un salario congruo; ciò permetteva loro di aiutare le proprie famiglie; spesso questo denaro poteva servire per costruire una casa di pietra al posto del vecchio capanno o serbatoi per l'acqua; oppure per pagare gli studi dei fratelli minori, i quali a loro volta avrebbero portato il loro contributo. Le condizioni di molte famiglie delle campagne, che sino a quel momento vivevano dei prodotti dell'orto e con il poco denaro che ricavavano dalla vendita dei prodotti agricoli, ne ricevettero grande beneficio.

Le richieste di ammissione al Kianda da parte di ragazze provenienti da tutto il Kenya e da molti altri Paesi dell'Africa conobbero un continuo aumento, rendendo necessaria la disponibilità di un alloggio a Nairobi per le studentesse fuori sede. A tale scopo venne costruita una Residenza annessa al College, con una capacità di novanta posti; la inaugurò Mama Ngina Kenyatta, consorte del Presidente della Repubblica, il 28 ottobre 1966. In questi anni cominciarono a giungere alla Scuola ragazze provenienti anche dall'estero e di estrazione sociale assai varia; per esempio la figlia del Presidente del Kenya si ritrovò in classe con una figlia del giardiniere del College.

Dentro e fuori il Kianda

Il Kianda College offre corsi di dattilografia, stenografia, inglese commerciale, office management, ragioneria, lingue e altri. Le allieve si presentano agli esami dell'Istituto Pitman di Londra per conseguire i Diplomi Internazionali. Inoltre, dal 1969, il Kianda può conferire propri Diplomi e Certificati, riconosciuti ufficialmente con un Parliament Act del Governo del Kenya ("Kenya Gazette", Notice 161).

Insieme con le materie di interesse commerciale e come parte integrante degli studi, le allieve assistono a lezioni di etica professionale e di morale cristiana. Hanno a disposizione, inoltre, un sistema di tutoring che le orienta personalmente negli studi e le aiuta a formarsi un criterio cristiano nei vari campi. Infine, possono beneficiare dell'assistenza spirituale e delle attività curate dalla Cappellania.

Parte della formazione integrale consiste nel suscitare nelle ragazze la solidarietà verso i più bisognosi. A tal fine vengono promosse visite a famiglie dei quartieri periferici di Nairobi (Kangemi, Kibagare...), orientate all'assistenza di anziani e malati; le ragazze preparano da mangiare, fanno il bucato; curano i bambini, portando loro indumenti e qualche leccornia e impartendo istruzione catechistica nei diversi dialetti tribali.

Nel 1969, le allieve del Kianda College prepararono un programma televisivo per la rete nazionale VoK, incentrato sul senso cristiano del Natale. La trasmissione riscosse un tale successo da essere ripetuta gli anni successivi: il Kianda Christmas Programme è ormai divenuto una tradizione. E' un'occasione per comunicare, con accenti ogni volta diversi, il messaggio cristiano.

Terminati gli studi, molte ex-allieve hanno mantenuto stretti contatti con il College: si recano regolarmente alle attività di carattere professionale o di formazione cristiana organizzate per loro, cercandovi orientamento per la propria vita. Una parte consistente del collegio docente è costituita da ex-allieve del Kianda che hanno proseguito gli studi fino a conseguire l'abilitazione all'insegnamento.

L'Associazione delle ex-alunne del Kianda (AKOS) si occupa di mantenere i contatti con le ragazze che vi hanno studiato. A tal fine organizza conferenze e seminari su temi di interesse professionale o di attualità. Con queste e altre iniziative concorre alla costituzione di un fondo che assegna borse di studio al 10% circa delle allieve. Altre borse di studio sono state concesse da organismi internazionali. In occasione del 25º anniversario del Kianda, un gran numero di ex-allieve sono convenute dal Kenya, dal Botswana e dalla Tanzania; al ritorno portavano con sé l'aspirazione che scuole come il Kianda College potessero un giorno vedere la luce anche nei loro Paesi.

L'attuale Presidente del Kenya, Daniel arap Moi, in occasione della visita resa al Kianda nel 1981, dichiarò: "Qui si formano le coscienze. Quando la coscienza si assopisce, la persona diventa incapace di preoccuparsi dei bisogni altrui. E' per me motivo di soddisfazione e d'incoraggiamento sapere che in scuole come questa si impartisce formazione morale. E' una dimostrazione di maturità".

Con la crescita e il progresso del Kenya, alcune ex-allieve del Kianda sono giunte ad assumere posizioni di grande responsabilità, divenendo imprenditrici, dirigenti, capisezione, responsabili del personale... Diverse, in particolare, hanno avviato imprese commerciali proprie o scuole di segretariato.

Nuove prospettive

L'apertura, nel mese di gennaio del 1977, della Kianda High School segna l'inizio di un nuovo capitolo. Si tratta di una scuola secondaria, frequentata da ragazze dai dodici ai diciotto anni, sorta in seguito alle richieste di ex-alunne del Kianda College, ormai sposate e con figli. Grate della formazione ricevuta, esse desideravano che anche le loro figlie potessero essere educate nello stesso ambiente.

All'inizio del 1989 aprirà i battenti una scuola elementare, per bambine dai sei anni d'età, che completerà il ciclo di studi della Kianda School. Secondo le previsioni, quest'ultima entro il 1991 occuperà tutto il terreno edificabile dell'attuale sede del Kianda e giungerà ad avere un migliaio di alunne.

Il Kianda College, dal canto suo, verrà trasferito a una nuova sede al centro di Nairobi, in edifici più capaci, costruiti su terreni concessi dal Governo. Il piano di studi sarà ampliato a comprendere corsi innovativi quali l'informatica e il segretariato bilingue. In questo modo, il Kianda continuerà a formare professioniste capaci di operare nelle mutate condizioni del Kenya di oggi, sempre più caratterizzato dalla crescita tecnologica e dall'incremento delle relazioni internazionali, per impregnarle dei valori cristiani.

Romana, n. 6, Gennaio-Giugno 1988, p. 154-157.

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