envelope-oenvelopebookscartsearchmenu

28 settembre - Messa solenne di ringraziamento

Domenica 28 settembre si è celebrata la Messa di ringraziamento per la beatificazione di Álvaro del Portillo, nelle stesse strade di Valdebebas (Madrid) dove il giorno prima si erano riunite più di 200.000 persone per partecipare alla beatificazione. Molte di esse erano tornate a casa il giorno stesso per motivi economici, ma nonostante ciò erano presenti varie decine di migliaia di persone.

A mezzogiorno, in contemporanea con l’inizio della celebrazione, durante l’Angelus, Papa Francesco da Roma ha ricordato la beatificazione che aveva avuto luogo il giorno precedente a Madrid e ha chiesto che “l’esemplare testimonianza cristiana e sacerdotale del vescovo Álvaro del Portillo susciti in molte persone il desiderio di unirsi sempre di più a Cristo e al Vangelo”.

Preghiera per le famiglie di tutto il mondo, uniti a Papa Francesco

Di fronte a un’assemblea costituita da famiglie di diversi Paesi, il prelato dell’Opus Dei ha dedicato loro buona parte dell’omelia, ricordando la richiesta di Papa Francesco di dedicare quella domenica alla preghiera per la celebrazione della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata alla famiglia: “Nella giornata odierna, che il Santo Padre Francesco dedica alla preghiera per la famiglia, ci uniamo alle suppliche di tutta la Chiesa per quella comunione d’amore, quella scuola del Vangelo che è la famiglia”, ha detto Mons. Echevarría rivolgendosi alle famiglie.

“Il Signore vi ama, il Signore è presente nel vostro matrimonio, che è un’immagine dell’amore di Cristo per la sua Chiesa. So che voi, molti di voi, vi dedicate generosamente a sostenere altri coniugi nel cammino della fedeltà, che aiutate molti altri focolari ad andare avanti in un contesto sociale spesso difficile o addirittura ostile. Coraggio! Il vostro impegno nella testimonianza e nell’evangelizzazione è necessario per tutto il mondo”, ha proseguito Mons. Echevarría.

Ha voluto, inoltre, esprimere loro gratitudine: “Ringraziamo adesso anche tutti i padri e le madri di famiglia qui riuniti, e tutti coloro che si occupano dei bambini, degli anziani, dei malati”.

Fecondità della vita di Álvaro del Portillo

Il prelato ha esordito riferendosi alla cerimonia della beatificazione celebrata il giorno prima: “La folla di questi giorni, i milioni di persone in tutto il mondo, e tante altre che ci aspettano già in Cielo, testimoniano all’unisono la fecondità della vita di don Álvaro”. Ha chiarito che “non era propriamente una folla ma la riunione di una famiglia unita dall’amore di Dio e dall’amore mutuo. Questo stesso amore oggi diventa ancora più forte nell’Eucaristia, in questa Messa di ringraziamento per la beatificazione del carissimo don Álvaro, vescovo, prelato dell’Opus Dei”.

Álvaro del Portillo faceva percepire la misericordia divina con la sua solidarietà per i più poveri e abbandonati

Durante la Messa di ringraziamento, Mons. Echevarría ha spiegato che “guardando alla vita santa di don Álvaro, scopriamo la mano di Dio, la grazia dello Spirito Santo, il dono di un amore che ci trasforma”. Il prelato ha incoraggiato a far sì che “gli altri scoprano nella mia vita la bontà di Dio, come avvenne nel cammino quotidiano di don Álvaro: in questa Madrid tanto amata faceva percepire la misericordia divina con la sua solidarietà con i più poveri e abbandonati”.

In continuità con questo spirito di solidarietà, le collette delle Messe del 27 e 28 settembre — promosse dalla ONG Harambee — sono state destinate a quattro progetti sociali iniziati dal nuovo beato: la costruzione di un padiglione materno-infantile per il Niger Foundation Hospital and Diagnostic Center, in Nigeria, che dà assistenza medica con 12.000 visite all’anno; un programma per debellare la denutrizione infantile a Bingerville (Costa d’Avorio), indirizzato a 5.000 beneficiari diretti; quattro ambulatori nell’area periferica di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), che daranno assistenza sanitaria a 10.000 bambini all’anno; borse di studio per la formazione di sacerdoti africani a Roma.

Al termine della cerimonia, i 3.500 giovani volontari hanno collaborato alla raccolta del materiale utilizzato per la cerimonia e alla pulizia delle strade occupate durante la celebrazione della Messa.

Romana, n. 59, Luglio-Dicembre 2014, p. 216-218.

Invia ad un amico