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Viaggi pastorali

In questo semestre Mons. Javier Echevarría Rodríguez ha avuto occasione di visitare il continente asiatico, e più esattamente: Sri Lanka, India, Singapore, Taiwan e Corea.

Sri Lanka,

dal 15 al 18 gennaio

Il viaggio del prelato in Sri Lanka costituiva la sua prima visita da quando è cominciata in quel Paese l’attività apostolica stabile dell’Opus Dei (2011). Mercoledì 15 il Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha dato il benvenuto a Mons. Echevarría all’aeroporto della capitale. Nei giorni successivi il prelato ha avuto l’opportunità di incontrare, a varie riprese, i fedeli della Prelatura e altre persone interessate a conoscere meglio il messaggio dell’Opus Dei. In queste riunioni, oltre a raccomandare una profonda vita di orazione e devozione al sacramento della Penitenza, il prelato ha invitato i presenti a pregare di più per il Papa, i sacerdoti, le autorità e i cittadini del Paese.

Giovedì 16, Mons. Echevarría ha accolto l’invito del Cardinale Ranjith a visitare la sede arcivescovile e i lavori in corso relativi al progetto Benedict XVI Theological Institute, a Bolawalana, Negombo. Accompagnato dal Cardinale, ha compiuto una breve visita alla cattedrale di Colombo. Quello stesso giorno ha avuto anche una riunione con alcuni sacerdoti diocesani.

Prima di concludere la visita pastorale, il prelato ha fatto una romeria alla Basilica of Our Lady of Lanka, a Tewatte, Ragama. Lì, accompagnato da alcuni fedeli della Prelatura, ha lasciato nelle mani della Madonna la sua gratitudine per il viaggio e le sue preghiere per lo Sri Lanka.

India,

dal 18 al 21 gennaio

Mons. Javier Echevarría è arrivato a Nuova Delhi sabato 18 gennaio. In questo Paese l’Opus Dei ha iniziato l’attività apostolica nel 1993 per impulso di Mons. Álvaro del Portillo.

Domenica 19 il prelato ha visitato e benedetto i lavori per un futuro centro di conferenze nei dintorni di Nuova Delhi. Successivamente ha ricevuto la visita e il benvenuto in India di molte famiglie e di giovani universitari.

Durante il viaggio pastorale Mons. Echevarría ha visitato la cattedrale di Delhi per pregare lì per l’India e per le necessità della Chiesa. Ha avuto anche la possibilità di pregare davanti alla statua di san Josemaría Escrivá, che si venera in una delle cappelle dello stesso tempio. Nella cattedrale ha potuto salutare il parroco, Fr. Maria Susai, e il vicario generale dell’arcidiocesi, Fr. Susai Sebastian.

Inoltre ha avuto un incontro col nunzio apostolico in India, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio. Il viaggio pastorale si è concluso martedì 21 gennaio.

Dal 14 al 22 maggio

a Singapore,

Taiwan e Corea

Dal 14 al 22 maggio Mons. Javier Echevarría ha compiuto un viaggio pastorale a Singapore, Taiwan e Corea. In questi Paesi l’attività apostolica dell’Opus Dei è iniziata in maniera stabile,

rispettivamente, nel 1982, 1985 e 2009. A Singapore, prima tappa del viaggio, il prelato ha avuto un incontro con più di mille persone — fedeli della Prelatura e amici — nel Raffies City Convention Center. Ha ricordato ai presenti che «la vita cristiana è una mescolanza di profonda gioia e di momenti di dolore, che Dio aiuta a superare con la sua grazia». Sulla stessa linea, ha ricordato che nel cuore del messaggio dell’Opus Dei c’è la santificazione delle realtà ordinarie, sicché ogni giorno dobbiamo vivere l’avventura di adempiere la Volontà di Dio in tutto.

Mons. Echevarría — che aveva già visitato il Paese nel 2008 — ha avuto modo di salutare l’arcivescovo di Singapore, Mons. William Goh, il nunzio apostolico, Mons. Leopoldo Girelli, e il vescovo di Melaka-Johor, Mons. Paul Tan.

Il prelato è stato a Taiwan dal 18 al 20 maggio. Secondo le statistiche ufficiali, dei 23 milioni di abitanti dell’isola, solo 300.000 professano la fede cattolica. In quei giorni Mons. Echevarría ha reso visita all’arcivescovo della diocesi, Mons. John Hung Shan-chuan. Ha avuto anche l’opportunità di recitare il rosario nella chiesa di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, dove — dal 2007 — si venera anche un’immagine di san Josemaría.

Circa 200 persone sono intervenute all’incontro con il prelato nella capitale taiwanese. I presenti — in maggioranza cattolici — hanno fatto alcune domande, con un particolare riferimento al loro desiderio di servire meglio la Chiesa a Taiwan. «Chiedete a Dio — ha detto il prelato — di aumentarci la fede: per non scoraggiarci, per riempirci di fiducia, per lottare, per amare e servire tutti coloro che incontriamo nella nostra vita ordinaria, senza distinzioni. Anche se non sono cattolici, nostri parenti, colleghi di lavoro o vicini di casa, siamo tutti figli, creature dello stesso Creatore e Padre, che per primo ci ha amati alla follia».

Il viaggio pastorale si è concluso in Corea nei giorni 21 e 22 maggio. In questo Paese l’attività apostolica dell’Opus Dei è iniziata quattro anni fa. Mons. Echevarría ha avuto modo di far visita al vescovo di Daejon, Mons. Lazzaro Heung-sik You, e al nunzio apostolico, Mons. Osvaldo Padilla. In seguito, si è diretto nella cattedrale della città, dove ha pregato per il Paese e per i suoi abitanti.

Nella capitale, Seul, il prelato ha partecipato a un incontro con i fedeli dell’Opus Dei e i loro amici. Alle domande dei partecipanti Mons. Echevarría ha ricordato loro di dimenticare le parole “impossibile” e “delusione” perché, pur nel caso di oggettive difficoltà, «se si ha fede, tutto è possibile». Alla fine ha ricevuto alcune famiglie e un gruppo di sacerdoti. Ha potuto verificare con quale gioia tutti aspettano la visita ormai prossima di Papa Francesco, che sarà in Corea dal 14 al 18 agosto.

Romana, n. 58, Gennaio-Giugno 2014, p. 40-42.

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