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Annuncio della Beatificazione

Dopo il miracolo approvato da Papa Francesco e reso noto attraverso il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi del 5-VII-2013, la Santa Sede ha comunicato con data 21-I-2014 che il Santo Padre — accogliendo la richiesta presentatagli dal prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría — ha stabilito che Monsignor Álvaro del Portillo sia beatificato a Madrid, sua città natale, sabato 27 settembre 2014.

Incontro internazionale a Madrid

La cerimonia di beatificazione sarà presieduta dal prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Cardinal Angelo Amato, e avrà luogo a Madrid. È prevista la partecipazione di persone provenienti da tutto il mondo. Il giorno successivo, Mons. Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, celebrerà una Messa di ringraziamento.

“In questo momento di profonda gioia — ha affermato Mons. Javier Echevarría — desidero ringraziare Papa Francesco per la beatificazione di questo vescovo che tanto ha amato la Chiesa. Fin da subito, affidiamo all’intercessione del futuro beato le intenzioni del Santo Padre: il rinnovamento apostolico e il servizio a Dio da parte di tutti i cristiani, il sostegno e l’aiuto a coloro che si trovano in necessità, il prossimo Sinodo sulla famiglia, la santità dei sacerdoti e le tante richieste che dirige al Popolo di Dio”.

Don Álvaro e Madrid

La biografia di Mons. del Portillo — che molta gente chiama con affetto “don Álvaro” — è strettamente legata alle città di Roma (dove visse la maggior parte della sua vita) e Madrid, dove nacque l’11 marzo del 1914 e dove trascorse l’infanzia e la gioventù insieme ai suoi genitori e ai suoi sette fratelli. Nella capitale spagnola, nel 1935, conobbe san Josemaría Escrivá e pochi mesi dopo decise di far parte dell’Opus Dei.

Durante gli studi di ingegneria, quando aveva 19 anni, il giovane Álvaro del Portillo, oltre a seguire i corsi universitari, collaborò nelle attività delle conferenze di san Vincenzo de’ Paoli, impartendo catechesi e assistendo i bambini poveri nel quartiere di Vallecas e in altre zone di Madrid prima della guerra civile, distribuendo alimenti alle famiglie indigenti. Sotto l’impulso di san Josemaría, continuò queste attività insieme ad altri giovani che partecipavano all’incipiente lavoro dell’Opera che si sviluppava intorno all’Accademia DYA.

Il 25 giugno del 1944, terminati con successo gli studi civili ed ecclesiastici, ricevette l’ordinazione sacerdotale a Madrid dalle mani del vescovo della diocesi, Mons. Eijo y Garay. Da allora esercitò il ministero sacerdotale a Madrid, fino al suo trasferimento a Roma, nel 1946.

Lo scenario della beatificazione

Come già era noto, nel decreto pontificio di Benedetto XVI riguardante i riti di beatificazione e canonizzazione — diffuso dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 29-IX-2005 — fu stabilito che le beatificazioni fossero celebrate da un rappresentante del Santo Padre, in generale dal prefetto della menzionata Congregazione, nella località che si considerasse più idonea. Lo stesso decreto stabilì che unicamente le canonizzazioni fossero presiedute dal Pontefice.

Per questo motivo, resa nota la notizia della futura beatificazione, si studiarono le diverse possibilità, preferibilmente nei luoghi del centro di Roma, esclusa Piazza San Pietro, che viene riservata al Santo Padre. Con l’aumento del numero di partecipanti previsto, però, ci si rese conto come tale progetto sarebbe risultato difficilmente praticabile nel centro della città. La Congregazione delle Cause dei Santi valutò conveniente una seconda ipotesi proposta in seguito: organizzare la cerimonia a Madrid, città natale del futuro beato, del quale si sarebbe compiuto nel 2014 il centenario della nascita. Questa soluzione, inoltre, avrebbe reso più agevole la partecipazione di molte persone del Paese di origine di don Álvaro, le quali desiderano partecipare alla cerimonia e che — visto l’attuale contesto di crisi economica — avrebbero avuto serie difficoltà per poter viaggiare.

Attualmente, si sta preparando un programma di accoglienza dei partecipanti provenienti da tutti i Paesi, che includerà la visita alla cattedrale dell’Almudena (Madrid) e ai luoghi legati alla storia del futuro beato e alla nascita dell’Opus Dei, fondata da san Josemaría Escrivá — a Madrid — il 2 ottobre del 1928.

Romana, n. 58, Gennaio-Giugno 2014, p. 86-87.

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