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Un documentario su Mons. Álvaro del Portillo: “Saxum”

È stato prodotto un documentario biografico di 30 minuti sul primo successore di San Josemaría alla guida dell’Opus Dei. Porta il titolo: “Saxum - Ricordi di Monsignor Álvaro del Portillo”.

Saxum in latino significa “roccia”, e con questa parola San Josemaría si riferiva spesso ad Álvaro del Portillo: era una maniera per far capire che si appoggiava su di lui per portare avanti l’Opus Dei.

Il documentario, diretto da Antonio Tormo e prodotto dalla Fondazione Beta Films, evidenzia come Álvaro del Portillo abbia messo le sue virtù e i suoi talenti al servizio della propria missione sulla terra: cercare la santità, prima come ingegnere, poi come sacerdote e più tardi come Prelato e Vescovo.

Il documentario mostra la sua preoccupazione per le persone più bisognose e la sua disposizione a servire la Chiesa. Da giovane Álvaro del Portillo collaborò ad alcune attività assistenziali e poi, negli anni in cui fu alla testa dell’Opus Dei, promosse numerose iniziative educative e sociali in tutto il mondo. Durante il Concilio Vaticano II l’allora giovane sacerdote collaborò, col suo lavoro generoso, allo svolgimento delle sessioni conciliari e fu sempre disponibile a esaudire le richieste del successore di Pietro. Questi sono alcuni dei motivi per cui il Beato Giovanni Paolo II, come si può vedere nel documentario, volle andare a pregare davanti ai resti mortali di Monsignor del Portillo soltanto poche ore dopo la sua morte.

In questo video sono inserite le testimonianze del Card. Julián Herranz (collaboratore di Mons. del Portillo durante il Concilio), del Card. Stanislaw Dziwisz (segretario del Beato Giovanni Paolo II), di Mons. Javier Echevarría (attuale Prelato dell’Opus Dei e il collaboratore più stretto di don Álvaro), di Isabel Sánchez (segretaria centrale dell’Opus Dei), di Teresa del Portillo (sorella di don Álvaro), di Joaquín Navarro-Valls (direttore dell’ufficio stampa della Santa Sede dal 1984 al 2006), di Vittorio Messori (scrittore), di Elisabeth Waldstein (organista), di Colette Kenmogne (casalinga) e di altre persone che, nelle più diverse circostanze, hanno avuto l’occasione di conoscerlo.

Romana, n. 57, Luglio-Dicembre 2013, p. 296-297.

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