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Iniziative sull’opinione pubblica per la nuova evangelizzazione

Dal 19 al 25 novembre, nel “Centro Convegni Castelromano”, si è svolto un incontro internazionale su “Iniziative sull’opinione pubblica per la nuova evangelizzazione”. Hanno partecipato circa 60 persone provenienti da diversi Paesi nei quali la Prelatura dell’Opus Dei svolge in modo stabile l’attività apostolica.

Nella sessione introduttiva, Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ha ricordato che l’Anno della fede e la nuova evangelizzazione sono “un’occasione stupenda per noi cristiani di capire sino in fondo la nostra condizione di lievito della società, appoggiandoci ai mezzi soprannaturali, ma continuando a lavorare in una lotta d’amore per dare un’anima più cristiana e più umana al mondo contemporaneo, anche se i mezzi e i talenti sembrano insufficienti”.

Il Prelato ha invitato a organizzare “una mobilitazione a favore della cultura” e ha esortato i presenti a studiare in che modo si può privilegiare il protagonismo dei giovani e degli adulti, degli studenti e dei professionisti. È necessario — ha affermato — che «ognuno possa far propria la richiesta del Fondatore dell’Opus Dei in Cammino: “Non puoi vivere volgendo le spalle alla folla: ti è necessaria la brama di renderla felice” (n. 32)». In questa “mobilitazione” — ha aggiunto — «il cristiano non è mosso dal desiderio di un successo personale, ma dal desiderio che altri ne traggano beneficio e siano felici».

In altre sessioni si è discusso intorno alla dimensione sociale e civica della vocazione cristiana, che comporta la chiamata a farsi coinvolgere, ciascuno secondo le proprie possibilità, in iniziative — personali o collettive — a favore della società, volte alla promozione di “una nuova cultura, una nuova legislazione, una nuova moda, che sia in accordo con la dignità della persona umana, destinata alla gloria dei figli di Dio in Gesù Cristo”[1]. In questo impegno è stata messa in rilievo la centralità della carità e della vita spirituale, come impulso profondo dell’azione cristiana. Inoltre sono stati sottolineati alcuni aspetti del messaggio di San Josemaría, che possono aiutare i fedeli a sentirsi responsabili dell’evoluzione della società: amare il mondo appassionatamente, partecipare del suo dinamismo, promuovere la libertà propria e quella altrui, ecc. Il messaggio di San Josemaría è anche uno stimolo per promuovere una vasta prospettiva di evangelizzazione tra i giovani.

Mons. Fernando Ocáriz, vicario generale della Prelatura, ha impartito una lezione su alcuni temi prioritari per la nuova evangelizzazione.

Si è appoggiato sul Magistero di Benedetto XVI — che ha cercato di mettere davanti agli occhi della società la centralità di Dio — e sui numeri dal 15 al 26 della Lettera pastorale del Prelato dell’Opus Dei del 29 settembre 2012, nella quale si fa riferimento ad alcune questioni come il concetto di amore familiare e matrimonio, la libertà religiosa e di pensiero, i mezzi di comunicazione, il passatempo e l’arte, l’economia e i diritti umani, le legislazioni in materia educativa e in bioetica, ecc. Mons. Ocáriz ha sottolineato l’importanza di dedicare tempo e risorse allo studio e alla ricerca delle grandi sfide etiche che propone la società contemporanea.

In una delle conferenze è stata affrontata la questione del protagonismo degli organismi educativi di ispirazione cattolica nella nuova evangelizzazione. Secondo una espressione di San Josemaría, una parte essenziale della missione di tali organismi consiste nell’essere “fari di irradiazione cristiana” e di trasformazione sociale positiva. Più esattamente, si è ricordato quanto sia importante che i loro dirigenti si basino su questa prospettiva, sia nelle piccole decisioni quotidiane, sia nelle questioni che hanno più diretta ripercussione sociale, e che sappiano coinvolgere in questo compito tutto il personale. Inoltre è stato sottolineato che ogni scuola di ispirazione cristiana ha la possibilità di dare un contributo positivo, con la propria identità e col proprio studio e la propria riflessione, nei dibattiti pubblici su questioni etiche fondamentali che sono proprie del loro ambito.

Questo incontro internazionale includeva un seminario organizzato dalla ONG Intermedia Consulting, con suggerimenti di tipo tecnico-professionale rivolti a imprenditori sociali che promuovono progetti orientati alla creazione di una nuova cultura pubblica che sia in accordo con la dignità umana e cristiana.

I responsabili di Intermedia hanno esposto le loro esperienze nel campo della gestione e della comunicazione nel tentativo di accrescere l’impatto sull’opinione pubblica di iniziative senza scopo di lucro tendenti alla promozione del bene comune. Hanno ricordato l’importanza di mettere in comune i dati e le informazioni statistiche utili e hanno mostrato alcuni esempi di una buona pratica. Altri esperti hanno parlato intorno alla opportunità di diffondere attraverso le reti sociali tutti i contenuti che hanno un valore: in questa nostra epoca, in cui sempre più persone accedono a internet per cercare risposte a ogni tipo di quesiti, appare inderogabile che gli imprenditori sociali diffondano i loro contenuti attraverso questo canale (web, blog, reti, ecc.) e promuovano il loro posizionamento in rete.

Una delle conclusioni del seminario è stata che nell’attuale contesto sociale — globale, multiculturale, democratico —, diverso da quello della prima evangelizzazione, stimolare una cultura che incarni i valori cristiani, e sia in tal modo coerente con la dignità della persona, richiede focalizzazioni innovative. Si è affermato, per esempio, che oggi ha la possibilità di esercitare un’influenza più profonda nella società chi dispone di dati e conoscenze empiriche della realtà. Insieme a questo, è indispensabile che simili iniziative, capaci di arricchire, sappiano instaurare un dialogo con quelle reti civili e quegli organismi nazionali e internazionali che si occupano di analoghe questioni, guadagnando così uno spazio per offrire il proprio contributo.

Nel corso di queste giornate sono state presentate le esperienze scaturite da varie iniziative di carattere internazionale promosse da cattolici (spesso con la collaborazione di altre persone che non sono cattoliche né cristiane), che riguardano la cultura della vita e la famiglia, i diritti umani e l’insegnamento, la comunicazione e lo svago. Sono stati forniti esempi di servizi informativi, associazioni familiari, ambiti informativi per pubblicitari e comunicatori, ecc.

Inoltre, diversi partecipanti hanno presentato altre esperienze su iniziative volte a diffondere la dottrina cristiana nell’opinione pubblica e che costituiscono un aiuto efficace per l’attività di evangelizzazione di milioni di cattolici in tutto il mondo: siti web di carattere dottrinale e catechetico, pubblicazioni, agenzie di notizie, case di produzione, corsi di formazione per comunicatori della Chiesa, corsi di specializzazione in informazione religiosa, sessioni di media training su questioni etiche e religiose, ecc.

Ecco tre esempi di queste ultime: Catholic Voices (un’associazione promossa da un gruppo di cattolici del Regno Unito e presentata in questo incontro da Jack Valero); il portale www.arguments.es, con documenti gratuiti per la catechesi scaricati da milioni di persone, come ha spiegato il direttore, Jesús Pardo; infine, vari corsi di specializzazione in informazione religiosa organizzati dall’Associazione Iscom di Roma (www.iscom.info) con la collaborazione di istituzioni di Roma, Lisbona, Parigi, Santiago del Cile, San Paolo del Brasile e altri luoghi. Quest’ultima sessione è stata preparata dai responsabili di Iscom, Manuel Sánchez e Bruno Mastroianni.

[1] MONS. JAVIER ECHEVARRÍA, Lettera, 28-XI-2002, n. 11.

Romana, n. 55, Luglio-Dicembre 2012, p. 380-382.

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