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Messaggio a seguito del terremoto in Giappone (17-III-2011)

Mentre stava compiendo il suo corso di ritiro spirituale, Mons. Javier Echevarría ha inviato il seguente messaggio:

“Dal momento in cui, nelle prime ore di venerdì della scorsa settimana, ho ricevuto la prima notizia del terremoto nell’amatissima terra del Giappone, non ho cessato di pregare e di chiedere preghiere per gli abitanti di quel Paese, unendomi di cuore al dolore di tutte le famiglie e di ogni persona, partecipando alla sofferenza che comporta questa sciagura.

“Ho offerto suffragi per le vittime, pregando anche il Signore che esse intercedano affinché sia minimo il numero dei morti e affinché si possa dare tutta l’assistenza spirituale e umana a quelli che ne hanno bisogno. Mi sento completamente unito, con i fedeli della Prelatura dell’Opus Dei, alle iniziative che si stanno mettendo in atto per aiutare tutte le persone e le famiglie che ne hanno bisogno. Perciò ho chiesto agli uomini e alle donne della Prelatura che si trovano in quella terra che, ben uniti ai loro concittadini, oltre a pregare e mortificarsi per l’attuale situazione, collaborino attivamente nella misura in cui ciascuno può a tutte le attività che si propongono di aiutare coloro che sono stati colpiti dal sisma.

“Sono particolarmente unito, come gli altri fedeli della Prelatura, alle preghiere del Santo Padre e a quanto hanno disposto i Vescovi del Giappone, anche per fare in modo che tutto il popolo di questo Paese capisca in maniera più diretta che la Chiesa Cattolica partecipa e vuole dare un aiuto concreto in tutto ciò che riguarda il popolo giapponese”.

Romana, n. 52, Gennaio-Giugno 2011, p. 56.

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