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Altre notizie

Camino de Santiago

Palas de Rei, una località attraversata dal Camino de Santiago, ha ospitato la mostra “San Josemaría: vita, messaggio ed eredità”. L’esposizione è stata concepita come un aiuto al pellegrino, per approfondire il significato spirituale del Camino de Santiago a partire dal messaggio della chiamata universale alla santità che discende dalla vita e dagli insegnamenti di San Josemaría. È servito anche a far conoscere il Santo agli abitanti della zona. Hanno fruito della mostra più di 2.000 pellegrini di 30 Paesi.

La Basilica di San Miguel

Quando San Josemaría arrivò a Madrid, il 20 aprile 1927, celebrò la sua prima Messa nella Basilica di San Miguel. Il 17 ottobre 1960, 33 anni dopo, ritornò a celebrare la Santa Messa in quel tempio, questa volta con la partecipazione al Santo Sacrificio di molte persone che lo conoscevano attraverso i suoi scritti, ma che non lo avevano mai visto. All’omelia, egli affermò: “Voglio dirvi qualche parola in questa chiesa di Madrid, dove ho avuto la gioia di celebrare la mia prima Messa madrilena. Allora non potevo immaginare che avrei visto questa chiesa piena di anime che amano tanto Cristo”. Nel 2010 si sono compiuti 50 anni da quella data, che è stata ricordata con una Messa solenne celebrata dal Nunzio Apostolico in Spagna. Mons. Renzo Fratini ha messo in rilievo l’importanza che ha per la vita di un sacerdote la celebrazione dell’Eucaristia: “Chi è venuto in questa Basilica? Un santo sacerdote che aveva una vocazione specifica. Perché è venuto? In definitiva, è venuto per rivolgere a Dio la preghiera più alta che esiste in tutta la creazione: la Santa Messa”.

IV premio audiovisivo “Comunicare l’Africa”

Per la quarta volta è stato assegnato il premio “Comunicare l’Africa” ai documentari e video-clip che meglio rispecchiano la ricchezza del continente. Ha vinto il documentario intitolato “Yel Kabeye, donne e futuro di Ouagadougou”, prodotto per la Rai da Azione Sociale-Focsiv. L’obiettivo del premio è quello di contribuire a mantenere alta l’attenzione e la sensibilità per la situazione dell’Africa, mostrando le difficoltà, i successi e le esperienze positive degli africani che dedicano i loro sforzi a costruire una società migliore. La consegna dei premi è avvenuta il 12 novembre presso il Comune di Roma; hanno partecipato: Ugo Tramballi, giornalista de “Il Sole-24 Ore”; Mons. Fortunatus Nwachukwu, Direttore del protocollo della Segreteria di Stato Vaticana; Martin Nkafu Nkemnkia, professore universitario; Igiaba Scega, scrittrice; Sonia D’Ottavio, giornalista della Rai.

Conferenza delle Arti “San Josemaría Escrivá de Balaguer”

Si tratta di una iniziativa nata nel 2009 nella Residenza Universitaria Moncloa (Madrid). Ogni anno si sceglie un artista, che si sia distinto per la qualità della sua opera e per il senso cristiano e umano che l’ispira, perché parli del proprio lavoro. In questa seconda edizione la scrittrice spagnola Blanca García-Valdecasas ha parlato su “L’arte di scrivere”. Allieva di Dámaso Alonso, è una delle voci più singolari e rigorose della tradizione narrativa castigliana contemporanea. “L’ispirazione — ha affermato — è una scintilla dell’intelletto che richiede impegno e lavoro”.

Cammini di libertà

“San Josemaría Escrivá de Balaguer durante la guerra civile spagnola” è il titolo della conferenza che il Rev. Benito Badrinas ha pronunciato nella Seu de Urgell (Spagna), nella quale ha riassunto i fatti storici più importanti vissuti dal Fondatore dell’Opus Dei sui Pirenei durante la guerra civile spagnola. Questa sessione faceva parte della “IV Giornata Cammini di Libertà”, organizzata dall’Associazione degli Amici del Cammino da Pallerols de Rialb ad Andorra. Con questi incontri si vuol contribuire a stimolare la concordia fra tutti gli uomini, indipendentemente dalle loro ideologie, dai modi di pensare o dagli stili di vita. Si desidera anche rendere omaggio a quelli che, come San Josemaría, furono perseguitati ingiustamente e a tanti altri che anche oggi nel mondo continuano a subire persecuzioni a causa della loro religione o delle loro idee.

San Josemaría in una chiesa di San Paolo in Brasile

Il 20 luglio, durante il suo viaggio in Brasile, Mons. Javier Echevarría ha benedetto alcune ceramiche con l’effigie di San Josemaría collocate nella chiesa di Nostra Signora del Brasile in un quartiere di San Paolo. Accompagnano l’immagine alcune frasi ricavate dalle opere del Fondatore dell’Opus Dei, che riflettono gli aspetti centrali del carisma ricevuto da Dio nel 1928. Così queste ceramiche si sono aggiunte ad altre simili che adornano le pareti del tempio e che rappresentano scene della Storia della Chiesa e della Evangelizzazione del Brasile e dell’America intera. Alla cerimonia erano presenti il Vicario dell’Opus Dei in Brasile, Mons. Vicente Ancona López, il Parroco, Rev. Michelino Roberto, e i Vicari parrocchiali, oltre a un nutrito gruppo di fedeli.

Una icona di San Josemaría

La prima icona di San Josemaría è stata dipinta — “scritta”, come si dice propriamente quando ci si riferisce alle icone — dall’iconopista ortodosso Alexandre Sokolov, autore, fra le altre, dell’icona di San Raffaele e di quella della Madonna Eucaristica, in cui il Bambino è rappresentato dentro un calice. L’icona di San Josemaría oggi si trova in uno dei Centri dell’Opus Dei in Russia. Contiene una iscrizione, la cui traduzione dice: “Dio chiama tutti alla santità. Qualunque lavoro onesto può essere strumento della propria e dell’altrui santificazione”. Come è abituale nella tradizione iconografica, il fondo dorato rappresenta l’eternità; ma in questa opera l’orizzonte tra il cielo e la terra confluisce nella testa e nel cuore di San Josemaría, mentre sopra di lui appaiono due angeli che stanno attorno alla Madonna col Bambino.

Romana, n. 51, Luglio-Dicembre 2010, p. 391-392.

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