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Messaggio in occasione del terremoto in Cile (27-II-2010)

Dopo il terremoto e il maremoto che hanno colpito buona parte del Cile e sono costati la vita a centinaia di persone, oltre a provocare numerosi danni materiali, il Prelato dell’Opus Dei ha inviato una lettera ai fedeli dell’Opera e ai cooperatori di quel Paese, chiedendo in particolare abbondanti suffragi per le vittime del disastro naturale e per comunicare che stava facendo la stessa richiesta a molte altre persone. Scriveva: “Prego — e chiedo preghiere a quelli che stanno con me — per le persone che hanno subito un danno fisico e anche perdite materiali. Imploriamo Dio affinché quelli che soffrono non vengano colti dalla disperazione”.

In modo particolare ha invitato i fedeli e i cooperatori dell’Opus Dei a mettersi al servizio dei loro concittadini col proprio lavoro, con sollecitudine cristiana e con la preghiera; sempre che sia possibile, anche “unendosi personalmente alle organizzazioni di aiuto” che il Governo, la Chiesa e la società civile stanno promuovendo. In questa situazione di estremo bisogno, Mons. Javier Echevarría ha incoraggiato in modo particolare “i giovani a offrire la loro collaborazione ai programmi predisposti dalle autorità del Paese”.

“Chiedo al Signore — scrive il Prelato — di sostenere tutti, anche i soccorritori. Pensiamo che si tratta di un’occasione molto propizia per dare compimento al mandato di carità che ci è stato predicato da Cristo. La carità da vivere in questo momento dobbiamo metterla in pratica sempre verso quelli che abbiamo accanto e amando veramente tutta la popolazione”.

Romana, n. 50, Gennaio-Giugno 2010, p. 164.

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