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Vita e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo

Nel mese di ottobre si è celebrata a Roma la VII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che ha riflettuto sul tema: "Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, a vent'anni dal Concilio Vaticano II".

I fedeli della Prelatura della Santa Croce e Opus Dei, tanto laici quanto sacerdoti, si sono impegnati per sostenere con la loro preghiera i lavori del Sinodo, e per diffondere con la loro parola il messaggio del Concilio Vaticano II su un tema tanto importante, forti di un'esperienza di vita e di apostolato laicale di ormai sessant'anni, come ricordava il Prelato dell'Opus Dei, Mons. Alvaro del Portillo, nel suo intervento nell'Aula sinodale.

Nei precedenti numeri di "Romana" sono state passate in rassegna alcune iniziative promosse da membri della Prelatura in occasione del recente Sinodo. Ad esse si possono aggiungere altre attività, svoltesi negli ultimi mesi.

Il Centro Ogarapé, di Asunción (Paraguay), ha organizzato conferenze, incontri per universitarie e professioniste, e due giornate di lavoro a cui ha partecipato un centinaio di persone. Il medesimo Centro ha promosso gruppi di studio per professioniste e casalinghe, in diversi quartieri della capitale del Paraguay. Sono state molte centinaia le persone che, stimolate da queste attività, hanno offerto la Santa Messa, le loro preghiere e sacrifici, e molte ore di lavoro, per i frutti del Sinodo che si sarebbe celebrato a Roma.

Nel Centro Cultural Tarumá, nella stessa città sudamericana, hanno visto la luce simili iniziative, cui hanno assistito giovani medici ed economisti. Sono state studiate le allocuzioni domenicali dedicate da Giovanni Paolo II all'argomento del Sinodo.

Nel Colegio Mayor Almonte, a Siviglia, durante il tradizionale corso estivo si sono svolte delle giornate di studio sul medesimo tema. Sono intervenuti, tra gli altri, il Prof. Javier Hernández Pacheco, ordinario di Filosofia all'Università di Siviglia, e il Rev. Prof. Lucas Mateo Seco, Vicedecano della Facoltà di Teologia dell'Università di Navarra. Quest'ultimo ha ricordato nella sua dissertazione che "uno dei contributi fondamentali del Concilio Vaticano II è la dottrina sulla figura e la vita dei fedeli laici", e ha espresso la convinzione che il Sinodo fosse un'ottima occasione per considerare in che misura tale dottrina è stata messa in pratica nel ventennio trascorso dalla chiusura del Concilio.

Nel Centro Cultural da Lagoa, di Rio de Janeiro, si è tenuta una serie di conferenze su "Teologia e spiritualità dei laici". Gli incontri, distribuiti dal mese di marzo fino all'inizio del Sinodo, in ottobre, hanno potuto contare sul contributo dei Revv. Proff. Luis Madero e Rafael Llano, docenti dell'Istituto di Diritto Canonico di Rio de Janeiro, e del Rev. Prof. Antonio A. Dias Duarte, dell'Istituto di Teologia.

Svariate iniziative sono sorte in diverse città italiane. Presso il Centro Internazionale di Convegni del Castello di Urio (Como), il Rev. Prof. Fernando Ocáriz, ordinario di Teologia Fondamentale e Dogmatica al Centro Accademico Romano della Santa Croce, nel suo intervento a un convegno di studio al quale partecipavano numerosi docenti universitari provenienti da tutta Italia, il 6 giugno scorso, ha enucleato in breve ed efficace sintesi i caratteri fondamentali di una spiritualità laicale alla luce dell'ultimo Concilio.

Presso la Residenza Universitaria Torleone di Bologna, il Rev. Dott. Carlo Brezza e il Prof. Ovidio Capitani, ordinario di storia medievale e direttore del Dipartimento di Medievistica dell'Università di Bologna, hanno preso parte a una tavola rotonda sul tema: "Esiste una teologia contemporanea del lavoro?", affrontando la questione in una prospettiva al contempo storica e teologica.

A Milano il Centro Scolastico Argonne ha previsto, nell'ambito delle sue attività, un ciclo di incontri su "Il ruolo dei laici nella Chiesa", con l'intervento del Dott. Cesare Cavalleri, direttore della rivista Studi Cattolici, per preparare i partecipanti allo svolgimento del Sinodo.

Jaltepec, un Centro di Convegni sito in prossimità di Guadalajara (Messico), è stato sede di un incontro per studenti e professionisti dei mass-media. Dal 9 all'11 ottobre sono stati studiati i temi esaminati in quei giorni dall'Assemblea del Sinodo dei Vescovi riunita a Roma. Speciale interesse ha raccolto lo studio dei documenti magisteriali connessi con la missione dei laici nei mezzi di comunicazione sociale. D'altra parte, i partecipanti sono stati sensibilizzati verso la missione apostolica tra gli uomini loro eguali, nel mezzo delle strutture temporali.


Analoghi incontri, specificamente indirizzati a sacerdoti e seminaristi, sono stati organizzati nel Vecchio e nel Nuovo Mondo.

Nel Centro de Encuentros Sacerdotales, di Bogotá, in luglio, Mons. Juan Antonio Ugarte, Vescovo Ausiliare di Cuzco e delegato della Conferenza Episcopale Peruviana al Sinodo, ha esposto dinanzi a un nutrito gruppo di sacerdoti diocesani i punti fondamentali che sarebbero stati oggetto di studio nell'Assemblea sinodale.

Una simile attività si è tenuta nel Centro Sacerdotal di Caracas, dove Mons. Jorge Urgosa Savino, Vescovo ausiliare dell'arcidiocesi e delegato della Conferenza Episcopale Venezuelana al Sinodo, ha presentato una viva esposizione dello svolgimento dell'Assemblea sinodale. La stampa locale ha dato ampia risonanza all'intervento, mettendo in evidenza la necessità di un rinnovamento autentico e profondo della vita cristiana.

Dal 20 al 24 luglio ha avuto luogo a Montefalco, Centro per Convegni nei pressi di Città del Messico, un ciclo di conferenze per sacerdoti e seminaristi promosso dal Centro de Encuentros Sacerdotales della capitale messicana. Il tema proposto era: "Famiglia cristiana e Vocazione sacerdotale". I lavori si sono incentrati sull'Instrumentum Laboris del Sinodo dei Vescovi 1987, sull'Esortazione apostolica Familiaris consortio e sugli insegnamenti del Fondatore dell'Opus Dei sul matrimonio cristiano. Hanno assistito sacerdoti e seminaristi provenienti da Oaxaca, Puebla, Chilapa, Toluca, Monterrey, ecc. Tra i conferenzieri si possono ricordare il Dott. Gabriel Vera, consigliere economico della Presidenza della Repubblica e ordinario dell'Instituto Tecnológico Autónomo del Messico, che ha dissertato sui fondamenti dell'educazione cristiana dei giovani; Mons. Enrique Reyna Castillo, parroco di Nuestra Señora de los Desamparados, che ha trattato la responsabilità della famiglia cristiana nella vocazione dei figli, e l'Arch. Alejandro Fernández Cueto, che insieme con sua moglie ha parlato della famiglia come scuola di formazione umana.

Un'analoga iniziativa ha riunito, tra il 18 e il 27 maggio, un centinaio di sacerdoti nella Biblioteca Sacerdotal Almudí, di Valencia. Attraverso una serie di incontri si è approfondito lo studio dell'identità e della missione dei laici. Il Rev. Prof. José Luis Illanes, Decano della Facoltà di Teologia dell'Università di Navarra, ha indicato nella secolarità l'elemento che specifica la condizione laicale. "Non si tratta di un mero stare nel mondo —ha avvertito nella sua dissertazione—, ma di rivelare al mondo, dall'interno delle strutture secolari —lavoro, famiglia, cultura, ecc.— un messaggio di salvezza e di allegria, manifestando la profondità con cui la fede illumina e potenzia l'esistenza umana". Il Prof. Luis Franco, ordinario di Biochimica e Biologia molecolare all'Università di Valencia, ha individuato nel lavoro la chiave della spiritualità laicale, seguendo l'insegnamento di Mons. Escrivá. Nel terzo incontro, il Rev. Dott. Miguel Angel Ureta, Promotore di Giustizia dei Tribunali ecclesiastici di Valencia, ha illustrato il fondamento teologico e storico della nozione di laico, evidenziando l'importanza del Battesimo. Ultimo conferenziere è stato il Dott. Enrique Bel, Presidente dell'Associazione di Orientamento Familiare di Valencia, che ha parlato della famiglia come terreno prioritario dell'azione dei laici.

A Can Nadal, un Centro per Convegni sito nei paraggi di Gerona (Spagna), si è svolta il 31 agosto una giornata di studio cui hanno partecipato più di quaranta sacerdoti di quella diocesi catalana. Il Prof. Eduardo Molano, ordinario di Diritto Costituzionale e Canonico dell'Università di Navarra, ha trattato "Lo statuto giuridico dei laici nella Chiesa", richiamando l'attenzione sulla secolarità come caratteristica peculiare dello stato laicale e sottolineando l'importanza che tutti acquisiscano una piena coscienza della chiamata universale alla santità. Il Dott. Frederic Armengol, economista e esperto di mass-media, ha parlato della responsabilità dei laici nei confronti dell'orientamento cristiano dei mezzi di comunicazione.

Romana, n. 5, Luglio-Dicembre 1987, p. 260-262.

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