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Giornata “Fede e Mondo” a Valladolid (24-X-2009)

Il 24 ottobre il Centro Congressi della Fiera Campionaria di Valladolid ha accolto la giornata “Fede e Mondo”, indetta in occasione del 70° anniversario dell’inizio dell’attività apostolica dell’Opus Dei nella città del Pisuerga.

Il programma prevedeva tre conferenze a cura di Pablo Pérez, professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Valladolid, Paola Binetti, membro del Parlamento italiano, e Juan Manuel Mora, Vice-rettore dell’Università di Navarra.

Il professor Pérez ha descritto l’arrivo dell’Opera a Valladolid e l’attività che San Josemaría iniziò nella città alla fine degli anni ’30. Ha ricordato che “benché San Josemaría non sia vissuto stabilmente a Valladolid, visitò la città 61 volte”. Il Fondatore e alcuni altri membri dell’Opus Dei, in quei primi anni, facevano spesso viaggi da Madrid a Valladolid, come in altre città della Spagna, per far conoscere il nuovo spirito ad amici e conoscenti. Il lavoro stabile a Valladolid ebbe inizio nel 1941 nella casa che fu chiamata El Rincón, in via Montero Calvo.

Fra le opere di apostolato corporativo della città si può menzionare la Residenza Universitaria Peñafiel, inaugurata nel 1981. Il primo successore di San Josemaría, don Álvaro del Portillo, venne a Valladolid nel 1988 e l’attuale Prelato nel 2005.

Nella sua conferenza Paola Binetti ha commentato gli insegnamenti di San Josemaría sui grandi ideali della pace, dello sviluppo, della solidarietà e della promozione della dignità dell’uomo.

“Noi dell’Opus Dei non abbiamo una visione pessimista della società — ha affermato Mora nel suo intervento — perché questo è il nostro terreno e il nostro carisma. Ci troviamo perfettamente a nostro agio in una società democratica e laica, nella quale le proprie convinzioni possono e debbono essere esposte ragionevolmente e non imposte. Come a San Josemaría, a noi interessa trovare i punti di accordo, condividere e ascoltare, dato che ci sentiamo anti-niente e anti-nessuno. Dobbiamo imparare a mostrare nuovamente il volto amabile del cristianesimo nel dialogo sociale e nel dialogo personale”.

Romana, n. 49, Luglio-Dicembre 2009, p. 337.

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