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Libro di Mons. Javier Echevarría

Memoria del Beato Josemaría Escrivá, di Mons. Javier Echevarría, Editrice Rialp, Madrid 2000, pp. 357.

L’attuale prelato dell’Opus Dei, S.E.R. Mons. Javier Echevarría, è stato in stretto contatto con il Fondatore dal 1950 al giorno stesso della sua morte, il 26 giugno del 1975. Mons. Javier Echevarría si è avvalso della collaborazione di Salvador Bernal per scrivere i suoi ricordi personali nell’agile stile dell’intervista. Bernal, tra altri libri, ha scritto Appunti per un profilo del Fondatore dell’Opus Dei e Álvaro del Portillo.

Il libro consta di quattro capitoli. Il primo, Un sacerdote che ha amato il mondo, è centrato sulla lotta del Beato Josemaría per corrispondere alla grazia di Dio. Mons. Echevarría descrive come era esigente verso se stesso, per amore a Dio, per identificarsi con Cristo ed essere docile all’azione dello Spirito Santo nel difficile e nel facile, nelle attività importanti e in quelle che sembra non lo siano, senza tralasciare di chiedere perdono al Signore per ciò che considerava omissioni o disattenzioni. Descrive il suo atteggiamento di fronte alla stanchezza e nel lavoro, di fronte al dolore e alla gioia, alle oscurità e alle luci. Un paragrafo è dedicato alle malattie sopportate lungo la vita che riceveva come «carezze di Dio». Parla anche delle intense contrarietà sofferte, soprattutto, dopo la fondazione dell’Opus Dei.

Il secondo capitolo, Una personalità attraente, riunisce una serie di ricordi sul modo di essere del Beato Josemaría: il suo carattere deciso, il suo gran cuore, il desiderio di seminare pace e gioia, il modo di armonizzare la comprensione con l’esigenza, il suo amore per la giustizia e la sua continua difesa della dignità e libertà della persona.

Partendo da un verso di San Giovanni della Croce molto familiare al Fondatore dell’Opus Dei, Le dí a la caza alcance, il terzo capitolo si occupa più specificatamente della sua vita di preghiera. Il nucleo centrale è lo spirito contemplativo in mezzo al mondo e alle attività quotidiane. Il senso della filiazione divina, il rapporto con ciascuna delle tre Persone divine attraverso l’unione con l’Umanità Santissima di Cristo, la devozione alla Madonna e a San Giuseppe... configurano la vita spirituale del Beato Josemaría che ha nel sacrificio della Messa il centro e la radice. Mons. Echevarría narra molti particolari su come si preparava prima di celebrare, del suo Ringraziamento dopo la Messa o del suo impegno per trasformare tutto il giorno in una Messa.

L’ultimo capitolo, E nuova come il Vangelo, presenta alcuni ricordi che mostrano il suo modo di vivere diverse virtù cristiane. Si riferisce alla dottrina sull’«unità di vita», predicata dal Beato Josemaría; alla missione ricevuta da Dio di aprire ai fedeli di tutte le condizioni sociali una via di santificazione in mezzo al mondo, attraverso il compimento perfetto, per amore a Dio, del lavoro professionale e dei doveri ordinari del cristiano; al modo laicale di vivere la laboriosità, l’umiltà, la povertà, la prudenza... insegnamenti che oggi fanno parte del patrimonio comune della Chiesa.

Il libro di Mons. Javier Echevarría offre un contributo di approfondimento, di gran valore, dell’esempio di santità di Josemaría Escrivá che la Chiesa ha proposto ai fedeli con la sua elevazione agli altari il 17 maggio 1992.

Romana, n. 30, Gennaio-Giugno 2000, p. 83-84.

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