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Benedizione dell’ultima pietra del Collegio Romano di Santa Maria

L’11 marzo, il Vescovo Prelato dell’Opus Dei ha benedetto l’ultima pietra della sede definitiva del Collegio Romano di Santa Maria, eretto nel 1953 con apposito decreto dal Beato Josemaría Escrivá. La cerimonia della benedizione è stata preceduta dalla Santa Messa, celebrata dal Prelato per le professoresse e le alunne di questo Centro internazionale per la formazione di donne della Prelatura.

Nell’omelia il Prelato ha ricordato che il Collegio Romano richiama alla memoria il ricordo dell’abnegazione, su cui il Fondatore dell’Opus Dei e Mons. Álvaro del Portillo, suo successore e figlio fedelissimo, fondarono sempre l’impegno apostolico. Ricordando l’esempio di don Álvaro, che l’11 marzo dell’anno scorso, dodici giorni prima di morire, aveva celebrato l’ottantesimo compleanno, ha proseguito: «Come ha saputo posare bene l’ultima pietra! Quel giorno egli consegnò al Signore la propria anima con la stessa serenità con cui visse tutti i giorni della sua vita».

Ha poi incoraggiato chi lo ascoltava ad iniziare ogni giornata rinnovando il desiderio della santità: «È necessario che anche noi, seguendo l’esempio del nostro Fondatore e di don Álvaro, punto di riferimento perenne per seguire il nostro Fondatore, ci impegnamo a raggiungere un’autentica generosità, una conversione continua, il cui segno sta nella ferma volontà di mettere le ultime pietre nella nostra vita».

Dopo la Santa Messa, il Prelato ha benedetto l’ultima pietra dell’edificio. Terminata la benedizione e la recita del Te Deum, Mons. Fernando Ocáriz, Vicario Generale dell’Opus Dei, ha letto il verbale della cerimonia, firmato dal Prelato. Il testo ricorda come Mons. Álvaro del Portillo si prodigò nella ricerca della sede definitiva del Collegio Romano di Santa Maria, per tanti anni ubicato provvisoriamente a Castelgandolfo, «portando così a compimento un desiderio del nostro amatissimo Padre e Fondatore».

Il testo ricorda poi come, nel corso della cerimonia, il Prelato abbia rivolto una sentita azione di grazie alla Trinità Beatissima che, «nella sua mirabile provvidenza, ha mosso il nostro santo Fondatore a erigere il Collegio Romano di Santa Maria, il 12 dicembre dell’anno 1953 della nostra salvezza, nella dolce speranza che a Roma, sede di Pietro, perfezionassero la propria formazione alcune sue figlie, chiamate poi a spargersi in tutto il mondo e —nell’anelito di passare inosservate, come efficacissimi strumenti di unità— a collaborare con le altre donne della Prelatura nel gioioso servizio alla Chiesa e a tutte le anime».

Il verbale riporta anche questa preghiera del Prelato: «Perché tutte le mie figlie, seguendo i passi del mio predecessore, il Vescovo Prelato Álvaro, unite sotto la guida del Padre, compiano in tutto il mondo una semina sempre più abbondante di gioia e di pace».

La cerimonia si è conclusa con la posa della pietra e la recita della Salve Regina.

Romana, n. 20, Gennaio-Giugno 1995, p. 134-135.

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